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Qui si discute su: Sogni
AUTORE: Roberto Ferroni
email: -
16/1/2018 - 8:55
Un grande, un grandissimo, immenso uomo del passato una volta disse che
aveva un sogno. Ci sono voluti decenni perché questo si avverasse ma
infine la Storia ha preso in considerazione le sue vedute applicandole.
magari non in toto, non ovunque, ma sostanzialmente rendendole reali.
L'Italia ha sofferto per mezzo secolo una situazione politica di
alleanze, opposizioni, trabocchetti, ricatti data l'alta frammentazione
partitica rappresentata in Parlamento. Poi un signore ebbe la fulgida
idea di lanciare un concetto maggioritario, ancxora embrionale tanto
che alcune parti o alcune figure lasciarono, o furono in qualche maniera
indotte a lasciare, e la maggioranza eletta dovette rinunciare al
governo del Paese.
Le prossime elezioni sono un passo indietro in quanto a certezza del
futuro, che a mio modesto parere dovrebbe essere articolato in soli tre
gruppi parlamentari, vincolo di mandato, successione del primo non
eletto della lista del dimissionario, la lista con maggior numnero di
voti governa per cinque anni. Aboliti voti di fiducia, votazioni segrete
- e che cavolo noi mandiamo in Parlamento delle persone che fanno certe
promesse, vogliamo sapere se lottano per queste o per fare i fatti loro,
eleggendi legati al territorio dove vivono ed operano. Basta con
eleggere uno di Abbiategrasso in un collegio della Puglia o un
cagliaritano in un collegio marchigiano.
Per finire, sistema elettorale come parte della Costituzione tanto che
per variare ci vogliano i due terzi dei voti degli eletti. Ogni
eventuale modifica da essere implemantata NON dalla legislazione
seguente a quella in cui si opera il cambiamento ma dalla seconda.
La politica, ed i politici, dovrebbero essere al servizio dei cittadini,
non viceversa.
Se poi fosse varata anche una norma per cui gli emolumenti dei politici
sono determinati da parametri certi e fissi, ad esempio dirigenza uffici
statali, e che ogni aumento dovrebbe essere sottomesso ad approvazione
referendaria popolare, allora si che il mio, molto più modesto, sogno
troverebbe la sua materializzazione.
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AUTORE: REMO BENEDETTI
email: [protetta]
18/1/2018 - 20:55
Egr. Signor Ferroni, nei miei interventi, anche di natura politica, oltre a criticare di solito esprimo sempre una mia proposta che non è detto sia gradita o attuata.
A tal proposito la invito a rileggere attentamente il mio intervento del 13/1/ u.s. ore 21,19 " LE FORMAZIONI IBRIDE" ultimo capoverso, ove troverà la mia opinione.
Quindi non è vero che butto il sasso nello stagno e me ne vado.
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In risposta a: LA DEMOCRAZIA DA SALVAGUARDARE. del 17/1/2018 - 22:24
Signor Benedetti
AUTORE: roberto ferroni
email: -
18/1/2018 - 10:52
Martin Luther King. Per il resto, al solito, fra le sue e le mie valutazioni c'é un abisso, non la convincerò, non mi convincerà. Eppure anche Lei ha criticato l'attuale situazione, senza peraltro proporre alcunché di sostitutivo. Criticare é facile, proporre un po' meno.
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AUTORE: REMO BENEDETTI
email: [protetta]
17/1/2018 - 22:24
Egr.Signor Ferroni, mi piacerebbe conoscere il nome di questo grande, grandissimo ed immenso uomo del passato per poterne eventualmente condividere il suo genio.
Ma quale democrazia si attuerebbe sognando di dare il potere di governo al primo gruppo parlamentare ( dei tre presenti ) che ottenesse più voti, senza alcuna maggioranza assoluta e cioè il 50% dei seggi più uno?
Sarebbe una legge elettorale che oggi vale solo per le elezioni amministrative nei comuni sotto i quindicimila abitanti.
E poi la democrazia è questa quando venisse abolito il voto di fiducia, le votazioni segrete?
Un sistema che si avvicinerebbe ad un regime totalitario e di questo l' Italia non ne ha bisogno.
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