Elena Bardelli (Serravalle Civica) scrive all'amministrazione comunale sui ben confiscati alla mafia.

"Per il principio di trasparenza rendo noto ai miei concittadini di aver inviato martedì sera la seguente Pec alla amministrazione comunale, al fine di esortare un intervento pubblico del sindaco e della giunta e con l'intento di tutelare i diritti di tutta la società civile. Restiamo in attesa di un riscontro.

La sottoscritta Elena Bardelli, cittadina di questo comune, in qualità di referente del gruppo "Serravalle Civica" e di segretario del movimento "Aurora", premesso che a partire dal 2020 sono stati pubblicati diversi  articoli di giornale da cui abbiamo appreso la presenza sul nostro territorio comunale di due beni immobili confiscati alla mafia, gestiti fino all'anno scorso dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, in attesa di essere destinati;

Considerato che l'amministrazione comunale non sembra mai aver fatto cenno a questa situazione né in forma ufficiale né in forma ufficiosa; preso atto quindi che non ci è dato sapere se tali beni immobili siano stati o meno destinati al Comune di Serravalle;

Chiede:

- che il sindaco intervenga pubblicamente e ufficialmente nel merito, informando la cittadinanza in modo chiaro e trasparente  circa la destinazione di quei beni e  rendendo pubblica anche la loro mappatura, ai sensi dell’articolo 48, comma 3, lettera c del Codice Antimafia, che impone agli enti comunali di redigere un elenco dei beni confiscati e destinati  e di pubblicarlo sul proprio sito internet istituzionale, con "i dati concernenti la consistenza,  la destinazione e l'utilizzazione dei beni nonché , in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario  e gli estremi, l'oggetto e la durata dell'atto di concessione", ricordando altresì che "la mancata pubblicazione [dei dati] comporta la responsabilita dirigenziale ai sensi dell'articolo 46 del Decreto Legislativo n.33 del 14 marzo 2013;

- che, come ricorda la stessa legge, l'amministrazione comunale riconosca necessaria tale pubblicazione al fine di sensibilizzare e coinvolgere la società civile organizzata, che solo conoscendo potrà collaborare alla progettazione e  programmazione di nuovi spazi comuni e di nuove iniziative sociali e di volontariato".