I sindacati Sappe, Uil PA, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Cgil Fp e Consi PE scrivono al provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, in rappresentanza del 95% del personale della casa circondariale di Pistoia.

"Con la presente, si informa che le scriventi organizzazioni sindacali che rappresentano il 95% del personale della casa circondariale di Pistoia proclamano a partire dalla data odierna lo stato di agitazione. Tale decisione è stata determinata a seguito della profonda preoccupazione riguardante l'inadeguatezza degli organici di polizia penitenziaria presso la suddetta struttura.

Le richieste che avanziamo da tempo e che puntualmente rimangono inascoltate sono sempre le stesse e di fondamentale importanza per garantire la sicurezza del personale e dei detenuti, nonché il corretto funzionamento dell'istituto.

Queste includono:
-Una pianta organica adeguata che tenga conto del reale fabbisogno di personale per gestire in modo efficace e sicuro la casa circondariale di Pistoia;
-Il pagamento delle ore straordinarie accantonate durante l'anno 2023, che rappresentano un legittimo diritto del personale impiegato;
-Il pagamento puntuale delle ore di straordinario effettuate mensilmente, senza ulteriori ritardi o accantonamenti, in conformità con quanto stabilito dalle normative vigenti;
-Un incremento del personale di polizia penitenziaria proveniente dai corsi dei neo agenti al fine di garantire un abbassamento dell'età media del personale così rendendo la gestione adeguata alle esigenze e ai diritti del personale e della nostra struttura.

È importante sottolineare che, nonostante una mancanza di eventi critici costanti, la situazione all'interno della casa circondariale di Pistoia è estremamente critica.

La mancanza di personale, che attualmente ammonta quasi al 30%, rappresenta un serio rischio per la sicurezza e l'incolumità di tutti gli operatori all'interno della struttura.

Inoltre, con le imminenti quiescenze di ulteriori due unità previste per il primo aprile di quest'anno, è prevedibile un ulteriore peggioramento della situazione, con un evidente impatto sui diritti del personale e sulla sicurezza ed efficienza dell'istituto.

Nel corso degli ultimi mesi del 2024, la mancanza di un comandante di reparto presente tutti i giorni e il trasferimento di altro personale hanno ulteriormente aggravato la situazione, rendendo le nostre ore di servizio un vero e proprio inferno.

I posti di servizio sono stati ridotti e accorpati, con conseguente aumento del carico lavorativo per il personale rimasto.

Le condizioni in cui il servizio viene attualmente svolto sono del tutto inaccettabili.

Si registrano numerosi vuoti, con gravi conseguenze sulla sicurezza pubblica e sul benessere del personale in servizio.

È intollerabile che un agente debba ricoprire due o tre posti di servizio per ogni turno, mettendo a rischio il suo stato psicofisico e il controllo e la sorveglianza dei detenuti.

Ricordiamo che, a oggi, non abbiamo ancora ricevuto alcun esito alle nostre richieste di confronto.

Chiediamo quindi una urgente convocazione e che venga dato tempestivo riscontro alle nostre legittime istanze sindacali.

Inoltre, per tutelare i diritti di tutti i nostri tesserati e non, esigiamo che tutte le ore di straordinario svolte vengano puntualmente poste in pagamento ogni mese, come previsto dalle disposizioni normative in vigore.

Nonostante la situazione sia già così grave, si sta prevedendo l'apertura di una sezione semiliberi distaccata dall'istituto, il che renderà necessario l'ausilio di almeno 15 unità aggiuntive a quelle che dovranno essere assegnate per abbassare l'attuale carenza nel ruolo agenti/assistenti (almeno 10 unità).

Riteniamo che sia giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, specialmente in queste circostanze di emergenza e crisi.

È del tutto essenziale per la risoluzione dei problemi sopra esposti che si comprenda che le risorse disponibili non bastano a risolvere le problematiche esistenti, a garantire i diritti del personale e la sicurezza di tutti gli operatori all'interno della struttura.

Pretendiamo di svolgere il nostro servizio in modo dignitoso, in ambienti salubri e sicuri, senza ulteriori rischi causati da una gestione regionale e centrale carente e irresponsabile.

In attesa che la signoria vostra degni la dovuta attenzione anche al personale di polizia penitenziaria della casa circondariale di Pistoia con una tempestiva convocazione, si porgono distinti saluti".

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