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Rfi gela le aspettative: "Non abbiamo detto di essere disponibili alla sopraelevata a Pieve a Nievole"

20/11/2016 - 9:48

PIEVE A NIEVOLE - In una nota Rfi gela le aspettative del Comitato per il territorrio circa la possibile realizzazione di una sopraelevata nel raddoppio ferroviario.


«Rfi confermando di aver ascoltato alcuni cittadini di Pieve a Nievole che hanno rilanciato l’ipotesi della sopraelevazione della linea ferroviaria nel tratto cittadino, ipotesi perfettamente nota a Rfi, perché più volte prospettata come riflessione anche dall’amministrazione comunale, ribadisce che il raddoppio a raso fra Pistoia e Montecatini in affiancamento alla linea esistente non è in discussione, per le criticità più volte ribadite da Rfi, sia in occasioni pubbliche sia nelle riunioni con gli enti locali interessati e che hanno portato all’approvazione del progetto poi appaltato e in corso di realizzazione.

 

Per le opere di riconnessione previste sono in corso valutazioni su presunti problemi idraulici presentati dai cittadini ricevuti. Tali valutazioni saranno rappresentate da Rete Ferroviaria Italiana alla Regione e al Comune di Pieve a Nievole, confermando la costante e proficua collaborazione con gli enti territoriali per l’individuazione delle soluzioni progettuali più efficienti».

 
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29/11/2016 - 9:07

AUTORE:
Marco Dini

Caro ing. Macuucci, ha vinto lei, rinuncio a qualsivoglia dialogo con lei, non perché non ci sarebbero argomentazioni, tutt'altro, sarebbero lunghi e interessanti ma, come le ho detto io amo dialogare con chi capisce più di me e, cerchi di capirmi, se non ho da imparare niente, cerco altri interlocutori. Semplicemente come ho avuto più volte modo di dirle lei ha sempre ragione ed io con chi ha sempre ragione non voglio dialogare. Per quanto riguarda le auto, io non ho mai parlato di auto al 100% in carbonio e il sito che le ho inviato da esattamente ed inequivocabilmente spiegazioni tecniche e motoristiche che avallano il mio pensiero, forse lei non è in grado di capire o non vuol capire e si arrampica sugli specchi prima di riconoscere il plateale torto ma, anche in quel caso, lei ha ragione, sulla ferrovia, lei ha ragione. Potremmo parlare di bilie in vetro o di tappini di birra e lei avrebbe ragione. C'è un argomento sul quale lei non sa tutto, forse potremmo affrontare quello ma, sicuramente non c'è. Lei è onnisciente. Lei è un genio, molto probabilmente incompreso solo da me ma, un genio. Sa tutto, conosce tutto, ha sempre ragione e, neanche davanti all'evidenza riesce ad ammettere non che lei ha torto, non sia mai ma, almeno che qualche volta anche gli altri hanno un po' di ragione. Come dialogare con lei, impossibile. Arroganza, supponenza e presunzione, potrebbe ritrovarsi in uno di questi aggettivi? Lei non solo sprizza antipatia , sentimento che mi auguro sia reciproco, ma è insopportabile per il suo atteggiamento, non per quello che dice, confutabile anche da un bambino.
L prossima volta si laurei in ingegneria dell'automobile o in aerospaziale, poi parli di auto. Peraltro, una curiosità. ma lei ha la patente o viaggia solo con il treno?
A non risentirla.
Marco Dini

28/11/2016 - 18:34

AUTORE:
Massimo Macucci

Caro Sig. Dini, per le auto suggerisco, a lei e a chiunque sia interessato, di confrontare i dati su Quattroruote e di arrivare alla conclusione a cui qualunque persona normale arriverebbe (le ricordo anche nuovamente che l'unica tutta in fibra di carbonio e` la Aventador).

Per quanto riguarda le 2-3 settimane erano una stima ragionevole dell'interruzione (non della durata dei lavori) in caso di raddoppio in affiancamento puro. Questi diventerebbero 2-3 mesi nel caso di "ricentraggio", come sembrerebbe voler fare RFI (con avvicinamento peraltro eccessivo ad alcuni edifici).

Aggiunga pure quello che vuole, dopo questo non la contraddiro` piu` perche' e` tempo perso.

28/11/2016 - 16:38

AUTORE:
Marco Dini

p.s. per Ing. Macucci.
Ingegnere vada su questo sito e poi ne riparliamo. E' un po' datato ma la sostanza non cambia. Un consiglio da amico: lasci perdere le auto, non sono il suo forte.
Spero che non si offenda e che non me ne voglia così ho pensato che dovessero essere un terzo imparziale a spiegare le differenze. Confermo quanto le dissi all'assemblea della Misericordia.

http://www.nanopress.it/motori/2014/06/10/ferrari-458-italia-vs-lamborghini-huracan-confronto-tra-supercars/15651/

Cari saluti.
Marco Dini

28/11/2016 - 16:19

AUTORE:
Marco Dini

Caro Ing. Macucci, effettivamente questa sarà la finale. Come le ho ricordato fu lei che sancì il principio che il fuori serie è sempre più costoso di quello standard ed io ribattei con un esempio che lei ad un certo punto volle “troncare perché non di interesse. A che pro quindi fare tali affermazioni. Ora ho chiaro che lei legge ma, diciamo che “non s’intende di motori”, non intendo dar lezioni, non l’ho mai fatto nella mia vita e non inizierò adesso per lei. Sono solito dibattere con chi, sull’argomento, è più preparato di me. Lei non conosce la differenza tura un motore e l’altro, tra una sospensione ed un’altra, da una finitura e un’altra, da un’aereodinamica ed un’altra, lei valuta solo .. valuta solo potenza e costi e sbaglia. Ha mai visto i dati dei test tra Ferrari e Lamborghini, ci dia un’occhiata e quando ho tempo e voglia se vuole ne possiamo riparlare, se lei è disponibile ma, solo di auto, per il resto restiamo paralleli, la prego. Macucci, dia retta, faccia il professore Universitario, sicuramente è capace e non mi permetterei mai di entrare nella sua materia, guai a me, sono un profano ma i motori o meglio le auto le lasci ad altri. Come si dice ad ognuno il suo. Guardi, per fare un esempio del suo principio che le fa apparire arbitrariamente che ha sempre ragione. Non avrei voluto citarlo ma….lei, sempre su Valdinievole Oggi, tempo fa asserì che con i sottopassi, il tempo di raddoppio sarebbe stato di 2/3 settimane. Sicuramente un lapsus, non voglio infierire, può accadere ma, avevamo solo sentito parlare di due tre mesi. Rilegga i suoi interventi Macucci, sicuramente li avrà meticolosamente archiviati. Adesso non la scuserò più, penso che il mio tempo sia prezioso quanto e più del suo.
A non risentirla e cari saluti.
Marco Dini

28/11/2016 - 16:03

AUTORE:
Marco Dini

Astio e preconcetto, questa la sintesi del suo commento ma, in democrazia si può dire quasi tutto. Non so se n’è accorto ma in tutto il suo scrivere non ha sprecato un rigo per spiegare perché è a favore del raso, solo affermazioni a spot ma, mi creda io non sono un curioso, tenga le sue motivazioni ben strette, comprenderò. Anch’io non sono un pendolare ma, a differenza di lei a me del raddoppio importa e come. Sono uso a non pensare solo a me stesso ma lei è libero di farlo. Io penso anche alla collettività, per quel poco che posso, ed è per questo che senza sguaiatezze, sono favorevole al raddoppio in sopraelevata Lei ha ragione, io non comprendo le cose serie come potrei fare a capire quelle elementari da lei scritte. Forse in un attimo di disattenzione non si è accorto che nessuno è contro il raddoppio ferroviario. I cittadini sono disomogenei nel come non nel fare o non fare ma, continui pure a pensare come vuole a me non crea disturbo. Io non credo che ci sia qualcosa da ridere nelle due soluzioni, una è, a mio giudizio una scelta sbagliata perché dividerebbe in due la città da qui all’eternità ma, per lei forse questo non è importante, la seconda non è la soluzione ideale, è la soluzione di ripiego, quella “meno peggio” che consente di unire la città, con tutti i suoi limiti, che le persone conoscono e capiscono. Ma fra una cosa completamente sbagliata che ghettizzerebbe ancor di più la zona sud ed una meno aggressiva, preferisco la seconda e, sono felice che lei non la pensi come me. Non vincerà nessuno, questa non è una gara di formula 1, è semplicemente una scelta per la città. Io credo in questa città e la vorrei unita e senza muri di Berlino ed altri no, lei è libero di stare dalla parte che vuole e, scriva pure al Presidente, qualora le rispondesse significherebbe che i problemi in Italia, non sono tali. Cerchi di agitarsi meno, fa male alla salute.
Marco Dini

28/11/2016 - 15:35

AUTORE:
Massimo Macucci

Sono costretto dal Sig. Dini a intervenire contrariamente a quanto avevo scritto. Il motivo per cui gli avevo detto di contattarmi in privato era perche' ritenevo che l'esempio (a questo punto fatto proprio da lui) in occasione dell'ultimo incontro alla Misericordia non fosse di alcun interesse per i lettori di Valdinievole Oggi, inoltre gli avrei evitato una ulteriore brutta figura in pubblico. La sua affermazione, a meno che non voglia rivoltare anche questa, era che un'auto con carrozzeria in fibra di carbonio (da lui identificata nella Lamborghini) costava di meno di un'auto con carrozzeria meno pregiata in alluminio (da lui identificata nella Ferrari). Questo paragone era a mio parere totalmente fuori luogo, visto che, trattandosi per la sopraelevata di utilizzo di materiali non standard rispetto a quelli comunemente impiegati da RFI; in caso il confronto sensato sarebbe stato quello tra un'auto di serie e una fuoriserie. Comunque l'affermazione del Sig. Dini fu che la Ferrari costava di piu` della Lamborghini, cosa che egli sostenne con veemenza e che sembra continuare a sostenere. Ripeto, tutto questo non c'entra praticamente nulla con il problema sopraelevata/raso, ma serve per far capire il motivo per cui il dialogo e` impossibile. Andiamo a vedere sul sito di Quattroruote in data odierna. Il modello di base della Ferrari (California) costa circa 190 KEuro con una potenza di 412 kW e una configurazione cabrio (di solito nettamente piu` costosa di quella coupe'), mentre il modello di base della Lamborghini (Huracan) costa
circa 209 KEuro con telaio in parte in fibra di carbonio e in parte in alluminio, versione coupe' e una potenza solo leggermente superiore alla California (449 kW). Se poi si va al modello Lamborghini con telaio monoscocca tutto in fibra di carbonio (Aventador) il costo sale a circa 329 kEuro per una potenza di 515 kW, contro i circa 277 kEuro della piu` costosa Ferrari (F12 Berlinetta), che ha peraltro anche una potenza superiore (545 kW).
A questo punto mi sembra dimostrato senza alcun dubbio che il Sig. Dini, anche su un punto cosi` banale e tra l'altro irrilevante, non e` affidabile, perche' tanto e` il suo desiderio di cambiare le cose a suo favore, da alterare perfino i numeri. Mi scuso con i lettori, ma la responsabilita` dell'insistenza su questo argomento, ripeto irrilevante, non e` mia.
Per il resto mi astengo da qualunque commento.

28/11/2016 - 12:46

AUTORE:
Giacomo M.

Minacce? Mi viene da ridere, io non ho minacciato nessuno! Se guardate i commenti sotto, sono quelli del comitato per la sopraelevata che minacciano e vogliono chiudere la bocca a chi , come noi è favorevole al raso. Fatica sprecata, ci batteremo lo stesso. Tali argomenti sono tipici di chi non sa cosa dire e scade nei luoghi comuni. Comunque, dato che non capite, sono costretto a spiegarvi che l’espressione “ Dovessi scrivere al presidente della Repubblica” era un modo di dire, ma ovviamente non si riescono a capire nemmeno le cose più elementari come questa, figuriamoci quelle serie ! Ho usato perfino il periodo ipotetico….inutile parlare con chi non vuol ( o non riesce) a capire. Intendevo dire che per me potete fare come vi pare, tanto io il treno non lo uso. A me, come ho scritto sopra, importa poco perché non sono pendolare. Sono proprio convinto che il raddoppio debba essere fatto a raso perché la ritengo la soluzione migliore, certamente meglio della orribile sopraelevata. Mi dispiace solo che, se passasse la linea del non facciamo niente (anche questa è un’ipotesi e scrivo sotto le motivazioni per cui ritengo che questa sia solo una possibilità remota), questo territorio avrebbe perso un’altra occasione per modernizzarsi, perché, piaccia o no, questa è un’opera voluta da tutta la Valdinievole e la provincia di Lucca, che, numericamente parlando, contano di più di Montecatini, che comunque non è tutta a favore del raddoppio in sopraelevata, esistono anche dei comitati per il raso che non possono essere trascurati. Rfi dovrà tenerne di conto. Io personalmente non credo che RFI E il PD abbiano il coraggio di bloccare tutto, sarebbe un danno di immagine non indifferente per Rossi, Fanucci e tutti quelli che hanno promesso di fare quest’opera. Perderebbero molti più voti di quanti ne possono perdere a Montecatini se continuassero su questa strada. Penso che a questo punto ci siano due possibilità:1) RFI e la Regione vanno avanti su questa strada (ipotesi che preferisco) 2) Raddoppio Pescia-Lucca e raddoppio della tratta Pescia-Montecatini in un terzo stadio. Anche in questo caso, non è detto che i lavori vengano fatti in sopraelevata. Ci sta che RFI progetti il tratto su Montecatini a parte, come ha chiesto Bellandi, ed è in questo caso che ci batteremo perché venga fatto nel modo che riteniamo migliore, cioè a raso. In ogni caso , i giochi sono aperti. Faremo il possibile. Come ho detto nell’altro commento, ride bene chi ride ultimo. Detto questo, vi saluto. Vinca il migliore.

28/11/2016 - 11:41

AUTORE:
Marco Dini

Non so se l’ing. Macucci interverrà nuovamente su Valdinievole Oggi ma, sia chiaro: sull’argomento, IO NON SCRIVO PRIVATAMENTE A NESSUNO perché questo, caro ingegnere non è un problema personale, quelli si risolvono con le carte bollate. Io esprimo i miei convincimenti alla luce del sole e lei faccia come meglio crede, nessuno l’obbliga a rispondere o a non rispondere pubblicamente ma, lei non mi trascinerà sul rendere privato un dialogo che invece è pubblico. Non ho mai peccato di codardia e difendo le mie idee con serenità, fermezza, trasparenza, senza offendere nessuno e senza farmi offendere, lei faccia come crede ma, nei miei confronti usi lo stesso rispetto che io uso nei suoi. La maleducazione non è un reato e, la buona educazione è come il coraggio se uno non c’è non la non può trovarlo. Ciò chiarito, per quanto mi riguarda non ho esperti che mi consigliano o mi guidano, se lei ne ha necessità, li usi, nessuno può porle veti. Il tono dispregiativo che lei usa nei confronti di chi è a favore della sopraelevata: “sopraelevatori” non mi scompone, ho abitudini diverse ma, sono molto tollerante. Mi ricordo bene la storia nata sulla possibile esecuzione fuori standard del “contenitore” delle verghe raddoppiate, fatta in occasione dell’incontro alla Misericordia promosso dal Movimento Pentastellato. Visto che lei affermò che tutto quello che non è standard ha un costo maggiore, le feci l’esempio di due case automobilistiche, una usa la carrozzeria in alluminio ed una il carbonio e: A LISTINO PREZZI, il carbonio ha un costo inferiore all’alluminio nel suo insieme cioè a parità di auto. Lei non deve credere a me, deve semplicemente leggere Quattroruote e si taglierà la soddisfazione. Mi raccomando ingegnere, che le auto sia di pari livello, non paragoni una Panda (ottima auto nella sua classe) con un BMW serie 7 e poi, mi faccia sapere. In quella occasione lei inizio il discorso e quando le portai il paragone lei disse che non voleva parlarne ma, quando di una cosa non si vuol parlare non si inizia il discorso, diversamente è buona educazione finirlo. Lei fece delle affermazioni ed io la smentii, punto! Non è una cosa drammatica ne offensiva. Offensivo è girare la frittata ed io non ci sto. Non vi siete occupati dell’equità degli indennizzi degli espropri, proprio così sig. Macucci, sicuramente non le interessa ma, mi creda le compete. Il raddoppio ferroviario non riguarda solo i pendolari o i cittadini della zona sud, riguarda tutta la città ed è per un senso di equità e di moralità che tutta la città, noi due compresi, c se ne debba far carico. Parimenti, ritengo che , qualora il raddoppio fosse fatto in sopraelevata, anche i proprietari degli appartamenti che venissero ”danneggiati” dalla presenza ingombrante delle strutture, dovrebbero avere ugual trattamento. Io sono pronto a fare la mia parte anche qualora non mi “competesse”. Questa è una delle grandi differenze tra noi due.Io non ho mai fatto attacchi a nessuno, posso non trovarmi d’accordo ma, ritengo di essere stato ben educato e quindi il confronto con gli altri è sereno, sicuramente non condiviso ma sereno. Io non ho mai detto ne scritto che i cronometraggi sono una sciocchezza, non mi metta in bocca parole che io non ho detto. Queste sono state le mie affermazioni: “Se può servire le dico anche che tutte le sue minuziose e, a mio modesto giudizio, inutili analisi cronografiche non mi convincono”. L’inutilità caro ingegnere, non significa sciocchezza, non lo dimentichi visto che è avvezzo a chiedere il rispetto altrui che, è cosa giusta quando ci comportiamo parimenti con gli altri. Il Consiglio Comunale e la Maggioranza hanno espresso la loro chiara opinione e, il Consiglio Comunale, glielo ripeto perché forse non mi sono spiegato bene, o lei non ha capito, è la più alta rappresentanza della città e dei cittadini. Non lo dimentichi. Lei dice che è stata una scelta frettolosa, le fa comodo che sia così? Va bene, non c’è problema, non mi turba. Comunque sia, è stata un a scelta, casualmente da me condivisa e, la sconvolgerò, sin troppo tardiva. Non avrei potuto aspettarmi niente di diverso da lei se non l’affermazione che l’Amministrazione Comunale, prima o dopo capisca che dovrebbe dirigere i suoi sforzi al miglioramento dell’unico progetto sensato che, naturalmente è quello da lei auspicato. Come da copione ingegnere, lei ha sempre ragioni e gli altri sempre torto ma, perché disilluderla se questo la fa felice. Umiltà ingegnere, umiltà, questo è il segreto del dialogo proficuo e mi sento molto triste per lei che non riesce a cogliere questo principio. Pazienza, è la sua vita e lei ha il sacrosanto diritto di viverla come meglio crede ma, sia corretto per cortesia, quantomeno nei miei confronti. Concludo con lei riportando una frase di Seneca: “Tutti sono d'accordo nel ritenere che, vivendo in società, è difficile essere immuni dai vizi, e allora, se non abbiamo altro mezzo per salvarci da essi, isoliamoci: già questo solo fatto ci renderà migliori. A buon intenditor poche parole.
Al sig. Giacomo posso solo consigliare di non far minacce più o meno velate. Scriva pure al Presidente della Repubblica, sono certo che gli risponderà. Sino a quando i toni saranno questi non potremo aver un dialogo serio improntato al bene della città e dei cittadini. Questa non è una guerra tra Guelfi e Ghibellini, ma non tutti ancora non l’hanno capito. Occorre tempo ma, per il momento non manca.
Marco Dini

28/11/2016 - 8:53

AUTORE:
Giacomo

Caro signor Macucci, lei ha ragione! Non è possibile avere un dialogo con i sostenitori della sopraelevata! Comunque, non ci fermeremo qua,noi siamo per il raddoppio a raso e andremo avanti su questa strada. Per ora i lavori continuano, faremo il possibile perché non si fermino. Non credo che Rossi e RFI blocchino tutti i lavori, ci sarebbe una rivolta in senso opposto, dei pendolari, e del resto della Valdinievole, nonché della provincia di Lucca. Comunque, ride bene chi ride ultimo. I conti si fanno alla fine. Io farò il possibile per evitare il blocco dei lavori, dovessi scrivere al presidente della Repubblica . Onde evitare il solito ritornello dei sostenitori della sopraelevata,che mi accuseranno sicuramente di voler solo il mio interesse personale di pendolare, rispondo che io non sono più pendolare da diverso tempo, quindi non ho nessun interesse personale al raddoppio della ferrovia, sponsorizzo quest'opera pubblica perché la ritengo fondamentale non per me, ma per tutto il territorio coinvolto.

26/11/2016 - 23:45

AUTORE:
Massimo Macucci

Devo dare ragione, solo su questo punto, al Sig. Dini: il dialogo con i sostenitori della sopraelevata e` impossibile, per cui questo e` il mio ultimo intervento su questa notizia.

Sul nostro sito abbiamo ricevuto anche un messaggio di sostegno e di indignazione per le risposte che vengono date ai commenti su Valdinievole Oggi.

Non so perche' ma i "sopraelevatori" non ricordano le affermazioni dei loro "esperti", in particolare quella finale in cui fu detto chiaramente (e assurdamente) che la sopraelevata poteva passare sopra le case.

Potrei citare anche altri interventi, proprio provenienti dal suo comitato all'ultimo incontro alla Misericordia, in cui si sono sostenute cose errate (tra cui una che, oltre a non avere nulla a che vedere con l'argomento in discussione, era palesemente a rovescio rispetto alla realta`, come si puo` dedurre anche solo guardando dei listini prezzi), ma a questo punto immagino che non le ricorderebbe oppure la ricorderebbe a rovescio. Se le interessano, mi contatti in privato.

Ha visto bene sul nostro sito, non ci siamo occupati della questione della valutazione delle proprieta` espropriate, perche' non crediamo che sia di nostra competenza. Per noi e` importante che gli espropri siano nel numero minore possibile, ma chi li subira` almeno ricevera` qualcosa in cambio, quelli invece le cui finestre sarebbero oscurate dalla sopraelevata non mi sembra che siano difesi da voi e temo che, a meno di spendere una fortuna in avvocati, non riuscirebbero a vedere un centesimo.

E` inutile discutere con chi fa attacchi personali a ripetizione e non accetta di discutere seriamente i punti fondamentali. Per voi i cronometraggi sono sciocchezze, per noi sono un'importante dimostrazione della frivolezza degli argomenti a favore della sopraelevata.

Quanto al Consiglio Comunale non so se sia in buona o mala fede e non mi interessa. So soltanto che ha frettolosamente votato mozioni che a mio parere vanno contro l'interesse della citta`, ma che in quel momento devono essere sembrate "politically correct".

Spero soltanto che l'amministrazione comunale prima o poi capisca che dovrebbe dirigere i suoi sforzi al miglioramento dell'unico progetto sensato, come forse sta accadendo a Pieve a Nievole.

Non e` da escludere che, a causa della situazione creatasi per le richieste del nostro comune, salti tutto il progetto del raddoppio da Montecatini a Lucca, facendo perdere al territorio un'occasione storica.

Parafrasando Goya, potrei concludere dicendo che il sonno della ragione genera sopraelevate.

26/11/2016 - 19:49

AUTORE:
Marco Dini

Egregio ing. Macucci, non voglio e non sarebbe corretto entrare nella diatriba tra lei ed il sig. Cantamessi, credo che dobbiate vedervela tra di voi. In un periodo di scontento personale per la gestione del raddoppio ferroviario, ho partecipato alle 2 assemblee alla Misericordia, alle due assemblee comunali ed al Consiglio Comunale in cui fu deciso il NO ALA RASO dal Consiglio Comunale a maggioranza ed al SI ALLA SOPRAELEVATA della maggioranza. Nondimeno assieme ad un caro amico da circa 40 anni, abbiamo dato vita al gruppo PaesaggiUrbani che è a favore della sopraelevata. Non voglio entrare nel merito del problema tanto le nostre posizioni sono “parallele” e come lei ben sa non si incontreranno mai. Rispetto le sue opinioni e spero che lei faccia altrettanto con le mie. Se può servire le dico anche che tutte le sue minuziose e, a mio modesto giudizio, inutili analisi cronografiche non mi convincono e, credo che la scelta del muro sia una scelta sbagliata. Badi bene ingegnere, il sottoscritto è a rischio esproprio sia con la sopraelevata che con il raso. Io so bene cos’è il degrado della zona sud, del parco Cividale e via e via ed è per questo che aldilà dell’inquinamento atmosferico da lei paventato, vorrei tanta ma tanta luce nel parco e nelle zone limitrofe in modo proprio da ridurre se non eliminare il degrado. Non so dove abita lei e non mi interessa, è cosa ininfluente, qui non siamo all’università, chi deve convivere con il degrado è parte attiva della scuola di vita ogni giorno. Ciò detto l’unica vera cosa che mi interessa dirle è che ha trovato in me uno che come il sig. Cantamessi, alle assemblee sopracitate ed al Consiglio Comunale ha sempre e solo sentito dire che, in termini di espropri raso o sopraelevata pari sono. Veda lei se questo equivale a dire che lei è un bugiardo, non è questa la mia intenzione, non ho l’abitudine di offendere nessuno ma penso che quantomeno lei sia stato distratto, forse dalla troppa foca oppure che i fischi e le numerose lagnanze a lei dirette dai presenti non le hanno fatto capire. Questa è la mia versione di quanto ho sentito e, può giurarci, non le chiederò scusa perché avrò tanti difetti tra cui quello di una scarsa intelligenza ma, spergiuro mai. Io dico quello che ho sentito e che è quello che mi pare abbia affermato il sig. Cantamessi. Io ho capito quello che dice il sig. Cantamessi perché è grosso modo, diciamo descritto molto approssimativamente ed in termini diversi, quello che PaesaggiUrbani ha prospettato come ipotesi solutoria meno infelice sulla sua presentazione. Noi non abbiamo un sito, ci deve scusare ma se mi dice dove glielo invio più che volentieri, così avrà modo di capire meglio, magari restando in disaccordo. Io credo che con un po’ più di umiltà da tutte le parti, compreso lei ing. Macucci, compreso lei, potremmo avere tutti un dialogo più serio e sicuramente più costruttivo però se questo è il livello di dibattito, sono felice di starne fuori. Nondimeno, volevo significarle che quando PaesaggiUrbani ha fatto un appello pubblicato dai quotidiani sulla moralità di un equo indennizzo ai futuri espropriati, quale segno di equità e di moralità, non sono riuscito a leggere nessun commento proveniente da lei o dal suo Comitato di appartenenza. Trovo dichiarazioni nel merito nel sito? Se così è, lo leggerò, forse su quello ci troveremo d’accordo spero, diversamente dovrò pensare che la cosa non sia, come dire, di suo interesse. Lei vorrebbe solo il bene della città e non dei cittadini? Ad ogni buon conto ingegnere lei sa che l’organo istituzionale che rappresenta la città ed i cittadini in quanto eletto dal popolo, è il Consiglio Comunale e, nel bene o nel male lo stesso si è espresso in maniera chiara ed all’unanimità per il NO AL RASO, tragga lei le conclusioni o è in malafede tutto il Consiglio Comunale. Ingegnere, vorrei solo che capisse che non può pretendere di avere sempre ragione e su tutto, qualche volta hanno ragione anche gli altri, se ne convinca sarebbe utile a tutti.
Marco Dini

26/11/2016 - 12:03

AUTORE:
Massimo

Rimango dell'idea che vista l'importanza di questa opera storica che in un modo o in un altro cambierà PER SEMPRE la Valdinievole e non solo, abitanti compresi, non si può lasciare la decisione in mano a chi ci rappresenta, compentenza o non competenza, anche se democraticamente eletti. A mio modesto avviso (non sono un professore universitario) è necessario un referendum. Io ho cercato nel mio piccolo di informarmi e di capire e senza dubbio scelgo la soprelevata. Il fatto che il professore riferisca che i suoi contatti rivelano una decisa scelta per il raso e che i sostenitori della soprelevata sono pochi .... lascia il tempo che trova. Professore, ognuno di noi può dire quello che vuole, io potrei tranquillamente dire il contrario e cioè che la maggior parte della Valdinievole vuole la sopreleata.... mi crede, non mi crede... facciamo un referendum e vediamo cosa dice la Valdinievole. Riguardo ai pendolari, che dalla Valdinievole ci transitano senza viverci suggerisco di riflettere bene sulle dichiarazioni terroristiche e poco credibili l'interruzione.

26/11/2016 - 11:40

AUTORE:
Massimo Macucci

Rispondo al Sig. Cantamessi, che arriva anche a darmi del bugiardo. Dimostrero` in fondo che e` tutto il contrario di quanto va dicendo, ma si deve essere davvero pazienti per tollerare il modo di fare di certe persone.

Il problema del degrado e` complesso e legato a un numero enorme di fattori. Non ho una ricetta per risolverlo e credo che almeno in parte si tratti di problemi che vanno al di la` delle possibilita` di intervento delle amministrazioni locali e di eventuali strumenti urbanistici.

Di una sola cosa sono certo: che una sopraelevata ferroviaria sarebbe un potente attrattore di ulteriore degrado e trovo gli argomenti del Sig. Cantamessi, pur riconoscendone la buona volonta`, totalmente campati per aria.
Al momento il problema in realta` piu` serio del raddoppio e` rappresentato dagli espropri e invece il Sig. Cantamessi vorrebbe abbattere tutto un blocco di edifici in piu` (dalla sua descrizione non ho capito bene di quali edifici si tratti) per creare grandiosi spazi urbani. Su questa strada davvero non sono in grado di seguirlo.

Mi chiede se mi da' fastidio la luce: devo dire di si`, perche' essendo un astrofilo trovo che l'inquinamento luminoso sia assolutamente negativo. Illuminare di notte un'area deserta e` del tutto inutile, potrebbe servire illuminarla se c'e` movimento e solo nelle zone dove tale movimento avviene, tutte cose facili da realizzare con le tecnologie attuali. Un tempo l'illuminazione pubblica veniva usata in modo eccessivo anche per sfruttare il surplus di energia disponibile di notte: ora questa situazione si e` rovesciata, a causa della importante produzione di energia da fonte solare, quindi sarebbe bene realizzare sistemi intelligenti, che regolino l'intensita` luminosa a seconda dell'effettiva presenza di persone, riportando a un livello di illuminazione medio molto piu` basso di quello attuale.

Non si puo` confrontare Montecatini con New York, Berlino, Chicago: le uniche attivita` "economiche" che probabilmente si manifesterebbe sotto la sopraelevata sono lo spaccio o la rapina dei passanti... Anche se fosse mai possibile farvi mercatini, spettacoli o quant'altro, pensi a quei poveracci che abitano lungo la ferrovia in via Toti e via Cividale, che oltre alla bruttura della sopraelevata, sarebbero soggetti a rumori e schiamazzi fino a tarda ora, mentre ora beneficiano di un silenzio assoluto dalle 23:00 alle 5:30 del mattino e per il resto hanno solo brevi passaggi di treni (il cui rumore crescerebbe con la sopraelevata).

Per i sovrappassi e sottopassi faccio riferimento alla proposta di RFI, lei fa riferimento a quello che ha nella testa e che non puo` presentare come la realta`. Se verranno incontrati dei problemi in via Marruota, dovranno essere trovate delle soluzioni. Quando ho parlato con il Sindaco non ha espresso nessun dubbio riguardo a questo sottopasso nel caso di raddoppio a raso. Visto che il Sig. Cantamessi riesce a immaginare tutti i possibili problemi dei sottopassi, lo invito a riflettere su quanti problemi potrebbero venir fuori nella realizzazione della scellerata sopraelevata: difficolta` nella realizzazione delle fondazioni dei piloni (profonde almeno quanto il sottopasso di via Marruota e che richiederebbero carotaggi su un'area molto estesa e difficilmente raggiungibile perche' attualmente occupata dalla ferrovia), cedimenti del terreno (quasi certi) nella realizzazione dei terrapieni, con lesioni agli edifici circostanti, incompatibilita` con la tutela della Stazione Mazzoni, ecc.

Infine lei mi ha dato del bugiardo e spero che si scusi pubblicamente, perche' evidentemente e` lei a essere "non attento" durante gli incontri. All'incontro presso la Misericordia il primo a dire, anche se in modo moderato, che la sopraelevata avrebbe potuto ridurre gli espropri a causa della sua forma "a fungo" fu lo stesso Cianciosi. L'argomento fu poi ripreso, in modo molto piu` deciso, nell'intervento verso la fine di Capaccioli, che sostenne che gli espropri sarebbero stati molto minori e alla mia obiezione che l'impalcato della sopraelevata era leggermente piu` largo della sede di un normale doppio binario e che la maggioranza degli edifici erano piu` alti del livello di tale impalcato, per cui non poteva passarci sopra, rispose con l'assurdita` che si sarebbe fatta la sopraelevata piu` alta, in modo da passare sopra tutti gli edifici e che lui in passato aveva "messo dei piloni" in giardini privati (immagino che qualunque proprietario sano di mente avrebbe preferito un esproprio). Ricordo anche che, di fronte a simili affermazioni, persi la pazienza e gli risposi che diceva cose insensate. Inoltre anche la stessa moderatrice rispose a un mio intervento dicendo che se non si fosse fatta la sopraelevata, si sarebbe "abbattuto tutto" o qualcosa del genere, che implicava l'errata visione di minori abbattimenti con la sopraelevata. E` stato soltanto all'incontro in Municipio prima dell'estate che il Sindaco ha detto chiaramente che sulla base degli studi di RFI gli espropri sarebbero stati gli stessi nelle due ipotesi e ricordo che quando presi la parola sottolineai questo punto, che corrispondeva a quanto da noi sempre sostenuto e invece negato da alcuni "sopraelevatori".

Concludo con la raccomandazione a prestare maggiore attenzione durante le riunioni prima di dare del bugiardo alle persone o produrre altri insulti senza
fondamento. Inoltre la prego di rinunciare ai suoi insulsi attacchi personali e argomentazioni sui miei studenti. Sono senz'altro felice di non aver mai avuto uno studente come lei.

26/11/2016 - 11:30

AUTORE:
Massimo Macucci

Rispondo innanzitutto ad Andrea, che mi chiama in causa in modo direi improprio, dato che personalmente non propongo nessun progetto e non ho nessuna intenzione ne' specifiche competenze per proporlo. Mi limito a osservare che la maggior parte delle argomentazioni che si leggono contro il progetto sviluppato da RFI non sono motivate in modo valido.

Punto 1): sono andato a vedere il sito del Comune di Pieve a Nievole, dove ho trovato alcuni documenti interessanti, anche se molti di essi sono ormai datati perche' sviluppati in contesti diversi dall'attuale.

Cominciamo dalla planimetria del collegamento tra le provinciali: l'unica criticita` che mi appare evidente e` la mancanza di una rotatoria nel punto di aggancio alla provinciale in corrispondenza dell'area Minnetti. Non so quale sia il motivo di questa scelta, forse la mancanza di spazi, forse la considerazione che i flussi di traffico sono diversi da quelli dell'altra provinciale. Questo punto, mai sollevato dai critici del progetto su queste pagine, potrebbe invece meritare qualche attenzione.

Vedo che uno studio dei problemi idraulici e` stato fatto, prevedendo delle opportune aree di esondazione. Non sapevo della sospensione del progetto da parte del Genio Civile: di questo non mi pare ci sia nulla sul sito del Comune e l'unica traccia che sono riuscito a trovare e` in un documento presentato da qualche consigliere regionale in Regione, dove pero` si dice semplicemente che il giudizio era sospeso perche' mancavano delle integrazioni che erano state richieste. E` quindi possibile che venga definitivamente approvato quando queste integrazioni saranno presentate o, se risultassero insoddisfacenti, il Genio Civile chiedera` delle varianti. In ogni caso c'e` da attendere la loro risposta. Ripeto, ho molta piu` fiducia nei pareri del Genio Civile che nelle opinioni espresse da certi comitati.

Punto 2): ho consultato il progetto della Provincia, che, per motivi non chiarissimi (nella relazione pare che sia una preoccupazione il transito del traffico pesante nell'abitato), predilige l'uscita vicino alla Colonna. Sembra che lo scopo principale di chi ha redatto quel documento sia un collegamento efficiente tra le provinciali, piu` che del collegamenti nord-sud all'interno alla Pieve. Peraltro e` essenziale notare che il confronto nel documento della Provincia non sembra essere con la soluzione proposta attualmente, dato che si parla di via Giusti, che nel progetto di RFI non e` minimamente coinvolta (con riferimento a una previsione del PRG dell'epoca, che non ho a disposizione), forse perche' all'epoca non si pensava di poter utilizzare l'area Minnetti o forse perche' non c'erano i fondi per l'esproprio di tale complesso. Se l'uscita fosse stata in via Giusti si capirebbero anche le preoccupazioni per il traffico pesante nell'abitato.

Sempre lo stesso documento della Provincia liquida l'ipotesi dell'accesso da via Fonda per uno dei motivi che avevo gia` esposto, cioe` l'impossibilita` di realizzare una buona connessione con la via Empolese.

In ogni caso, il progetto sostenuto dalla Provincia non era irrealistico, a differenza delle proposte che coinvolgono via Fonda. Non so la ragione esatta per cui e` stato preferito quello con uscita nell'area Minnetti, forse per il motivo che avevo gia` sottolineato, per ridurre il percorso.

Punto 3): per quanto concerne il Regolamento Urbanistico dell'area Minnetti e` un argomento che non conosco e nel quale non voglio entrare: e` una decisione del Comune della Pieve quante e quali costruzioni vi verranno fatte. Non e` nemmeno del tutto chiaro il punto di Andrea: si preoccupa del fatto che vengano realizzate molte abitazioni vicine al nuovo collegamento viario e quindi dell'inquinamento che esse subiranno? Se questo e` il problema, mi sembra che possa essere discusso separatamente: se e` stato deciso che il posto migliore per il collegamento viario e` quello con uscita nella zona Minnetti (a meno che non ci siano cambiamenti all'ultimo momento), andra` valutata l'opportunita` di realizzare le costruzioni di cui parla (e di cui non so nulla e quindi non saprei cosa dire).

Punto 4): riguardo alle date delle discussioni pubbliche sulla sopraelevata non e` una cosa che deve chiedere a me, ma al Comune di Pieve. In ogni caso, se dovessero essere state del livello di quelle che si sono viste a Montecatini, il mio personale parere e` che e` meglio che non ce ne siano state.

Punto 5): L'ho gia` affrontato sopra.

Per quanto riguarda i passaggi ciclopedonali non so come si sia arrivati ai progetti per la Pieve (tra l'altro dalle notizie piu` recenti pare che il Comune abbia negoziato anche un secondo passaggio ciclopedonale) rispetto alle possibilita` di sovrapasso con scale e ascensori (che non presentano nessun problema idraulico). In ogni caso non e` che si allagherebbero a ogni acquazzone, ma solo in casi di piogge eccezionali. Se si vuole avere un attraversamento alternativo basta fare in qualche punto anche un sovrapasso con scale e ascensori. Questo fa parte del negoziato che il Comune puo` condurre con RFI e che avrebbe potuto essere condotto molto piu` efficacemente se non si fosse perso tempo con la richiesta assurda della sopraelevata ferroviaria.

Infine ripeto, per fare ancora piu` chiarezza: non ho nessun progetto alternativo da proporre a RFI e nessuna intenzione di elaborarlo (anche perche' non e` il mio campo). Se mi capitasse di incontrare Gentile, gli farei semplicemente presenti i motivi per cui una soluzione con ferrovia sopraelevata sarebbe la peggiore possibile (ma penso che non sarebbe necessario, visto che RFI lo sa gia` benissimo). In ogni caso, se non avessi la certezza di aver perfettamente compreso quanto mi ha risposto, mi asterrei dal fare un comunicato ai giornali e, se davvero ne fossi certo, prima di scrivere cose roboanti, gli farei avere in anticipo una copia per sapere che cosa ne pensa.

25/11/2016 - 18:35

AUTORE:
Andrea

Caro Ingegnere Macucci.

Mi rallegro di vederlo cosi intraprendente nel trovare soluzioni per Montecatini e per Pieve a Nievole.
Certamente per il mestiere che fa e per il genio che è, si sarà informato ed avrà applicato canoni scientifici per trovare soluzioni e divulgarle a mezzo stampa. Come ho letto una serie di affermazioni prive di fondamenti, da semplice cittadino di Pieve a Nievole le vorrei consigliare di andare sul sito del Comune e leggere:
1) Le relazioni di RFI e le planimetrie di tutti i progetti.
2) Il progetto della Provincia per l’attraversamento della ferrovia del 2004.
3) Regolamento Urbanistico n.2 Piano attuativo area Minnetti.
Comunichi a tutti noi quanti appartamenti su 4 piani verranno fatti?
E sottolinei che sempre nell’area Minnetti passerà la bretella di raccordo fra la SR 345 e 346 dove transiteranno i camion per raggiungere l’autostrada.
Chiedere:
4) Al Comune le date, il luogo delle varie discussioni pubbliche riguardanti la soprelevata, avvenute in presenza dei rappresentanti di RFI ed eventuali relazione, per comunicarlo agli ignari Cittadini.
5) Le motivazioni per le quali il GENIO Civile ha sospeso il progetto definitivo approvato.

Già che c’è, risolva anche questo problema: Pieve attualmente ha due varchi fruibili da tutti, compresi i pedoni, le biciclette e le mamme con le carrozzine. Nel Progetto di RFI è previsto solo un varco, un sottovia carrabile con una pendenza di oltre il 10% e un sottopasso pedonale ad angolo retto lungo 120 metri, largo 2,5 e alto 2,5 metri.
Per maggior informazione riporto quanto scritto da RFI nella sua relazione: “i sottopassi alla linea ferroviaria previsti nella nuova viabilità presentano il rischio di essere allagati”, esiste il “pericolo elevato per persone e beni”, “assoggettabilità alla sommersione e divieto di attraversamento in condizioni di deflusso tali da costituire possibile pericolo individuando percorsi alternativi e sicuri ”.
Mi dica, vuol forse dire che al primo acquazzone tutta la popolazione di Pieve passerà dal Cavalcavia dell’Autostrada fino alla stazione di Montecatini per andare dal nord al sud del paese?

Per concludere con la sua autorevolezza non avrà nessuna difficoltà a farsi ricevere per sottoporre i suoi progetti sia in Regione come anche da Maurizio Gentile Amministratore Delegato di RFI.

25/11/2016 - 15:26

AUTORE:
Giuseppe

Buongiorno a tutti,
non possiamo dire che le idee non mancano, ho letto e riletto i vari interventi di questo articolo e di altri (sindaco, comitati ecc) che parlano del raddoppio della ferrovia e in nessuno mi sembra di aver trovato qualcosa di positivo per la "Pieve".
Ho provato ad immaginare come si può sviluppare l'urbanistica e non sono riuscito a trovare nulla di positivo, come se avere la ferrovia fosse una maledizione.
Il centro della Pieve non può essere mai chiuso ne tra 5, 10, 20 anni e neanche è pensabile farlo a senso unico; con il nuovo sottopasso al Minetti, tanto verrà fatto quello, e la sopraelevata stradale a Montecatini non è pensabile come ho detto chiudere il centro, chi vuol venire da Montecatini passando da Mezzomiglio (autobus compresi) devano per forza di cosa passare dal centro della Pieve, stessa cosa chi vuol andare alla stazione partendo dalla Pieve (sempre autobus compresei) deve passare dal centro della Pieve, nonostante la strettoia al comune (non credo sia a norma con le leggi europee).
In tutti i paesi si fa di tutto per portare fuori il traffico dal centro, alla Pieve invece sembra che viene fatto di tutto per portare il traffico in centro, (sarebbe utile per i commercianti se ci fossero parcheggi) non parlatemi della variante sul poggetto che dovrebbe continuare Via Don Marino Mori,(non ditemi che con Via Donatori del Sangue sarebbe un bel collegamento con la nuova rotonda del Minetti) non sarà mai fatta e non ha senso farla portare traffico in zona residenziale non è mai fatta bene (e poi ci sono sempre gli autobus che nella strada delle Sorgenti avrebbero difficoltà).
A questo punto mi chiedo ma a chi serve il raddoppio della ferrovia, di sicuro non alla maggiornaza dei Pievarini, per Montecatini essendo una città turistica il discorso cambia ha bisogno di un collegamento con Firenze, Lucca e Pisa ma alla Pieve a cosa serve veramente.
Non sarebbe meglio che la nostra Sinda copensasse al futuro della Pieve, prima i progetti a 360 gradi e poi i lavori, chi da sSerravvalle vuol andare a Montecatini non userà mai il sottopasso al Minetti, ecc ecc.

Si parla di raddoppio senza parlare di una nuova rotonda all'uscita del casello, senza quella sapete che macello per quelli che usano la sopraelevata stradale, succede come la variante che dal Fossetto porta sul Melani, solo una volta aperta si sono resi conto del problema al Tiro a volo e la soluzione adottata è da terzo medioevo.

Un giorno saranno tirati su i muri dove ora ci sono i passaggi a livello e per la Pieve e per i Pievarini non ci sarà più nulla da fare, se poi ci mettiamo anche il discorso dell'unione dei comuni, la Pieve sopra verga diventerà la periferia del nuovo comune Monsummano + Pieve.

25/11/2016 - 11:29

AUTORE:
Virgilio Cantamessi

Gent.le ing. Macucci, apprezzo lo sforzo di sintesi ma, non vorrei essere nei panni dei suoi studenti. Se hai tempi dell’università (tempi lontani ovviamente) avessi avuto un professore come lei, avrei abbandonato gli studi e non mi sarei laureato. Ciò detto, ritorno sul problema degrado. Per intendersi ing. Macucci, io parlo del degrado che già esiste e che nessuno in tanti anni ha tolto e, non ho mai letto niente di partorito dalla sua mente che fosse propositivo nel merito, per la semplice ragione che per lei il problema non è importante a dispetto di quanto da lei dichjiarato. Facendo la sopraelevata e utilizzando, solo una ipotesi, il sotto sopraelevata per attività commerciali, artigianali, ludiche, mercatini ed altro, alla luce del giorno e la sera sino alle 24,00, facendo scomparire il muro dell’ex Lazzi e riducendo la stazione Centro (non mi ricordo quale Comitato lo propose su Il Tirreno ma, mi pare anche su Valdinievole Oggi) si otterrebbe tutta un’area che collegherebbe il centro al parco di via Cividale. Se poi si riuscisse, come ipotizzato dal Comitato ad abbattere (dietro congruo indennizzo e programmando l’intervento nel tempo) il blocco di immobili che va dal confine di via Marruota e via Cividale, avremmo uno spazio libero come due campi di calcio, per aumentare i parcheggi che, sono carenti vicino al centro città ed attività di mercatini, pista ciclabile e pedonale e perché no, ripristino dell’ex pattinaggio, altre attività estive (musica, sagre e quant’altro) o il pattinaggio su ghiaccio d’inverno insieme ad altri mercatini di vario genere ivi compreso lo slow food e, senza il muro di Berlino da lei auspicato al posto del passaggio a livello di via Marruota, potremo ipotizzare di dar vita a tutta l’area e renderla meno appetibile a coloro che si dedicano al degrado come attività prevalente liberando forse anche le aree limitrofe. Il tutto, ben illuminato onde tentare di evitare capannelli di spaccio e quant’altro, oppure le da fastidio la luce. Lei ha girato il mondo e sicuramente avrà visto dove viene fatto il mercatino delle pulci a New York (tutti i giorni): sotto la struttura della metropolitana alle 33° strada di sevent avenue. Sempre nella stessa città, si svolgono attività circensi e di mimica sino a tarda notte, anche in periodo invernale nell’area di Battery Park sotto la metropolitana. Potrei farle altri esempi ma lei che ha girato il mondo le conosce a menadito e quindi non spreco inchiostro. Come vede, ognuno vede ciò che vuol vedere. Inoltre, caro Macucci, anche io ero presente al primo incontro del Comitato MontecatiniUnasola alla Misericordia e, nessuno ha mai sostenuto quel che lei riporta: “ a una delle prime riunioni presso la Misericordia sostenevano persino l’assurdità che la sopraelevata avrebbe richiesto meno espropri rispetto alla soluzione a raso”. E’ sempre stato detto che a raso o in soprelevata, gli espropri sarebbero stati gli stessi. Lei non solo vede ciò che vuol vedere ma sente quello che si immagina di aver sentito ma, per favore Macucci, le bugie no. Tutte le persone che conosce ed a cui parla della sopraelevata sorridono, beh, lasciamoli ridere, cosa vuol fare, forse sono dei burloni,. Di certo è che non sanno di cosa ridono. Per quanto riguarda il sottopasso di via Marruota, secondo lei fattibile senza problema alcuno, vogliamo attendere le risultanze del Genio Civile oppure lei ha già fatto per conto suo i carotaggi. In caso affermativo li pubblichi, così ci tranquillizzeremo anche noi. Lei è per i muri ed io per la libertà, dubito che ci potremo incontrare ma io rispetto il pensiero altrui ma, valuto quel che viene detto e perché. Lei è uno stimato professore, un po’ incline alla trasposizione storica dei fatti realmente avvenuti ma, non è un difetto grave, ormai la conosciamo. Lei è l’unico portatore di parole di veritas. Mi spiace Macucci, io penso che lei stia sbagliando ma, sbagliando si impara.
Virgilio

25/11/2016 - 9:00

AUTORE:
Massimo

Mi trovo abbastanza d'accordo con l'ipotesi di Giovanni. Ipotesi che si concilia con la richiesta di Montecatini di avere un terzo lotto.
Peccato che Pieve, con la sua Sindaca indecisa, non abbia sposato la stessa richiesta del terzo Lotto (con la solita scusa degli impegni presi nel 2010 dietro i quali la stessa sindaca si nasconde continuamente), ma si sa Montecatini è sempre un passo avanti, almeno a Pieve!

25/11/2016 - 1:58

AUTORE:
Massimo Macucci

Provo a rispondere abbastanza sinteticamente, per quanto mi riesce, a tutti i punti sollevati, in un singolo commento.

Il Sig. Cantamessi, a parte argomentazioni sui cronometri che mi sembrano non pertinenti (i cronometraggi sono stati fatti a Montecatini, non alla Pieve), sostiene, a mio parere senza portare alcuna motivazione a supporto, che la realizzazione di una sopraelevata dovrebbe ridurre il degrado perche' unirebbe il parco di via Cividale al centro. A essere sincero mi sfugge del tutto quale effetto potrebbe avere questa connessione (che comunque e` ora presente continuamente nelle ore notturne, attraverso il passaggio a livello, sempre aperto dalle 23:00 alle 5:30) sul degrado. Il degrado piu` serio e pesante non e` nella zona sud, ma proprio nelle aree citate come "zone di estensione" dal Sig. Cantamessi: via Manin, via Garibaldi, Piazza Gramsci, l'area dietro la chiesa, ecc., tutte a nord della ferrovia. E` proprio la` che sono avvenuti i fatti piu` eclatanti riportati dalla cronaca e non si vede come questa situazione possa essere influenzata dalla ferrovia. La realizzazione di una sopraelevata ferroviaria, struttura imponente e che offre ampio riparo, ragionevolmente incrementerebbe di molto le presenze indesiderate. Questo e` cio` che accade quasi ovunque ci siano strutture di questo tipo. Si cita la realizzazione di una pista ciclabile sotto la sopraelevata: ho gia` fatto notare altrove che le piste ciclabili sono poco frequentate di giorno e praticamente deserte di notte, quindi non avrebbero alcun effetto contro il degrado. Ripeto, ognuno puo` pensarla come vuole, ma non vedo alcuna ragione per cui una struttura che tipicamente attrae degrado dovrebbe avere per pura magia un effetto opposto a Montecatini.

Inoltre il Sig. Cantamessi riporta una lista dei varchi nel caso di raddoppio a raso incompleta. Suggerisco di consultare il nostro sito dove le varie opzioni sono descritte in dettaglio (www.maisopraelevata.org): non c'e` nessun motivo per cui non verrebbe fatto un sottopassaggio in via Marruota, per il quale non esistono problemi particolari, inoltre RFI ha previsto, per recuperare la capacita` (anzi incrementandola) perduta con la chiusura di via del Salsero e di via Tripoli la realizzazione di un nuovo cavalcavia carrabile tra Piazza Italia e la rotonda tra via Gentile e via Camporcioni, che l'amministrazione comunale si ostina a rifiutare sulla base di motivazioni che appaiono dei semplici pretesti.

Purtroppo vedo che in molti non hanno ricevuto le informazioni corrette sui due studi di fattibilita` di RFI riassunti tempo fa dal Sindaco.

Ho notato, parlando con i, per fortuna pochissimi, sostenitori della sopraelevata che conosco direttamente che non erano per nulla informati sui dettagli del progetto ed erano stati ingannati dagli slogan e dalle notizie inesatte continuamente diffuse.

Caro Sig. Cantamessi, la sua insistenza sul fatto che la mia obiezione alla sopraelevata sia dovuta solo all'interruzione del servizio sta diventando una sua infondata ossessione, perche' i problemi principali della sopraelevata sono l'abominio paesaggistico, l'alterazione del paesaggio urbano, lo sperpero di denaro pubblico, ecc.

Quando racconto in giro del concetto di una sopraelevata ferroviaria nella nostra citta`, molti mi chiedono se sto scherzando e se e` possibile che qualcuno abbia potuto concepire un'idea tanto assurda. Basta guardarsi intorno: le sopraelevate ferroviarie si fanno in genere laddove non c'e` altra soluzione possibile, perche' si deve scavalcare un fiume, attraversare un'area dove la ferrovia prima non c'era e non ci sono soluzioni alternative, perche' si e` nel centro di una metropoli dove passano enormi moli di traffico.

Inoltre la invito a esaminare la genesi di questa idea a Montecatini e le argomentazioni dei suoi principali sostenitori: a una delle prime riunioni presso la Misericordia sostenevano persino l'assurdita` che la sopraelevata avrebbe richiesto meno espropri rispetto alla soluzione a raso. Tra coloro che affermavano tale cosa palesemente insensata uno dei loro "esperti", che non perde occasione per suggerire soluzioni tecniche impossibili.

Rispondo poi a Marco. I conti vanno fatti in modo esatto: le auto che allungano il loro percorso non sono tutte quelle che avrebbero attraversato la ferrovia in corrispondenza dei varchi chiusi, sono solo quelle per le quali quello era il percorso piu` breve. Per essere piu` chiari: alla Pieve molto del traffico che attraversa il passaggio a livello in centro non ha origine e/o termine al centro della Pieve, e per quel traffico non ci sarebbe alcun aumento di percorrenza. Per esempio, se venendo da Pistoia si vuole raggiungere via Marconi alla Pieve, passare dal sottopasso zona Minnetti-via Francesca non allungherebbe il percorso rispetto all'attuale. Inoltre, una volta chiuso il passaggio a livello della Pieve, potrebbe essere eliminato il semaforo sulla provinciale, risolvendo cosi` uno dei principali problemi del traffico sulla direttrice Monsummano-Montecatini. I costi dell'attesa a un semaforo sono tutt'altro che trascurabili, sia in termini di carburante consumato (con gli arresti e le ripartenze) sia di tempo perso sia di inquinamento.

A questo riguardo c'e` un interessante studio recentemente pubblicato su Atmospheric Environment (vol 107, pag. 374, 2015) in cui si fa vedere come il 2% di tempo di sosta ai semafori contribuisca al 25% dell'inquinamento. Per dare un valore esatto bisognerebbe fare rilevazioni del traffico e conti dettagliati, ma e` molto verosimile che la fluidificazione del traffico derivante dall'eliminazione del semaforo porti a una riduzione complessiva dell'inquinamento, nonostante l'allungamento di percorrenza per una parte dei veicoli.

Lo stesso vale per Montecatini, perche' la chiusura del varco di via Tripoli consentirebbe l'eliminazione del semaforo di Piazzale Kennedy, sorgente notevolissima di inquinamento, mentre con la sopraelevata dovrebbe rimanere. Feci presente questo problema al Sindaco che al tempo mi rispose che si sarebbe potuta realizzare una rotonda prendendo buona parte della piazzetta con la palma. Purtroppo, a parte il fatto che quella piazzetta fa parte dell'iconografia della citta` e che varie attivita` commerciali ne sono dipendenti, un professionista che ha progettato molte rotonde, diverse anche in Valdinievole, mi ha detto che, anche eliminando tutta la piazzetta, la rotonda verrebbe comunque male e pericolosa.

Basta poi guardare cosa si e` fatto altrove quando sono stati eliminati i passaggi a livello: opere di viabilita` alternativa che portano ad attraversamenti carrabili distanti tra loro almeno 1 km: 1850 metri a Lucca, 1000 metri a Torre del Lago, 1600 metri a Viareggio, 1250 metri a Pisa. Questa e` la situazione normale, l'anomalia e` quella di volere un attraversamento ogni 300 metri circa come a Montecatini.

Infine rispondo alla terza ipotesi di Giacomo: non e` nuova, anzi viene da lontano, da un'idea proposta dalle ferrovie molti anni fa, che era stata concepita per velocizzare la linea, ma che aveva associati molti problemi, tra cui la perdita delle stazioni di Borgo a Buggiano e Pescia e la delocalizzazione di quella di Montecatini. E` noto dall'esperienza, per esempio degli Stati Uniti, che quando si sposta una stazione lontano dal centro cittadino si perde rapidamente gran parte dei viaggiatori. Comunque il problema principale e` che nel frattempo si sono sviluppati molti insediamenti commerciali e industriali lungo l'autostrada, per cui una soluzione del genere richiederebbe espropri ingentissimi e creerebbe eccessivi disagi. In ogni caso anche questa ipotesi e` discussa sul nostro sito sotto www.maisopraelevata.org/deviazione.html

Spero di aver risposto in modo sufficientemente esauriente a tutti i punti. Non garantisco di rispondere prontamente a ulteriori commenti, perche', purtroppo, il tempo che ho a disposizione non e` molto.

24/11/2016 - 18:49

AUTORE:
Giovanni

Commenti fiume che sono mesi che li leggiamo,raso o sopraelevata?
Io credo che ci sarebbe anche una terza ipotesi di cui nessuno parla:
1°I treni da Pieve e Montecatini devono sparire,sono un disagio che dura da oltre 160 anni.
2°Montecatini e Pieve erano disabitate al momento dell'inaugurazione della tratta in oggetto(23 giugno 1856)Renzi non c'era in compenso fu la granduchessa Maria Antonia che tagliò il nastro.
3°Gli altri comuni non hanno nessun genere di attese e disagi per il transito dei treni,Borgo,S.Lucia e Pescia vivono tranquilli in questo senso.
4°Il mezzo ferroviario dovrebbe collegare rapidamente Firenze con Lucca sul modello dell'autostrada FI-Mare ed allora perchè non copiare il percorso di questa strada anche per la ferrovia?
Sono un sognatore ,capisco le difficoltà legate al collegamento con la parte est della valdinievole risolvibile con un treno locale che da Chiesina faccia capo al Borgo,Uzzano e Pescia.
E la stazione di Montecatini dove la mettiamo?La mettiamo in campagna con un'ampio parcheggio(i campi in via del Cassero) che sia utile a Montecatini-Pieve e Monsummano,i lavori potranno durare molto tempo ma non intralceranno l'attuale binario unico per i 2 anni previsti.

24/11/2016 - 14:55

AUTORE:
Marco

Del suo discorso sg. Macucci mi ha colpito una cosa... Lei parla di circa 1 km di strada in più da fare con la nuova viabilità giusto? Premesso che lo quantificherei in qualcosa di più, ma il concetto non cambia.
Bene, la inviterei a fare un "conto della serva", vogliamo moltiplicare 1 km per il numero di auto che dovrebbero allungare il percosro giornalmente? E poi lo vogliamo moltiplicare per 365 e poi per 50 che saranno almeno gli anni in cui la viabilità della zona non verrà più modificata?
Vogliamo poi moltiplicare questo numero per il costo kilometrico di una auto media?
Penso che venga fuori una cifra esorbitante, e mi sono fermato a 50 anni anche se avrei potuto benissimo parlare di 100 anni...
Potremmo poi utilizzare lo stesso metodo e quantificare quanti elementi inquinanti vengono messi nell'aria con quel solo km in più...
Potremmo poi mettere sul piatto della bilancia il fatto che, se venisse realizzata la sopraelevata, invece di rendere un posto degradato lo spazio che si libererebbe al di sotto di essa questo potrebbe essere utilizzato per dar vita ad un tratto di quella pista ciclabile di cui tanto avrebbe bisogno la Valdinievole... Vede sg Macucci, le cose si possono fare in tanti modi, certamente quello che sta alla base di tutto è la programmazione... Oltre naturalmente a quella che dovrebbe essere una visione un pò più illuminata sulle cose... Chi amministra, come chi progetta, non dovrebbe solo pensare all'immediato o al suo orticello, dovrebbe avere confini più ampi...Capisco che sia assurdo aspettarsi questo dai "signorsì" locali, ma mai disperare.
Quello che forse oggi potrebbe essere un aggravio dei costi,(o magari no se solo si prendessero ad esempio le opere che altri paesi fanno con molto meno), alla lunga, con altri parametri, magari potrebbe essere anche un vantaggio economico per tutti, oltre che un investimento per l'intera comunità... Sempre parlando di numeri, un muro tra due strade dello stesso paese resterà sempre una barriera insormontabile, per tutti perchè tutti, indistintamente usano le strade, una sopraelevata che passa davanti a 20 appartamenti alla Pieve probabilmente creerà disagio a 60 persone, bene, troviamo il modo di indennizzarle, (magari quantificando il deprezzamento di quegli appartamenti, non stiamo parlando di ville hollywoodiane), adeguatamente quelle 60 persone, in modo che il loro malcontento sia attenuato ma che il bene superiore della collettività venga tutelato.
Si preferisce invece dividere completamente 2 paesi, far morire, anche economicamente delle intere strade, vedi esempio via Del Salsero e via Marruota, e pensare di creare dei sottopassi in posizioni assurde con il rischio che ad ogni acquazzone qualcuno ci affoghi, ma che comunque certamente dovranno essere chiusi visto l'andazzo delle stagioni degli ultimi anni...
Mah... io il genere umano faccio sempre più fatica a capirlo....

24/11/2016 - 10:21

AUTORE:
Virgilio Cantamessi

Gentile sig. Macucci, visto che mi chiama in causa e pur non volendo far polemica ritengo corretto commentare il suo “breve” intervento ed io, caro Macucci, metto nome e cognome e quindi non mi sento coinvolto nella sua polemica sui dati anagrafici anche se, onestamente, visto che nessuno l’ha offesa, ritengo che l’uso di uno pseudonimo al posto del nome e cognome, sia insignificante. Lei deve guardare il contenuto del commento e non chi lo scrive. Ho letto molti suoi interventi e, credo sia superfluo dire che non li condivido nella maniera più assoluta ma, in democrazia ognuno è libero di esprimere il proprio punto di vista. Per cercare di non essere £breve” come lei lo è stato, non parlerò di Pieve, sul cui allargamento di via Fonda, resto più che convinto e non sarà certo il suo cronometro, credo malfunzionante, a farmi cambiare idea. Vorrei invece significarle il mio punto di vista sul degrado e, parlo di Montecatini. Il degrado della città sottoverga è un fatto reale, esistente da molto tempo ed innegabile se vogliamo la sincerità. Negli ultimi anni la situazione è peggiorata e si è estesa alla zona via Manin, Garibaldi e limitrofe. La sopraelevata, oltre che evitare i muri di Berlino che forse a lei piacevano e piacciono ancora, anche questo ci divide, potrebbe e dico potrebbe aiutare a limitare se non eliminare il degrado. Io non uso cronometri ma, ho occhi che al momento funzionano benissimo. Una volta realizzato il raddoppio ferroviario, con parte dei limiti da lei lamentati, e qualora il Comune metta la testa ad una piano urbano serio, la zona del degrado diverrebbe tutt’uno con il centro città. Se non ci fosse nulla che dividesse il parco di via Cividale dal centro città, la situazione di degrado a mio parere cambierebbe e molto. Non mi dilungo, il cronometro vola. Per quanto riguarda i tempi. Lei ha chiaro che se non si facessero, come non si faranno (Genio Civile docet) i sottopassi, l’unica possibilità di passare da nord a sud e viceversa sarebbe la piscina del sottopasso dell’ippodromo, il cavalcavia sull’uscita autostradale o passare da Margine Coperta. Mi scusi Macucci ma, non le sembra un po’ troppo nei confronti del disagio che lei avrebbe, non credo per tre anni (si ricordi che lei ha scritto che con il raso sarebbe stato realizzato in due tre mesi. Si accettano scommesse e la cifra non guasta) nell’andare a Pisa. Macucci, getti la maschera, a lei di dividere la città in due non gliene importa niente, l’importante è il suo disagio. Il suo disagio è comprensibile ma, è niente nei confronti del futuro della città. Si faccia un esame di coscienza e forse mi darà ragione.
Virgilio Cantamessi

24/11/2016 - 1:42

AUTORE:
Massimo Macucci

Avrei voluto evitare di rispondere per non scendere al livello che purtroppo e` caratteristico di molti dei sostenitori della sopraelevata, che, essendo a corto di argomenti validi, con toni spesso eccessivi e talvolta anche volgari cercano di contrastare qualunque obiezione si faccia, tra l'altro non riportando quasi mai ne' il proprio cognome ne' un'argomentazione compiuta.

Prima di tutto preciso che il mio interesse principale, come quello della maggior parte di chi si oppone a questa idea dissennata della sopraelevata (e non siamo in pochi), e` di tutelare la citta` di Montecatini (e anche la Pieve) da uno scempio estetico e dalla creazione di una estesa area di degrado urbano. C'e` anche il problema della sospensione del traffico ferroviario per anni, ma non e` il principale.

Per rispondere ai cosi` educati "sopraelevatori" con toni adeguati, potrei dire allora che costoro vogliono rovinare l'aspetto della citta`, costruire davanti alle case in centro a Montecatini (e alla Pieve) una imponente struttura che oscurera` le finestre, creare un potente attrattore per malintenzionati e nullafacenti solo perche' a loro dispiace impiegare in media un minuto in piu` per andare in auto dalla zona nord a quella sud di Montecatini e viceversa (questo e` il risultato delle rilevazioni sperimentali che abbiamo appena completato, che conferma le stime fatte in precedenza a tavolino, mentre a piedi il tempo sarebbe approssimativamente lo stesso). Non riesco a vedere un altro motivo concreto, a parte argomentazioni espresse con interventi lunghissimi, ma in genere privi di contenuti concreti. Per la Pieve le cose non dovrebbero essere molto dissimili, ma non abbiamo raccolto dati specifici. Addirittura leggo che Virgilio Cantamessi sostiene che la sopraelevata servirebbe per tentare di togliere il degrado: molto probabilmente l'effetto sarebbe l'esatto contrario, basta andare a vedere cosa succede sotto quasi tutte le altre sopraelevate ferroviarie o stradali.

Per la faccenda di via Fonda vi raccomando nuovamente di prendete la mappa su Google Earth e andare a vedere, usando il tool per la misura dei percorsi, quanto si allungherebbe la strada per chi dovesse andare dalla zona centro-sud della Pieve a quella centro-nord passando da un sottopasso o cavalcavia che congiungesse via Fonda alla via della Colonna sottoattraversando la ferrovia laddove e` gia` in rilevato di qualche metro (perche' deve poi continuare a salire verso l'imbocco della galleria): contro un incremento di meno di un km nel caso della soluzione proposta da RFI, si avrebbe un incremento di oltre 1800 metri e la necessita` di allargare via Fonda e realizzare una rotonda tra via Fonda e via Empolese, cose che richiederebbero probabilmente l'esproprio della casa all'angolo, di parte del piazzale dell'edificio commerciale, di un pezzo di giardino di un'abitazione, ecc, oltre ai problemi derivanti dal fatto che c'e` la pendenza dell'argine della Nievole.

Altrimenti, per collegare direttamente le due provinciali, se si volesse partire con il sottopasso/cavalcavia dalla zona della Colonna, si dovrebbe attraversare l'autostrada e riconnettersi alla Strada Statale Francesca in un'area con molte abitazioni! Nel caso inoltre in cui si volesse comunque partire sulla via Francesca dal punto previsto da RFI e uscire in un punto diverso dalle officine Minnetti, escludendo l'opzione in prossimita` della Colonna a causa della distanza, si dovrebbero abbattere delle abitazioni (questi erano i massicci espropri a cui mi riferivo, non ai campi!).

Pertanto la soluzione piu` ragionevole appare quella proposta da RFI, semplicemente perche' e` quella che causa il minimo allungamento di percorso possibile rispetto al varco attuale in centro alla Pieve, senza coinvolgere significativi espropri di abitazioni. Infatti coinvolge probabilmente solo dei campi e un'area industriale dismessa (da decenni e che rimaneva una ferita aperta nel tessuto urbano, con anche un potenziale di inquinamento da amianto).

I sostenitori della sopraelevata protestano contro il raddoppio a raso perche' causa la chiusura dei passaggi a livello (altri effetti reali rispetto alla sopraelevata non ce ne sono), che a sua volta determina come unico reale effetto pratico l'allungamento dei viaggi in auto. Poi pero` propongono soluzioni per la viabilita` che incrementano notevolmente le percorrenze rispetto a quelle proposte da RFI, non volendo nemmeno riconoscere che quelle scelte sono quantomeno concordi con l'obiettivo di minimizzare gli allungamenti di percorrenza compatibilmente con evitare il piu` possibile espropri di abitazioni o insediamenti industriali o commerciali attivi.

Ribadisco che l'area Minnetti non era una zona industriale attiva, ma era una zona industriale dismessa con edifici fatiscenti, senza alcuna prospettiva di un nuovo insediamento produttivo (non so bene quanti anni siano passati dalla chiusura delle attivita`, ma senz'altro molti), quindi del suo esproprio non credo certo che ci sia da rammaricarsi. Quali sono le motivazioni dei contrari alla soluzione proposta da RFI? A quanto sono riuscito a capire (visto che spesso sono espresse in modo confuso) e` la presunta pericolosita` idraulica del sottopasso, motivata con il fatto che i campi si allagano (cosa non particolarmente strana perche' ci sono dei punti piu` bassi rispetto all'area circostante, basta guardare i dati GIS della Regione Toscana). Personalmente sarei maggiormente preoccupato da un eventuale straripamento della Nievole, ma immagino che siano state previste opere tali da evitare che si riversi direttamente dal lato del sottopasso, visto che in ogni caso il progetto sara` stato esaminato e approvato quantomeno dal Genio Civile, nelle cui competenze ho molta piu` fiducia che in quelle dei componenti di certi comitati.

Mi ero anche astenuto dal commentare estesamente l'uscita del Comitato di Pieve a Nievoele sui giornali, che poi e` stata puntualmente smentita il giorno dopo da RFI. Anche dando loro il beneficio del dubbio, cioe` ammettendo che non abbiano capito che cosa stavano dicendo loro i responsabili di RFI, certo apparteneva alla piu` pura fantascienza scrivere che RFI avrebbe sostenuto di non essere al corrente che la sopraelevata interessava anche alla Pieve, visto che dell'argomento era stato discusso pubblicamente piu` volte, in presenza anche di rappresentanti di RFI e con chiare prese di posizione da parte loro (questo punto mi ha fatto subito sospettare, insieme con altri elementi, tra cui uno palesemente polemico nei nostri confronti, che il comunicato fosse senza fondamento). Mi dispiace inoltre che la smentita di RFI non abbia avuto sui giornali un rilievo almeno equivalente al comunicato originale.

Uscita tra l'altro bizzarra per la tempistica perche' aveva seguito di un giorno o due il comunicato della Sindaca della Pieve che aveva invece intrapreso un'iniziativa positiva negoziando delle migliorie del progetto a raso, cosa che sarebbe bene facesse anche l'amministrazione comunale di Montecatini, che invece continua a perseguire solo l'idea della sopraelevata.

Concludo ribadendo che ogni volta che si cerca di fare una discussione seria (qua eravamo partiti da un dubbio espresso da Giacomo, uno dei pochi commentatori che sta cercando di discutere in modo civile, ma poi sono intervenuti i soliti facinorosi) buona parte dei sostenitori della sopraelevata non sanno altro che ricorrere a argomenti insostenibili, insulti e attacchi ad personam.

23/11/2016 - 15:08

AUTORE:
Massimo

Macucci non vorrei infierire ma quando lei parla di massicci espropri, dimostra di non aver presente la situazione di Pieve. E’ più “massiccio” espropriare un campo incolto o un’area industriale?

23/11/2016 - 12:45

AUTORE:
Virgilio Cantamessi

Gent.le sig. Macucci, io non so se lei sta cercando di prenderci per i fondelli o cosa. Il costo dell’opera del raddoppio, compreso gli espropri, è a tanti zeri e, lei sa bene, anche se finge di non saperlo per tornaconto personale che, allargare la via Fonda, sarebbe cosa semplice ed anche poco costosa, ragion per cui…….Lei si attaccherebbe a tutto pur di sponsorizzare il raddoppio a raso ma, non credo che lei sia convinto della bontà dell’opera così realizzata ma, ha da prendere il treno e arrivare a Pisa ad una certa ora per le lezioni in Università e deve anche tornare a casa a fare le sue cosine. Guardi Macucci, glielo dico con il cuore in mano: a noi non ci importa niente del suo treno e della sua università. A noi preme che il raddoppio non divida le città ma le unisca e si possa tentare di togliere il degrado. Se per unire le città ci volessero dieci anni, sarebbe la stessa cosa. Per far arrivare preciso lei a Pisa non possiamo distruggere le città. Suvvia, dando per scontato che lei sia persona intelligente, la smetta di appigliarsi a qualsiasi cosa e a coloro (fortunatamente pochi) che la pensano come lei. Mi scusi la brutalità ma, ha veramente rotto, ora basta. Lei ed il suo ternino, il suo orarino, il suo ritornino. Lei sa bene che l’opera come da lei sponsorizzata sarebbe un danno gravissimo per Pieve e per Montecatini ma, il suo interesse personale è più importante. Vada, vada Macucci e cerchi di non tornare.
Virgilio

22/11/2016 - 16:00

AUTORE:
Giacomo

Non sono tanto convinto di quello che hai scritto, ho sempre pensato che la scelta di passare dal Minetti e sbucare prima del ponte della Nievole in via empolese è stata dettata dal fatto di non fare un'altro ponte sulla stessa, via Fonda ora può anche essere stretta ma è anche possibile allargarla, con quello che RFI ha speso per il Minetti, la strada nuova ecc ci poteva comprare tranquillamente campi interi dove passare e costruire un bel nuovo ponte sulla nievole.

Vedremo dove faranno la rotonda che si unisce a via empolese e quanto sarà pratica e non voglio pensare cosa accadrà quando anche l'autostrada inizierà i lavori per la 3 corsia.

22/11/2016 - 15:42

AUTORE:
Franco

Caro Macucci lei parla a se stesso, anche perchè a noi delle sue elucubrazioni non ci interessa granchè.
Se, Dio non voglia, si attuerà il malefico disegno di RFI di procedere a raso, non sarà certo per i suoi autorevoli, quanto poco graditi interventi.
Vede, lei ha una sola fortuna che la pensa uguale uguale al signorino riccioluto che sta qui accanto, sulla sinistra. Sì, questo qui, che dice che si impegna a nostro servizio. Ecco anche lui tiene tanto a cucirsi sul petto la medaglia del raddoppio, in questo si impegnerà di sicuro.
Non si illuda però, non è che tiene alle sue necessità. Quando ci saranno fiumi di ritardi, interruzioni, soppressioni anche con il raddoppio a raso (e sono certo che ci saranno, me ne convinco ogni volta che vedo con quanta celerità procedono i lavori per il sottopasso alla stazione) dovrà munirsi di macchina per arrivare alla sua adorata cattedra pisana.
Lei con il nostro caro parlamentare ha un'altra cosa in comune: di Montecatini (Pieve ancor meno) non ve ne importa un accidente! Saluti&baci

21/11/2016 - 23:16

AUTORE:
Massimo Macucci

Ritengo che il comunicato di RFI ristabilisca semplicemente la verita` dopo quello del Comitatio di Pieve a Nievole che riportava evidentemente notizie senza fondamento.

Leggo nei commenti che qualcuno si chiede perche' non si realizza un sottopasso che esca piu` avanti delle ex-officine Minnetti e/o parta da via Fonda. Per rispondere a queste domande penso basti guardare una mappa: da via Fonda non avrebbe senso partire perche' e` una strada relativamente stretta (meno di 6 m di larghezza) e che non ha un buon accesso dalla viabilita` principale. Il sottopasso della Pieve ha la funzione di sostituire in primo luogo il passaggio a livello dal quale si accede al semaforo di via Empolese (e anche quello piu` verso Montecatini, che a mio parere avrebbe dovuto essere chiuso, almeno ai veicoli, molti anni fa, perche' posizionato in modo assurdo e causa di incidenti anche gravi), quindi deve essere abbastanza vicino al centro, inoltre deve essere possibile accedervi comodamente arrivando sulla via Empolese da tutte e due le direzioni: se partisse da via Fonda, basta pensare a che percorso dovrebbe fare chi arriva da Monsummano (anche trascurando l'impossibilita` di via Fonda di sostenere un traffico elevato).
La rotonda in prossimita` del ponte dell'autostrada e` un punto ottimo, molto vicino all'accesso attuale e dall'altro lato la zona Minnetti era l'unica possibile, a meno di non fare massicci espropri di abitazioni o di dover costruire un percorso lunghissimo (e difficilmente realizzabile) per uscire quasi alla Colonna, come qualcuno propone. Consultando le mappe e` evidente che se si parte con una rotonda in prossimita` della Nievole, l'unica uscita ronevole sull'altra provinciale e` nella zona Minnetti.

21/11/2016 - 17:23

AUTORE:
WILLCOYOTE

Bene, si fa per dire, ancora una volta RFI da dimostrazione di quanto importanti siano le richieste delle città, dei cittadini e dei Comitati. C’è qualcuno, onestamente, che può alzare il dito e dire: “io non lo sapevo”. Se così fosse, mente sapendo di mentire. RFI sta giocando con i cittadini come il gatto con il topo e piano piano, escono fuori tutte le situazioni di ambiguità tenute sopite sino ad ora a sommo studio. Se qualcuno avesse pensato o pensasse che Rfi, Regione e Ministero dei trasporti abbiano per un solo secondo pensato di realizzare una sopraelevata, necessita di una valutazione medica molto approfondita. A questi sig.ri interessa solo fare le cose in fretta e con pochi soldi, possibilmente ancora meno. Cosa volete che sia dividere in due Pieve a Nievole, Montecatini Terme e chissà quale altro paese sul tragitto sino a Lucca. Problemi idraulici, idrogeologici, bazzecole per RFI, sono abituati a risolvere ben altri problemi e poi, se non li risolvono, va bene lo stesso……per loro. Leggendo le dichiarazioni di RFI :” sono in corso valutazioni su presunti problemi idraulici presentati dai cittadini ricevuti” viene da sorridere, con amarezza naturalmente e pensare: “il Genio Civile allora cosa ha detto?” Siamo sicuri che questo Ente abbia veramente posto l’indice sul problema, oppure sono favole popolari? Se ci fosse la prova che il Genio Civile ha realmente detto che i sottopassi non si possono fare, necessità che tale documentazione venga inviata immediatamente all’Ing. Gentile di RFI, perlomeno smetterà di parlare di “presunti” problemi e li chiamerà problemi come in realtà sono. Nel caso fosse una diceria popolare……beh, ma di cosa stiamo parlando. Stiamo parlando di sottopassi che si allagheranno quasi sicuramente e RFI li chiama presunti problemi. E meno male che c’è il sindaco di Pieve che esulta o……si esalta al solo pensare che l’autoincensarsi le avrebbe portato consensi. Tutti questi personaggi, pensano che i cittadini, da bambini, siano caduti dal seggiolotto e, non hanno torto perché corrisponde a verità ma, ciò che non hanno capito è che gli stessi, hanno battuto il “c….o” e non la testa. In verità, anche il Comitato di Pieve qualche tiratina di orecchie la meriterebbe. Non si incensa RFI, non si ringrazia, non si grida al miracolo senza aver capito con chi si ha a che fare. Dobbiamo però esimerci da tale “tiratina” per l’impegno profuso, per la dedizione e per la voglia di combattere che il Comitato ha dimostrato. Ora tutto è chiaro e, attenzione, Montecatini, a mio parere e, lo dico con amarezza solo per il fatto di averlo pensato, farà la stessa fine di Pieve. Incatenamenti, persone sdraiate sui binari….. all’ora di cena, tutti a tavola e se poi c’è la partita, ma chi se ne frega del raddoppio. Che lo facciano a raso, che facciano delle piscine artificiali e le chiamino sottopassi, l’importante è non perdere la diretta TV. Caro sindaco Bellandi, cerchi di tenere animata la situazione, non faccia dichiarazioni altisonanti per poi piombare nel silenzio assordante della rassegnazione, non giova alla città ne tantomeno al progetto di raddoppio di sopraelevata. Se lei aspetta il progetto di RFI, lo dimentichi, forse lo vedrà il suo successore ma, non vedrà un progetto ma, una fotografia dell’opera finita con dei muri che divideranno in due la città per sempre. Questo non è il momento dell’attesa, questo è il momento di urlare, di battere i pugni sul tavolo per tentare e dico tentare di non finire come Pieve. Giunta di Montecatini Terme, Consiglio Comunale di Montecatini Terme, se ci siete battete un colpo ma…..non in terra, mi raccomando, non vorrei che fraintendeste, lo faccio per la vostra salute. Vi stanno prendendo per i fondelli e con voi tutta la città e tutti i cittadini. Pretendete quanto necessario per unire la città e non dividerla per sempre. E' un nostro diritto!
WILLCOYOTE

21/11/2016 - 11:36

AUTORE:
Ernesto Vellei

E cosa potevamo aspettarci? Veramente c’era l’illusione che RFI e tutti gli altri, si sarebbero resi disponibili al raddoppio in sopraelevata? So che è facile col senno di poi dire che lo sapevo ma, lasciatemi questa amara soddisfazione. Io non ho mai creduto che RFI cambiasse rotta ma, ho sperato in un miracolo da parte del Comitato che purtroppo, non si è avverato, neanche sotto il Natale. Sarò sincero, sono più dispiaciuto per il Comitato che ha dato tempo, disponibilità, voglia, tenacia che non per il risultato. Se tutto il paese di Pieve si fosse stretto intorno al Comitato e avesse dato, tangibilmente l’apporto dovuto, avesse manifestato in piazza, sotto la sede della Regione, sotto al Ministero dei trasporti forse e, dico forse, non ne sono convinto ma, una speranza su un milione l’avremmo avuta. Così non è stato e in parte per colpa anche di questa indifferenza, l’unica possibilità su un milione, non ha avuto esito positivo. Mettiamoci l’animo in pace e se avete qualcosa da dire, ditelo alla sindaca di Pieve che voleva i meriti ma, non ha fatto niente ma proprio niente se non enunciazioni e anche sbagliate. Il Comitato doveva combattere contro RFI, contro la Regione, Contro il Vice ministro dei trasporti, contro il Sindaco, contro coloro che sono d’accordo per il raddoppio a raso. La lotta era impari, non c’era possibilità di vincere ma, onore ai perdenti, si sono battuti come leoni e ora spero, sbranino la sindaca. Sono curioso di leggere quello che enuncerà la sindaca se mai lo farà, lei è sempre forte con i deboli e debole con i forti. Ma, è molto verosimile che possa dire che lei aveva ragione e, del resto, quando mai ha avuto torto. Stessa infausta sorte, toccherà a Montecatini, anche li i Comitati, l’Amministrazione (almeno quella qualcosa ha fatto o meglio detto), e tutti coloro che si sono coraggiosamente spesi per la giusta causa resteranno delusi, come lo sono io. Si prenderanno il raddoppio a raso e via andare. Non c’è una soluzione alternativa alle scelte di RFI, Regione e Ministero. Io spero nel miracolo di Natale ma, siamo messi male, c’è tanta demoralizzazione e tanta rabbia nella coscienza di non poter far niente per avere i propri diritti. Ma che democrazia è mai questa dove pochi, sovrastano i tanti. Qui, fanno i padroni e, la colpa è nostra, mia per primo. Vi chiedo scusa perché sicuramente potevo fare di più ma, ne valeva la pena visto con chi abbiamo a che fare?
Ernesto Vellei

21/11/2016 - 11:13

AUTORE:
Giacomo

le intenzioni di RFI sono chiare e il comunicato non dice nulla di nuovo, se si considera il cavalcavia che dalla stazione di Montecatini arriva all'autostrada è palese che non è possibile creare la sopraelevata del treno, almeno che questo non diventi una montagna russa, ora però bisognerebbe capire bene cosa è successo dall'inizio, perchè non è stato deciso di creare un sottopasso in un punto dove il treno è già in sopraelevata per capirci verso la Colonna, perchè non è stato deciso di sbucare con la strada nuova in via Fonda, è stata scelta la strada più costosa sia per RFI sia per il comune di Pieve, non è che qualcuno con il discorso rivalutazione del Minetti ecc ci ha guadagnato ?