In merito alla presentazione da parte dell’assessore regionale Daniela Scaramuccia degli obiettivi raggiunti dalle aziende sanitarie nel 2010 il direttore generale Alessandro Scarafuggi precisa che il risultato complessivo conseguito è il frutto del concorrere di diverse dimensioni di valutazione, alcune di natura prettamente sanitaria, altre che attengono alla parte economica e finanziaria ed altre ancora più di carattere organizzativo che vedono il coinvolgimento di enti regionali e di area vasta.  
 
In particolare per quanto attiene alla parte sanitaria Scarafuggi ci tiene a sottolineare, anche per valorizzare l’impegno di tutti gli operatori, che i risultati presentati sono riferiti solo ad alcuni specifici aspetti definiti prioritari (quali ad esempio farmaceutica, sanità d’iniziativa, fascicolo sanitario elettronico, tempestività nell’invio dei flussi alla regione, ecc..) e concordati annualmente con la Regione in sede di programmazione con le Aziende Sanitarie, mentre l’andamento complessivo degli indicatori della valutazione delle performance del sistema regionale toscano (bersaglio) colloca l’Azienda sanitaria pistoiese per il 2010 in una buona posizione.  
 
Infatti si è registrato un incremento del 64% degli indicatori monitorati rispetto all’anno 2009. In particolare avanzamenti importanti si registrano relativamente al rischio clinico, all'adozione di iniziative per il miglioramento della sicurezza del paziente, negli indicatori di efficienza pre-operatoria  e appropriatezza chirurgica, nell’estensione degli screening oncologici.  Si  collocano addirittura nella fascia di “performance ottima” anche gli indicatori: Capacita' di governo della domanda   Qualita' di processo (clinico), che racchiude gli indicatori che fanno riferimento alla componente professionale per quanto riguarda l’adozione di tecniche strumentali e procedure diagnostiche, la tempestività delle prestazioni e la correttezza di esecuzione delle prestazioni.  
 
Il direttore generale evidenzia come sulla negatività della dimensione economico-finanziaria dell’azienda abbia inciso in modo particolare anche l’inizio del percorso della certificazione che  - come peraltro ha già sottolineato l’assessore regionale - ha comportato la revisione del patrimonio che, pur peggiorando il risultato di esercizio del 2010, consentirà la certificazione dello stato patrimoniale del 2011.