L'indagine che ha condotto la polizia al blitz nei campi nomadi di ieri (si vedano altri articoli) è partita da un’impronta, rilevata dalla Scientifica, dopo un furto d’appartamento a Montecatini. La traccia ha portato a un nomade di Buggiano che è stato messo sotto stretta osservazione fino a risalire a tutti i contatti del suo gruppo familiare, quello di Pontelungo, e ai legami coi Sinti di via Salvatorelli a Pistoia e con il ricettatore, un settantenne pratese da ieri agli arresti domiciliari. 
In carcere sono finiti: Manolo Levacovich, 34 anni, di Buggiano (domiciliato in via del Vasone); Adriano Levacovich, detto Calimero, 31 anni, campo di Pontelungo; Umberto Levacovich, detto Laky, 30 anni, di Pontelungo; Claudio Levacovich, 36 anni, di Pontelungo; Francesco Levacovich, 47 anni, di Pontelungo; Andrea Toncic, 22 anni, campo di Sant’Agostino; Mario Kalderas, detto Ramon, 46 anni; Riccardo Kalderas, 27 anni, detto Dives, di Montecatini (domiciliato in via delle Saline); Tiziano Caldaras, 24 anni, campo di Pontelungo; Teresa Dragutinovic, 23 anni, campo di Pontelungo; Francesco Toncic, 47 anni, campo di Pontelungo; Nadia Hudorovic, 38 anni, campo di Pontelungo; Annalisa Pianeti, 39 anni, campo di Sant’Agostino; Cristina Nedelcu, 22 anni, di Montecatini (domiciliata in via delle Saline); Meghi Reinart, 28 anni di Montemurlo, campo di via Vicinale; Alessandro Hudorovich, detto anche Seby, o Idris, 27 anni, senza fissa dimora e rintracciato nel campo di Grosseto, dove si era spostato da Buggiano. Domiciliari per Alfonso Veascovo, 70 anni, residente a Prato. Obbligo di dimora, infine, per una giovane del campo di Sant’Agostino.