3
AVVERTENZA: In caso di risposta a un articolo già presente nel forum, si invita i lettori ad usare il comando RISPONDI. Usando questo comando la risposta dell'utente ottiene una maggiore visibilità, perchè viene collocata automaticamente in due spazi diversi. Viene inserita infatti 1) nella prima pagina del forum in successione temporale, come tutti gli altri interventi; 2) viene inserita anche nel riquadro dei DIBATTITI IN CORSO, dove gli articoli rimangono un tempo maggiore.
Il primo lettore che risponde a un tema già presente nel forum e adopera il comando RISPONDI attiva automaticamente un dibattito. Il comando RISPONDI consente di sviluppare dibattiti su temi specifici.
Qui si discute su: Festa della donna e ingiustizie
AUTORE: Tina Ceccarelli
email: -
7/3/2014 - 14:12
Oggi 8 Marzo, “Festa della Donna”, voglio fare un regalo ad un'amica che ha subito una grossa ingiustizia:
Cara Stefania,
una mattina ti svegli e la tua vita è cambiata a tua insaputa.
Vai a fare colazione, vai al lavoro, tutto ti sembra come prima, ma la gente ti guarda in maniera diversa.
Oggi non hai amiche, né colleghe, nessuno ti informa che qualcosa non va, che qualcosa è cambiato, che tutti in paese parlano di te, che sei sulla bocca di chi ti conosce e di chi non ti conosce.
Poi vieni a sapere che la gente dice che ti è successa una cosa assurda, che non sei la donna “normale” che sembravi, ma una donna diversa e non ti riconosci.
Allora il mondo ti crolla addosso, cerchi di reagire, ma man mano che ti adoperi per questo ti rendi conto che le notizie sono già state colorate dalla gente, che la storia è così dettagliata che anche tu ci crederesti.
E allora cerchi di smentire le voci, ma è un’impresa impossibile, non puoi far nulla per cambiare le chiacchiere della gente, provi a ribellarti, ma ti rendi conto di essere rimasta sola, allora entri in un tunnel, nel tunnel della vergogna, dell'impotenza, della lotta contro l’ingiustizia. Sola contro tutti.
Anche questa è violenza alla donna, anche le voci infamanti di paese sono una forma di violenza che costringe la vittima alla vergogna senza alcun motivo, a cambiare le proprie abitudini, la propria vita a causa della superficialità della gente.
Allora pensi a come poterne uscire, sporgi querela, fai tutto quello che è nelle tue possibilità per cercare di riconquistare la dignità perduta, sperando un giorno di trovarti davanti a chi ha diffuso per primo la notizia che ti ha fatto così male.
Voi che state leggendo queste poche righe, provate a pensare che quello che è successo a Stefania, potrebbe benissimo accadere nella normalità della vita quotidiana, a voi, a una madre, una sorella, una moglie, una mamma o una fidanzata.
Cara amica mia, sii forte e coraggiosa e cammina a testa alta, l'affetto e la stima che ho per te non hanno fuorviato un giudizio obiettivo. Spero che le mie parole arrivino alla coscienza di tutte quelle persone che senza pudore hanno contribuito a diffondere a macchia d'olio l'inesistente, le parole sono come granelli di sabbia in una tempesta.
Vorrei che l'indignazione che questa vicenda ha suscitato in me si materializzi anche in coloro che ti stimano e ti rispettano, non temendo di esporsi manifestandoti un segnale di solidarietà e di affetto.
Tina Ceccarelli
RISPONDI
In risposta a: Festa della donna e ingiustizie del 7/3/2014 - 14:12
scusa ma...
AUTORE: lettore
email: -
7/3/2014 - 23:21
poverina che gli è successo di cosi pesante?
RISPONDI