I militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Pistoia, venerdì scorso, hanno concluso un’operazione che ha consentito di arrestare un cittadino rumeno destinatario di una misura cautelare in carcere e recuperare refurtiva proveniente da vari furti commessi in Toscana. L’uomo, C.S., un 33enne rumeno, già residente a Montecatini Terme, si era di fatto dato alla clandestinità da tempo, poiché coinvolto in un’attività di indagine della Questura di Firenze su una serie di rapine e furti ai danni di istituti di credito e privati cittadini commessi in varie località della Toscana, fra cui Pistoia, da una banda composta da italiani e rumeni fra il gennaio e l’aprile del 2010.

Gli accertamenti dei militari del Nucleo Investigativo invece, erano focalizzati da qualche mese, su una serie di vari elementi emersi in alcuni furti, commessi con rilevanti danni alle strutture, perpetrati nella provincia di Pistoia, che avevano portato ad indirizzare le indagini su una serie di soggetti, sia italiani sia di nazionalità rumena. In tale ambito gli inquirenti avevano appreso che sul capo del cittadino rumeno poi arrestato, nel frattempo identificato, era pendente da marzo un’ordinanza del Gip di Pistoia per una serie di gravi reati contro il patrimonio. In un primo momento l’uomo era stato infatti ricercato nel montecatinese ritenendo che si fosse trovato un nascondiglio non troppo lontano dalla famiglia.

La svolta alle indagini invece è arrivata la settimana scorsa, quando una serie di appostamenti e pedinamenti hanno consentito di individuare un’abitazione, sita in un condominio del centro di Scandicci, all’interno della quale si era recato un giovane, connazionale dell’arrestato, incensurato e domiciliato ad Agliana, ritenuto vicino al ricercato.

Venerdì, i militari del Nucleo Investigativo, coadiuvati da quelli del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Scandicci, hanno fatto irruzione nel piccolo appartamento posto al secondo piano del palazzo precedentemente individuato, al cui interno hanno trovato il ricercato che non ha opposto resistenza e che, dopo la notifica del provvedimento restrittivo, è stato trasferito al carcere di Sollicciano ove verrà sentito dal Gip nei prossimi giorni.

Nell’appartamento sono stati trovati arnesi da scasso e una decina di sim card rubate. La successiva perquisizione effettuata presso l’abitazione di Agliana del giovane, B. I. 22enne, conoscente dell’arrestato, ha consentito di rinvenire 48 telefoni cellulari, smartphone e tablet ed una trentina di sim card del valore complessivo di circa 10.000 euro, su cui sono in corso accertamenti per stabilire da quale esercizio o punto vendita sono stati sottratti. Sono inoltre stati rinvenuti oltre trecento documenti in bianco (certificati di proprietà, carte di circolazione e tagliandi di aggiornamento delle carte stesse), rubati ad una delegazione ACI di Castelfranco di Sotto (PI) nel gennaio di quest’anno. Il giovane è stato denunciato per ricettazione.