Ieri mattina i carabinieri della stazione di Lamporecchio hanno tratto in arresto due pregiudicati di origine siciliana (in foto), di fatto senza fissa dimora, D.I. (a. 34) e D.G. (a. 24), subito dopo aver messo a segno l’ennesima “truffa dello specchietto”, in danno di una 60enne.

I due, verso le 11,30, mentre percorrevano la via Montalbano di Lamporecchio, a bordo di un’Alfa Romeo 147, di colore celeste, simulavano un lieve incidente con la minicar condotta dalla donna, abitante proprio nella località Montalbano, attribuendole la responsabilità della rottura dello specchietto laterale dell’autovettura in loro uso. Quindi si facevano consegnare, a titolo di risarcimento, tutto il contante di cui la vittima disponeva al momento, ovvero 70 euro, dopo aver ritenuto esiguo un rimborso di 50 euro.

I malfattori avevano già tentato pochi minuti prima una truffa analoga nei confronti di un altro automobilista, desistendo dopo aver evidentemente capito che non sarebbe stato facile raggirarlo. E proprio l’intuito di quest’ultimo ha consentito il pronto intervento della pattuglia della stazione carabinieri di Lamporecchio, il quale, avendo intuito che i due fossero dei truffatori, non esitava a telefonare al “112”, comunicando l’accaduto, consentendo così un immediato intervento dei militari dell’Arma.

Nel frattempo, però, erano riusciti a raggirare la donna, la quale, resasi successivamente conto di essere stata vittima di una truffa, avvisava telefonicamente la stazione carabinieri

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I due venivano intercettati e bloccati pochi minuti dopo dalla pattuglia proprio nei pressi della località Montalbano e successivamente riconosciuti dalla vittima per gli autori della truffa. Gli stessi sono stati trovati in possesso della somma di danaro illecitamente ricevuta e restituita alla parte offesa.

La tecnica della truffa consiste nel lanciare un oggetto di piccole dimensioni contro il veicolo condotto dalla vittima individuata, inducendo il conducente a fermarsi, a seguito del rumore udito; nel frattempo viene raggiunto dai truffatori a bordo di un’autovettura con uno degli specchietti laterali danneggiato, i quali iniziano a sostenere di essere stati urtati durante la marcia dal veicolo condotto dalla vittima stessa, fino a convincerla a rimborsargli il danno attraverso un accordo bonario sul posto.
Tale fenomeno risulta particolarmente in crescita negli ultimi tempi, spesso non denunciato dalle vittime, forse anche per il danno economico non sempre particolarmente elevato.

I due arrestati sono risultati gravati da numerosi pregiudizi specifici. Per loro l’accusa è di truffa in concorso. Il Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Pistoia, Luciano Padula, ha disposto di procedere con rito direttissimo che sarà celebrato nella giornata odierna innanzi il Tribunale di Pistoia.