PESCIA - Forza Italia all'attacco del neo-sindaco Giurlani.

"Sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Ora tutti giustamente insorgono contro le nomine singolari della giunta municipale. Ma cosa pensavate che sarebbe accaduto con un sindaco che è un professionista della “politica”, prigioniero dei poteri forti della politica regionale?.

Da ligio funzionario di partito mascherato da amministratore, Giurlani ha nominato altri due professionisti della politica, ex sindaci appiedati che ora vengono spacciati come fenomeni e dovrebbero risollevare le sorti di un territorio del quale conoscono poco o niente, pur avendo deleghe pesantissime.

Il sindaco dice che gli assessori “globe trotter” potrebbero non restare fino al termine del mandato: in verità resteranno finché non troveranno posto migliore, magari al termine della battaglia di Toscana per le regionali 2015.

In realtà questa scelta umilia la città di Pescia nel cui seno, evidentemente, non ci sono due persone capaci di poter svolgere quei ruoli, offendendo quei cittadini che hanno votato questa amministrazione e in modo particolare lo stesso Pd, nel quale sono stati eletti consiglieri con numerose preferenze. Ma quello che fa scuola è il modello Uncem, cassa di compensazione per amministratori senza più “poltrone”.

Noi abbiamo cercato, seppur inascoltati, di far capire la colossale operazione di restaurazione portata avanti dal gruppo di potere più settario mai comparso sul pianeta (leggi comunisti), ovvero un gruppo dirigente e regionale del Pd, quel partito unico che da sempre strangola la Toscana. Questa operazione da medioevo della politica rende Pescia una città occupata: si voleva cambiare e punire qualcuno, si è cambiato in peggio e ci si è auto puniti, soprattutto i moderati che credevano di votare il nuovo einvece hanno scelto quanto di più vecchio".