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RALLY

È un Rallye Elba di buone sensazioni, quello appena archiviato da Mattia Giannini e Roberta Papini.

PODISMO

1°maggio di corsa all’ex ospedale del Ceppo di Pistoia dove si è disputata l’edizione numero quarantasei della <<Camminata della salute>>.

BASKET

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VOLLEY

Il Ctt Monsummano si distingue nella finalissima Under 16 svoltasi domenica 28 aprile a Castelnuovo Berardenga, ottenendo con merito il titolo di vicecampione regionale e l’accesso alle qualificazioni nazionali.

PADEL

Grande weekend di Padel quello che si è appena concluso con la disputa delle semifinali della “Coppa dei Club” Toscana per quanto riguarda l’Msp, con l’organizzazione dell’evento affidata all’Asd Padelmaniac di Montecatini Terme.

BASKET

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JUDO

Pubblichiamo i risultati delle gare del My Club Judo Valdinievole Montecatini che si sono svolte a Prato, palazzetto dello sport di Maliseti, in data 27 e 28 aprile. Bene anche il Kodokan Montecatini.

BASKET

Una nuova spettacolare serata in trasferta per l’Estra Pistoia regala ai biancorossi, con 40′ di anticipo sulla fine della regular season, la strepitosa qualificazione ai playoff.

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VALDINIEVOLE
Imprese femminili al 23% del totale in provincia: analisi della Camera di commercio per la Festa della donna

7/3/2014 - 19:38

Sono 7.694 le imprese femminili registrate al registro imprese della Camera di Commercio di Pistoia al 31.12.2013 e costituiscono il 23,4% del totale delle imprese registrate in provincia. Le imprese femminili attive sono 6.755.


I dati, che mettono in evidenza il ruolo importante delle imprese “in rosa” all’interno del sistema imprenditoriale della nostra provincia, emergono da un’analisi condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pistoia sui dati forniti da Infocamere ed estratti dal Registro Imprese.


Il tasso di femminilizzazione delle imprese a Pistoia è stato in lenta ma costante crescita negli ultimi 4 anni: 23,4% nel 2013, 23,2% nel 2012, 22,8% nel 2011 e 22,4% nel 2010.


Tuttavia, con il 2013, per la prima volta le imprese femminili registrano un saldo negativo di 22 unità con una variazione percentuale pari a -0,3 del totale imprese registrate.


L’andamento negativo è comune ad altre 4 province in Toscana. Peggiori di Pistoia sono state Arezzo, Grosseto e Livorno; performance in campo positivo invece si sono avute a Prato, Lucca, Firenze, Massa Carrara e Pisa. L’andamento medio a livello regionale è stato pari a 0,2%.


La performance femminile è comunque meno negativa del totale imprese pistoiesi per le quali il tasso di variazione delle registrate è stato pari a -1,2%; il confronto “di genere” è ancora più significativo: le imprese femminili hanno un tasso di variazione di -0,3% rispetto alle imprese non femminili che hanno registrato un tasso di variazione pari a -1,5%.
E’vero pertanto che in questo quadro generalizzato di crisi, le imprese femminili “resistono” meglio nella gestione dell’attività imprenditoriale dimostrando una migliore capacità di reazione alle difficoltà congiunturali.
 
SETTORI ECONOMICI
I settori che hanno maggiormente sofferto dell’attuale periodo di crisi sono stati l’agricoltura (-3,5%), il manifatturiero (-3,3%), le costruzioni (-2,0%), le attività immobiliari (-2,6%).


Resiste l’attività di servizi di alloggio e ristorazione (0,6%) e il commercio all’ingrosso e al dettaglio (1,2%); meglio vanno le attività finanziarie e assicurative (2,0%) e in buona crescita sono le attività professionali, scientifiche e tecniche (5,3%), noleggio-agenzie di viaggio-servizi supporto alle imprese (5,6%), sanità e assistenza sociale (10,6%) – di cui soprattutto l’assistenza sociale non residenziale (17,4%) – e le attività artistiche, sportive di intrattenimento (5,1%) nell’ambito delle quali spiccano le attività di lotterie, scommesse (12,5%).
 
IMPRESE GIOVANILI
Sul totale imprese femminili, 947 sono imprese giovanili; esse rappresentano il 27,5% di tutte le imprese giovanili registrate a Pistoia.
 
IMPRESE STRANIERE
Sul totale imprese femminili, 737 sono gestite da donne di provenienza straniera e costituiscono il 23,2% del totale imprese straniere a Pistoia.
 
IMPRESE ARTIGIANE
Sul totale imprese femminili, 1.786 sono artigiane e costituiscono il 18% del totale artigiane a Pistoia. Le imprese femminili artigiane sono maggiormente presenti nei settori:
manifatturiero con 681 imprese soprattutto nelle industrie tessili e confezione di articoli di abbigliamento;
attività di servizi con 658 imprese  in particolare  nei servizi alla persona.
 
Il commento del vicepresidente del comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile
“Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne potranno fare tutto”. (Oscar Wilde).


Non è facile per una donna fare impresa, questo perché la stessa donna ha figli da crescere, una famiglia da curare e molto spesso genitori da assistere.


I contesti familiari e le stesse istituzioni che dovrebbero fornire servizi adeguati, non sempre vengono incontro alla donna nella gestione della propria vita lavorativa/familiare e di certo non in modo adeguato.


Per questo una donna che decide di mettersi in gioco non parte dalle stesse posizioni di un uomo, e questo è un dato assodato. Molto spesso inoltre si trova a dover agire in situazioni che storicamente venivano gestite al maschile e per rivendicare il proprio ruolo le ci vogliono anni di lavoro.


Nonostante tutto ciò, le capacità e la forte determinazione che contraddistinguono la sua natura la portano comunque a intraprendere un’attività e i dati statistici dimostrano come, pur in presenza di una crisi profonda come quella che stiamo vivendo, le imprese al femminile mostrano una vivacità maggiore ed una migliore capacità di resistere.


“Nell’attività che stiamo svolgendo in Camera di Commercio - afferma Antonella Biagini Vice Presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Pistoia - vogliamo dare valore alla cultura di genere, promuovendo iniziative che da una parte si sforzino di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà della conciliazione lavoro/famiglia, e dall’altra vadano ad incrementare le competenze specifiche delle donne nel fare impresa.


Proprio in questa direzione si posiziona l’ultima iniziativa che abbiamo organizzato: un percorso formativo che ha riscosso ampia partecipazione da parte di imprenditrici di diversa età e provenienza dimostrando la grande capacità di mettersi in discussione, la voglia di confrontarsi e di imparare delle donne.


I temi già trattati, come “le donne possono uscire dalla crisi: le qualità strategiche del fare impresa al femminile” e la  “gestione del conflitto e del cambiamento”, così come “gestire un’impresa in un’ottica di genere” (previsto per il prossimo aprile) sono, a nostro avviso, strumenti concreti  per arricchire le competenze tecniche e valorizzare le potenzialità caratteriali delle donne nel fare impresa, proprio nell’ottica della gestione del momento di crisi attuale”.
 
Il Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile è stato istituito presso la Camera di Commercio conformemente a quanto previsto nel Protocollo d'intesa tra Ministero dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato e Unione Italiana delle Camere di Commercio, risalente al 1999.


In esso sono rappresentate le associazioni imprenditoriali di categoria, le principali organizzazioni sindacali, gli istituti di credito su designazione dell’Abi ed il Consiglio Camerale stesso.
Attualmente conta n.14 membri. La composizione del comitato è rinnovata ogni tre anni.


Ha funzioni di organo consultivo della giunta camerale e svolge i seguenti compiti:
proporre suggerimenti nell'ambito della programmazione delle attività camerali che riguardino lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell'imprenditoria; promuovere indagini conoscitive per determinare i problemi che ostacolano l'accesso delle donne nel mondo del lavoro e dell'imprenditoria in particolare; promuovere iniziative per lo sviluppo dell'imprenditoria femminile anche tramite specifiche attività di formazione imprenditoriale a favore di donne aspiranti imprenditrici ed imprenditrici; facilitare l'accesso al credito; favorire la qualificazione imprenditoriale femminile. 

Fonte: Camera di commercio
 
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8/3/2014 - 9:01

AUTORE:
Daniele

Spesso, soprattutto nelle piccolissime imprese, ci sono le imprese familiari, dove fino a 10 anni fa il titolare ufficiale era il marito e la moglie coadiuvatore. Oggi probabilmente l'esatto contrario, viste le difficoltà che ogni azienda viene chiamata a superare. Questo rende più negativo il dato sulle imprese femminili, che aumentano in percentuale, solo perché chiudono meno.