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Girando ogni mattina per la città , si nota subito che il mattino nei dintorni delle 8 , il traffico è problematico. Si comincia dalla rotonda dello stadio , Via Manin , Via Toti , Corso Matteotti .....
BASKET

Il progetto della maglia “Special edition” di Estra Pistoia Basket 2000 realizzata in occasione della Giornata mondiale della Terra, e che è stata indossata da Della Rosa e compagni nelle due gare di campionato contro Brindisi e Trento, è diventato un importante “case study” approntato dagli studenti di Gonzaga University.

BASKET

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BASKET

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RALLY

È un Rallye Elba di buone sensazioni, quello appena archiviato da Mattia Giannini e Roberta Papini.

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1°maggio di corsa all’ex ospedale del Ceppo di Pistoia dove si è disputata l’edizione numero quarantasei della <<Camminata della salute>>.

BASKET

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Si apre sabato 4 maggio, a partire dalle 17 nelle vetrine della biblioteca.

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Dopo Pistoia, Santiago di Compostela e Roma, l’allestimento fotografico nella basilica di San Giacomo degli Spagnoli.

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PESCIA
Baldaccini: "Con il super distretto verde per l’Expo il Mefit diventa strategico"

24/7/2014 - 22:30

 

Pubblichiamo, di seguito, il testo dell'intervento di Franco Baldaccini (amministratore unico del Mefit) all'incontro di Villa Garzoni in vista di Expo 2015.

"I temi su cui siamo stati chiamati a fare osservazioni e proporre nuovi punti di vista, in questa location dedicata al territorio pistoiese, sono Pinocchio e l’idea suggestiva di “distretto europeo del verde”, che può essere declinata in vari modi.


Ora, come amministratore dell’azienda speciale del comune di Pescia Mefit (Mercato dei fiori della Toscana) – e ringrazio il sindaco Giurlani di avermi rinominato ufficialmente lunedì scorso – non parlerò ovviamente di Pinocchio come ambasciatore di tutte le eccellenze della nostra regione all’Expo di Milano: questa è una prospettiva che spetta al livello regionale.


Mi soffermerò invece un attimo su Pinocchio e Collodi, intesi come uno dei luoghi culturali e geografici degni di nota della Toscana, da far conoscere assolutamente ai visitatori dell’Expo. Per poi dire due parole sul tema più rilevante per il mio ruolo: il distretto del verde, visto da Pescia. Anche perché i due temi non sono privi di connessioni e potenziali sinergie positive.
 
Dunque, che Collodi come sede del parco di Pinocchio e di Villa Garzoni sia un’eccellenza toscana da far conoscere meglio non c’è bisogno di me a spiegarlo. Ricordo soltanto, riagganciandomi a due idee rispettivamente dI Pier Francesco Bernacchi e del presidente Enrico Rossi, che realizzare un parco europeo della fiaba e fare di Pescia la capitale della riflessione culturale e scientifica sull’infanzia sono due linee di azione che, non solo si sposano bene fra loro, ma valorizzerebbero enormemente Collodi, collegandola meglio a Pescia.


E aggiungo però che un ulteriore importante contributo in tale direzione discenderebbe da sinergie con i due distretti “verdi” del territorio circostante: quello del “vivaismo ornamentale” pistoiese, in primis, che è leader europeo; ma anche il “distretto floricolo” interprovinciale, che dal territorio pesciatino sconfina nella provincia di Lucca, in particolare a Torre del Lago e Viareggio. Infatti, anche se non è questa la sede per esplorare le possibili forme di sinergia, a tutti possono venire in mente legami tra il mondo della fiaba e il mondo floreale o più in generale vegetale, sia rintracciati nel passato che inventati ex novo. Così come non è difficile immaginare interazioni, sia sul piano didattico che salutistico e terapeutico, fra l’universo dell’infanzia e quello delle piante e dei fiori nelle loro infinite varietà e funzioni.
 
Passando, infine, al tema o ipotesi del “distretto europeo del verde”, che – come dicevo – può essere declinato in più modi, il mio suggerimento è di interpretarlo innanzi tutto concretamente come “distretto delle piante e dei fiori”: un super distretto che travalichi quindi il territorio provinciale pistoiese abbracciando anche i territori lucchesi delle camelie e delle serre viareggine. Questa impostazione ha indubbiamente una motivazione anche di parte, perché farebbe del Mercato di Pescia, vista la sua posizione geografica baricentrica, uno snodo fondamentale, e quindi una tappa obbligata delle visite degli opinion leader provenienti in Toscana dall’Expo di Milano su invito della Regione, di cui aveva parlato l’assessore Gianni Salvadori.


Ma ci sono anche solide ragioni culturali e legate all’idea di verde che vogliamo esportare per impostare in questo modo l’idea di distretto europeo del verde. Infatti se è vero e noto a tutti che il “vivaismo ornamentale” pistoiese con le sue produzioni di piante vendute in tutta Europa è già molto influente sui concetti stessi di “giardino”, “parco” e “verde” a livello europeo, è altrettanto vero che l’integrazione su tale base “pistoiese” delle produzioni di fiori e piante in vaso migliori del distretto pesciatino-viareggino potrebbe portare, sia per motivi economici che estetici, ad arricchire tali nozioni di “giardino”, “parco” e “verde”, rendendole più originali ed attraenti. Anche grazie alle ricadute simboliche sui prodotti delle bellezze dei territori della Valdinievole e della Lucchesia.
 
Senza dimenticare, poi, che la centralità del Mercato dei Fiori di Pescia, nell’ambito di questo ipotetico super distretto del verde, potrebbe contare anche sulla qualità del segno architettonico della struttura mercatale di Pescia progettata dagli architetti Santi e Savioli, una struttura annoverata dalla stampa fra gli esempi migliori della creatività architettonica contemporanea toscana. E tutti sappiamo che questo potrebbe rappresentare un plus non irrilevante".

 

Fonte: Diade
 
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25/7/2014 - 22:27

AUTORE:
roberto

Ho letto attentamente il post dell'amministratore unico del mercato dei fiori di Pescia, post un po' complicato a capirsi, pensando ai fiori del pesciatino, che sono stati per eccellenza la linfa di questo territorio. Credo, che noi si debba pensare a far rivivere la citta' da un lento terpore che si e avvicendato da diverse amministrazioni orsono. Prima di tutto pensiamo a far rifiorire tutto il complesso dell'edificio del mefit è da qui che si deve far rinascere il fiore (dove sono i fiori) è qui che gli addetti ai lavori, tutti, devono far rinascere il mercato dei fiori, attualmente si presenta come un ammasso ferroso. E' dal nostro territorio che devono nascere nuove idee, senza ricorre ne alle camelie di Lucca o alle piante di Pistoia, in questi luoghi hanno le loro tradizioni e le loro esperienze del verde, non c'è da sperare altro che richieste di soldi che dissangueranno il nostro comune