Il vicesindaco Ennio Rucco interviene in tema di sicurezza.

"Leggendo il resoconto della presentazione della lista Sensi desidero dire la mia su alcune questioni e sono disposto a confrontarmi su queste nelle sedi della stampa locale.

La prima è il nuovismo politico. Io e Bellandi non siamo nuovi, siamo amministratori dal 2009. Tanto meno lo è Sensi, che amministratore lo è stato per la prima volta nel 1999, con esperienze anche nel Cda delle Terme. Nuovi possono definirsi Motroni, Berti, Chiti. 

La seconda riguarda le presunte accuse di razzismo a Sensi, che conosco personalmente e posso garantire come sia una persona assolutamente lontana dalla cultura xenofoba, peraltro illegale negli ordinamenti democratici e in ambito Ue. Si è trattato di un errore di Forza Italia, che ha stampato un manifesto raffigurante una donna di apparente etnia Rom, associata automaticamente al degrado. La stessa Forza Italia ha riconosciuto l'errore e ha rimosso tutti i manifesti, segno evidente di come questi fossero non compatibili con le norme italiane. Peraltro i manifesti non risolvono i problemi, problemi dovuti alla mancanza di adeguati strumenti normativi, tanto che il famoso Dlgs 30/2007, da noi applicato, non garantisce affatto l'allontanamento delle presenze sgradite e neanche l'esercito, senza adeguate leggi, potrebbe fare la differenza.

Un sindaco non deve mai mollare la presa, per conto e su mandato di Bellandi sono anni che giro personalmente nei luoghi interessati, sollecito identificazioni e richieste di allontanamento, lasciando il mio numero a negozianti e cittadini.

Non disconosciamo i problemi ma non temiamo confronti sul tema e il nostro impegno sarà sempre massimo. Evitiamo però di far credere che un sindaco sia un supereroe della Marvel o che possa sostituirsi a un ministro dell'interno o a prefetto e questore, in assenza di diversa legislazione.

Del resto, nel 2010, ministro dell'Interno Maroni, piena crisi libica con migliaia di sbarchi, erano le amministrazioni ad andare in aiuto del governo. A partire dalla nostra.

Il cittadino sarà anche in crisi per questi fenomeni di degrado, ma è ormai abituato da anni agli spot e alle fiaccolate a colpi di populismo".