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Cinzia Silvestri sul Parco Orzali:Laddove c'era il verde, c'è catrame e cemento

2/3/2013 - 17:25

MONSUMMANO

 

Pubblichiamo la nota di Cinzia Silvestri in merito alla cementificazione della zona del parco Orzali.

 

"Perdete ogni speranza o voi che passeggiate al parco Orzali, accanto al fosso della Candalla: la Grande Cementificazione ha colpito ancora.
Stanno emergendo i deludenti risultati di quello che doveva essere un parco adibito a verde pubblico e risulta essere invece  una serie di grigie linee arzigogolate. Ci sarebbe da lamentarsi come il ragazzo della via Gluck, son passati 47 anni da quando Celentano scrisse questa canzone e chi progetta oggi dovrebbe aver imparato la lezione. Invece a Monsummano si sta realizzando un parco che è un’apoteosi al cemento, anche armato, con artistiche piattaforme di cui una affacciata sulla Candalla, per realizzare la quale s’è pure sversato il predetto cemento dentro al fosso, già sofferente per le alghe. Il Padule è un ricordo ormai lontano: solo fiumalbi, garzette e aironi sempre più spiazzati ce lo ricordano quando si fermano tra i canneti. C’è poi la bellezza degli alberi piantumati a fine autunno, che ricordano la torre pendente, mentre altri giacciono sepolti dal fango e nell’acqua in attesa di piantumazione da mesi. A contorno di questa beltà sono volati i nylon dal cantiere  in funzione  proprio davanti l’area Orzali, dove saranno edificate le case popolari e che adesso incorniciano staccionata e terreno.
Peccato dover constatare anche stavolta che un’idea buona (faccio notare che il parco è mèta quotidiana di parecchi cittadini per passeggiate e attività sportive) è stata rovinata per il mal di cemento che colpisce molti amministratori."
 
Cinzia Silvestri

Fonte: Comunicato stampa
 
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6/3/2013 - 8:15

AUTORE:
Cinzia Silvestri

Ringrazio innanzitutto il signor Marco D. per il suo intervento e replico brevemente al signor De Rosa, che pure voglio ringraziare per la franchezza, graditissima, che tuttavia non cela insinuazioni malevole sulla sottoscritta, preferibili comunque alle precedenti affermazioni in cui il sig. De Rosa non mi aveva attaccato – se così si può dire – direttamente. Mi par di sentire l’Assessore Balcarini e quel modo stantio e contraddittorio di intendere la politica che neanche le sconfitte elettorali riescono a debellare. Lei si è fermato lì, sig. De Rosa: non una parola sulle acque della Candalla piene di alghe, sugli alberi trascurati (cose che esulano da internet e atti amministrativi, eppure reali) il tutto documentato nella mia pagina FaceBook con un video, sicuramente trascurabile per chi ha sempre le soluzioni pro domo sua in tasca. Non appartengo a questa categoria di persone, non salgo mai sui carri dei cosiddetti vincitori e se - bontà sua - lei mi riconosce notorietà, questa non dipende da quanto scrivo alla stampa, ma perché ci metto la faccia. La mia, senza tessere di partito (esperimento tentato, con risultati ahimè negativi). Lei sig. De Rosa mi domanda perché non faccio politica: io la faccio politica, eccome, ma quella vera, non quella farlocca dei partiti. Peccato che lei faccia finta di non accorgersene. Mi sembra come quel signore intento a smacchiare il giaguaro che s’è trovato la casa piena di grilli. Le auguro buona giornata: caso mai intendesse ancora interloquire con me, poiché non intendo tediare ulteriormente i lettori, autorizzo la Redazione di questo sito a comunicarle la mia mail.

6/3/2013 - 8:06

AUTORE:
Nicola De Rosa

Mi piace l'intervento schietto ed informato. I cittadini critici dovrebbero sempre portare questi esempi all'amministrazione.
Per ora gli strumenti sono pochi ma a volte una semplice email al sindaco o all'assessore di competenza, se non è possibile un colloquio verbale, porta gli amministratori a dover dare spiegazioni.
Nel programma elettorale delle scorse elezioni della giunta in carica venivano proposte "POLITICHE PER LA CITTADINANZA E LA PARTECIPAZIONE" che direi disattese, e resta un solo anno di governo... (fonte sito del comune).
Se i cittadini non forzano gli eventi figuriamoci l'Amministrazione.
Grazie e buongiorno

5/3/2013 - 9:58

AUTORE:
Marco D.

Mi permetto di dire la mia sulla questione "Orzali".

Tutto vero quello che dice il sg. De Rosa, ci sono strumenti partecipativi atti a esprimere le proprie opinioni in sede di progettazione di determinati interventi a livello comunale, è altrettanto vero però che questi strumenti sono ad appannaggio di una ristretta cerchia di cittadini. Nel senso che difficilmente un semplice cittadino andrà a contrastare le idee ed i progetti dell'amministrazione pubblica usando quei strumenti che le norme gli mettono a disposizione. Moltissimi cittadini della nascita del quartiere Orzali magari ne hanno sentito parlare ma non sapevano nemmeno dove si trovasse fino a quando non è nata la Coop.

Colpa dell'ignaro cittadino che non si occupa di "cosa pubblica"? Certamente si, ma magari, a voler essere pignoli, questa "colpa" può anche essere propedeutica agli interessi di qualcuno. E comunque, tutto sarebbe molto più semplice se venisse introdotto uno strumento molto democratico a livello comunale, parlo del referendum su singole questioni di una certa rilevanza che riguardano una comunità.
Allora sì che anche il comune cittadino potrebbe farsi partecipe della cosa pubblica.

E comunque, nel pieno di una crisi immobiliare che dura da 4/5 anni con centinaia di immobili invenduti anche nella nostra città, e che non si capisce se arriverà a termine, mi sembra che non ci fosse assolutamente la necessità di edificare ulteriormente.

Stendo invece un velo pietoso sull'aspetto che si vuole dare al parco, lo considero, così come è progettato, l'ennesimo spreco di denaro che, oltretutto, proprio per la sua duplice funzione anche di cassa di espanzione, richiederà una manutenzione straordinaria eccessiva,che, se non dovesse essere continua, ineficierà completamente ed in breve tempo i camminamenti in cemento.

A mio modo di vedere sarebbe stata molto meno dispendiosa una soluzione più semplice ed altrettanto utile allo scopo. Come cittadino vorrei che le cose fossero fatte certamente, ma anche con un occhio alle spese, lo stesso risultato si può ottenere in tanti modi e di rado il modo più dispendioso è anche il migliore allo scopo.

Ne approfitto infine per parlare dei nuovi marciapiedi di via dell'Unità, ho notato che dopo poco che sono stati asfaltati con il nuovo materiale, quello color ruggine per intenderci, questi hanno iniziato fin da subito a sgretolarsi. Mi piacerebbe sapere da chi di dovere il motivo di questo deterioramento repentino e se siano stati presi provvedimenti, e quali, nei confronti della ditta che ha eseguito i lavori.

Al di là del fatto che risultano pericolosi, penso alle persone anziane con problemi di deambulazione che potrebbero scivolare sul ghiaino che si è formato sopra, non vorrei che tra poco venissero nuovamente bitumati con spese a carico della comunità quando si tratta evidentemente di un lavoro mal eseguito da chi di dovere.

5/3/2013 - 0:52

AUTORE:
Nicola De Rosa

Non mi pare d'aver detto niente che la possa paragonare con l'onnipotente. Però la sua critica mi sembra fine solo alla sua notorietà.
Una persona che pubblica oltre 20 articoli solo su questo sito non fa politica?
La differenza tra un Politico ed un politicante è che il primo prima sa di cosa parla, il secondo fa discorsi da bar. Purtroppo ce ne solo molti anche nelle alte sfere... ma questa è un'altra storia...
Il discorso da bar è un male affligge un pò tutti, cittadini, politici eletti e non. Si parla per sentito dire o per impressioni sommarie e superficiali, spesso usando paroloni che nella vita comune non ci verrebe mai in mente di usare.
Ogni opinione può essere espressa, ma anche questa può essere criticabile o no? Le mie non sono da meno.
Il quartiere Orzali è già in programma e definito, con il suo parco, la cassa di espansione e la bioedilizia (buona idea!!!). Se trova qualcosa di sbagliato o migliorabile farebbe una critica vera. Se poi trovasse anche le risorse per realizzarla sarebbe perfetto. Dire che si cementifica senza condividere è fuori luogo e soprattutto fuori tempo massimo.
I comitati spontanei benvengano ma è dovere di ogni cittadino l'interesse per le scelte dell'amministrazione prima che le cose capitino informandosi, perdendo tempo e cercado soluzioni alternative a quelle ancora in discussione. Il resto serve a poco.
E' ora che i cittadini inizino a sorvegliare e prevenire gli errori degli amministratori. Gli sono strumenti, sia istituzionali, sia civili: un comitato pro-qualcosa è meglio di un comitato contro-qualcosa. Costa tempo studio ed impegno ma può portare grosse soddisfazioni.
Intenet non è fonte di verità ma di informazione, gli atti amministrativi sono documenti pubblici ed in quanto tali devono essere veritieri.
Grazie e scusi la franchezza.

4/3/2013 - 12:28

AUTORE:
Cinzia Silvestri

Gentile sig. De Rosa,
lei confonde una semplice cittadina con l’Onnipotente. Io risiedo a Monsummano dal 2010: di che cosa mi accusa, abbia pazienza? Di non aver spulciato il sito del Comune? Ma soprattutto, perché lei si arroga il diritto di tacciare quali politicanti coloro che hanno il sacrosanto diritto, come lei del resto, di esprimere (democraticamente?) la propria opinione, accusandoli vieppiù di cavalcare onde di malcontento? Io non ho poteri paranormali e, mi preme sottolineare, non amministro né rappresento alcunché di partito. Piuttosto si domandi come mai cittadini e categorie economiche reagiscono solo ex post oppure quanto potere essi hanno di condizionare le scelte delle Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali. La risposta gliela danno certi comitati spontanei, che si scontrano con muri di gomma più o meno tenaci. Ha detto bene la signora Pucci: occorrono scelte partecipate. Ma per partecipare, sig. De Rosa, occorre essere invitati. E ASCOLTATI. Non è la prima volta che segnalo le cose che non vanno, ma finché ci saranno persone come lei che salgono in cattedra i nostri amministratori faranno questa e altre belle scelte. Personalmente diffido di chi dà tutto per scontato perché consulta siti Internet e o atti amministrativi come se fossero le Tavole della Legge. Sarò ignorante, ma non mi manca il buon senso . Buona giornata.

3/3/2013 - 20:45

AUTORE:
sandro

Bravo Nicola condivido.

3/3/2013 - 9:06

AUTORE:
Nicola De Rosa

La cementificazione ed il consumo di territorio non mi sono mai piaciuti. Nonostante tutti gli studi che si possono fare costruire su un terreno vergine problemi idrici, di viabilità e di gestione generali sono scontati.
Il consumo di territorio che è stato fatto negli ultimi decenni è decisamente esagerato anche perchè innesca un meccanismo senza ritorno. Forse si può giustificare dall'aumento della popolazione ma quante case sfitte ci sono oggi sul nostro territorio? che bisogno c'è di costruire ancora? Quanto terrirorio cementificato ed inutillizzato c'è il tutto il comune?
Ma come si fà ad accorgersene a cose fatte? Perchè i politicanti e i movimenti di opinione si svegliano sempre quando i giochi sono fatti?
Sono almeno tre anni che sento parlare di "quartiere Orzali", con parco, case e negozi. Oggi c'è chi si stupisce perchè la "Grande Cementificazione" colpisce ancora.
Io sono stupito di chi pretente di far politica cavalcando l'onda dei sentimenti senza essere minimamente informata sui fatti. Bastava una semplice ricerca sul sito del comune per informarsi e vedere che il progetto Orzali nasce nel 2005 e dopo varie modifiche ed ampliamenti dal 2009 è stato deciso tutto. 2009!
E allora perchè stupirsi oggi, 3/4 anni dopo che i giochi sono fatti, che stanno costruendo? Dove erano i nostri bravi politici allora?
Come quando sono stati aperti tutti quei supermercati nella stessa zona: i negozianti e i cittadini si sono stupiti solo il giorno dell'innaugurazione, mentre erano anni che la decisione era stata presa.
I politicanti, anche se di opposizione, anche extra-consiliare, così come i cittadini, se vogliono criticare o modificare una scelta dell'amministrazione, se vogliono muovere davvero qualcosa, hanno i mezzi per poterlo fare ma devono leggere ed informarsi, ma questo costa tempo e fatica mentale: molto meglio lamentarsi a cose fatte e cavalcare l'onda del malcontento.
Buon giorno.

2/3/2013 - 18:38

AUTORE:
maria angela pucci

Cara Cinzia
il "mal del cemento" dei nostri amministratori nasce dall'ignoranza, dal provincialismo e dalla mancanza di fantasia. Oltreche' (e questo e' piu' grave) dall'assoluta incapacita' di guardarsi intorno, ascoltare la gente e vivere in mezzo a noi.
Oggi, come minimo, il progetto di una piazza, di un giardino o comunque di qualsiasi edificio pubblico dovrebbe essere oggetto di una progettazione "partecipata" in cui gli abitanti "partecipano" attivamente al progetto ed indicano le loro necessita' ai progettisti che dovrebbero fungere solo da tramite per la realizzazione del progetto. Queste elementari tecniche di progettazione, ormai quasi obsolete in altri paesi, da noi sono fantascienza. Bisognerebbe che la gente alzasse la testa e si decidesse di smetterla di essere suddito inerme. Basterebbe tanto poco.......