Anche l’Antitrust dà ragione alla Confesercenti sulla vicenda che da tempo vede l’associazione lottare sul fronte delle concessioni al gestore idrico e, di conseguenza, delle esose tariffe applicate ai privati e alla imprese.
 
Se si apre infatti il sito internet dell’Autorità Antitrust (e Confesercenti si dice stupita di essere stata l’unica attenta alla situazione verificatasi) si potrà leggere un provvedimento con il quale questa ha espresso un preciso parere, secondo il quale la concessione stipulata da Acque Toscane con i Comuni di Montecatini Terme, Fiesole e Ponte Buggianese è cessata senza possibilità di ulteriore proroga il 31 dicembre 2010.
 
L’Autorità Antitrust concorda, quindi, pienamente con quanto sostenuto da Confesercenti nel suo ricorso al TAR promosso (peraltro nel totale silenzio da parte di altre associazioni di categoria che, pur direttamente coinvolte, hanno preferito defilarsi) contro Acque Toscane per censurare la proroga adottata con troppa disinvoltura dal Comune di Montecatini Terme.
 
Del resto questa situazione - dice ancora Confesercenti - non era totalmente all’oscuro del Comune, in quanto gli era stata ampiamente preannunciata e spiegata, ma l’amministrazione ha evidentemente prestato più credito a quanto (in modo certamente non disinteressato) sosteneva Acque Toscane.
 
Si è trattato probabilmente soltanto di una negligente istruttoria da parte del Comune che (al contrario di quanto fatto dalle altre due amministrazioni, le quali prima di decidere hanno giudiziosamente coinvolto l’Autorità Antritrust) ha preferito procedere velocemente alla proroga senza approfondire in maniera adeguata la questione. Ma questa negligenza ha avuto, in ogni caso, effetti gravi, anche perché ha costretto gli utenti (privati e imprenditori) a pagare tariffe molto più alte di quelle, pur ragguardevoli. che sono praticate dall’altro gestore (Acque S.p.A.) in tutti gli altri Comuni della Valdinievole.