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OGGI E IL 25 APRILE

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Jolly Acli Livorno – Butera Clinic Nico Basket  76-57

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Si è svolta il 21 aprile, la "Only Girls", pedalata non competitiva su strada organizzata da Edita Pucinskaite, ex ciclista su strada lituana.

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Domenica 28 aprile alle ore 17 presso Lo Spazio Pistoia, Giacomo Carnesecchi inaugura la mostra personale

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Si è aperta nel pomeriggio del 23 aprile nell’atrio del Palazzo comunale la mostra "Che cos’è un bambino?".

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Agricoltori possono abbattere i piccioni, Coldiretti: "In Valdinievole strage di girasoli"

25/5/2021 - 15:06

Non solo cinghiali. Gli agricoltori potranno intervenire per difendere le coltivazioni anche nei confronti degli storni, piccioni e altri animali selvatici. Lo ha chiarito la Regione Toscana in occasione del question time su Zoom promosso da Coldiretti a cui hanno partecipato molte imprese toscane. “Una possibilità che dà un po’ di sollievo anche in Valdinievole –commenta Paolo Giorgi, vicepresidente di Coldiretti Pistoia - dove i piccioni hanno fatto strage del 75% dei girasoli seminati”.


La modifica della delibera 310/2016, approvata nei giorni scorsi da Regione Toscana, consente infatti agli agricoltori di intervenire direttamente, se muniti di licenza di caccia e sotto la supervisione della polizia provinciale, nei confronti non solo dei cinghiali: consente un più ampio raggio di azione.


“E’ un provvedimento – ha spiegato Paolo Giorgi – che, anche grazie all’impegno di Coldiretti, segna un cambio di approccio verso una problematica da tempo fuori controllo e che pone oggi la Toscana all’avanguardia nei confronti di un meccanismo di riequilibrio, che coinvolge direttamente le imprese agricole. Ed è molto importante che questo provvedimento coinvolga non solo ungulati, ma anche altre specie come storni, piccioni ed altri animali selvatici”. 
 
In tutta la Valdinievole - spiega Coldiretti Pistoia - la stagione sta andando molto male per i seminativi. I ¾ dei girasoli seminati sono stati devastati dai piccioni. Le piogge di questi giorni stanno rendendo molto difficile la risemina. A soffrire è anche il mais che sta crescendo molto lentamente, a causa delle gelate. I campi di granturco, inoltre, sono già visitati e ‘zappati’ dai cinghiali".


“Speriamo che i nuovi provvedimenti aiutino noi imprenditori agricoli –spiega Paolo Giorgi, che alleva bovini e coltiva cereali per alimentarli-, impedendo ai piccioni di continuare la devastazione dei campi di girasoli e ai cinghiali di danneggiare il mais in fase di crescita. Noi alleviamo bovini non piccioni”.
 
Il nuovo strumento normativo mette finalmente in condizioni gli agricoltori di agire, in prima persona ed in tempi rapidissimi, previa comunicazione ad Artea e sotto la supervisione della polizia provinciale, sui propri terreni, anche nelle aree vocate, per tutelare raccolti, biodiversità e produzioni di qualità a denominazione.


“E’ importante aver chiarito che non si tratta di attività venatoria ma di attività di controllo a tutela dell’agricoltura – spiega Coldiretti -. Alla svolta normativa, ora speriamo presto possa arrivare una svolta concreta anche nelle nostre campagne ostaggio ormai da troppo tempo da migliaia di cinghiali ed altri animali selvatici in evidente sovrannumero”.
 
Il question time è stato utile per chiarire alcuni aspetti chiave nell’applicazione della delibera. Il canale di gestione degli interventi diretti da parte degli agricoltori è quello del portale di Artea che è già stato aggiornato per attivare questa procedura. La logica è quella della semplificazione con un ulteriore riduzione dei tempi di azione. L’agricoltore, una volta individuato il poligono colturale, deve richiede all’inizio dell’anno, la possibilità di fare gli interventi in controllo ed in maniera diretta –è stato spiegato durante il question time-. Lo potranno fare i proprietari e conduttori di fondo con porto d’armi. Il portale Artea fornisce un’autorizzazione, che altro non è che un numero identificativo della pratica, che sarà inviato alle polizia provinciali che dovranno coordinare l’intervento. La gestione post-abbattimento del cinghiale sarà in capo alle Atc con l’attivazione di un centro di sosta per una corretta e trasparente procedura di identificazione, anche sanitaria.

Fonte: Coldiretti
 
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27/5/2021 - 7:18

AUTORE:
Renzo Ciofi

Cari lettori, non scrivo spesso ma, in una situazione del genere occorre fare chiarezza. Nella mia vita ha svolto e svolgo altre attività altre attività ma, ho il piacere e ne sono fiero di coltivare dei terreni che ho ereditato alla morte dei miei genitori, essi rappresentano anche il sostentamento della mia famiglia, non produco per vendere bensì per avere prodotti il più possibile sicuri per la salute e privi di fertilizzanti. Io non sono un cacciatore ma nemmeno un ecologista che non vede oltre la propria visuale,...piccioni, storni ancora non sono arrivati i cinghiali, distruggono gli orti, sementi tipo mais, uva, inflorecenze dei frutti e se vogliamo tutto ciò che trovano. Sono anni che questo accade senza che nessuno intervenga, con danni incredidibili anche per le Ns. risorse economiche per produrre ciò che è utile e non per fare...cassa.Grazie Paolo Giorgi,fai valere i bisogni dei Cittadini in tutte le sedi opportune.

26/5/2021 - 8:07

AUTORE:
mario

ma questi sono agricoltori o cacciatori? Mah! Per i piccioni al mercato coperto, io sono per le battute come ai cinghiali: 50 cacciatori armati che sparano a tutto quel che si muove. Poi, vediamo come va! NO, per carità, scherzavo!!! Però basterebbe che chi gestisce il mercato coperto si informasse e scoprrebbe che a Pieve a Nievole risiede un signore che di mestiere fa il falconiere e che con i suoi falchi viene chiamato spesso ad allotanare i piccioni, colombi e colombacci da tetti industriali e condominiali. Perchè lo chiamano in mezza toscana e a Montecatini no?

25/5/2021 - 19:34

AUTORE:
disincantata

qualcuno venga ad abbattere un po' di piccioni anche a Montecatini. La zona mercato coperto è invasa, marciapiedi impraticabili e piccioni che scorrazzano fra i banchi alimentari. Aiuto!!!!