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In risposta a: del
BUON NATALE!
AUTORE: M.T.D.
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24/12/2016 - 18:38
Auguri sinceri affettuosi e tanti
perché il Natale sia buono con noi
e con chi non riesce andare avanti.
Auguri d'ogni bene
a chi conosce lacrime e pene.
Auguri con tutto il cuore
a chi ha perso gioia e amore.
Auguri ai sogni chiusi nel cassetto:
si avveri ogni piccolo,gran progetto.
Auguri agl'italiani tutti,
a quelli belli e a quelli brutti,
a quelli che stanno al freddo e al gelo
e a quelli che sperano nel cielo.
Auguri a Babbo Natale,
uomo saggio e mai banale
ma, in avanzata senescenza,
comincia a perder la pazienza:
chi la vuole cotta e chi la vuole cruda
per lui comincia ad esser proprio dura!
Vedendo poi il mondo in perdizione
pensa, desolato, alla pensione!
In risposta a: del
DAL PONTILE
AUTORE: M.T.D.
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4/7/2016 - 18:13
Stanotte la luna,pittrice silente,
pennella d'argento il respiro del mare.
Culla le onde la brezza leggera
e bianca la spuma si frange e scompare.
Incantata, sedotta, ammaliata
stanotte la luna si è innamorata
e lascia che il mare la inondi d'amore,
le bagni la faccia, le scorra nel cuore.
Lontano, il cielo si perde nell'acqua.
Il mare e la luna, in quel soffuso chiarore,
si baciano forte, senza pudore.
In risposta a: del
FINE DI UN AMORE
AUTORE: M.T.D.
email: -
21/5/2016 - 20:02
Mi seduci con gioiosa malìa,
ma resto del mio demone in balìa:
subito la smania si riaffaccia
per averti di nuovo "fra le braccia".
Insoddisfatta prima e dopo aver ceduto alla tentazione,
ho preso infine questa decisione:
dare un taglio drastico e netto
ad un rapporto che non è più perfetto.
Eravamo una coppia assai affiatata
fino a quando io mi son stancata
del tuo modo sempre accomodante
di soddisfare le mie voglie sull'istante.
La mattina, dopo colazione,
io ti prendevo con passione
e tu, con ineffabile candore,
ti accendevi al bisogno mio d'amore.
Di giorno ti cercavo con frequenza
e la notte,grazie alla tua presenza,
se volevo, dal letto mi potevo alzare
per poterti in fretta sbaciucchiare.
Sempre con me io ti portavo:
al mare, in montagna e ovunque andavo.
Per te ho speso davvero un capitale
e se ci penso, ahimè,mi sento male!
Quanti anni insieme abbiam passato...
Ma alla fine tu mi hai"soffocato"!!!
"Invadente, invasiva ed irritante
la tua presenza" alquanto devastante
ha adombrato pian piano il mio sorriso
e reso più "affannoso il mio respiro".
Adesso basta, fra noi è finita!
Più non ti prenderò fra le mie dita
nè ti sfiorerò con le mie labbra.
Di te non deve più restare traccia!
Troppo è durata questa dipendenza,
ora rivoglio libertà e licenza
di svaghi e vizi a piacimento,
senza provar quel molesto turbamento
davanti al luogo di "perdizione",
dove prepotente era la tua seduzione,
facendo incetta di piaceri che, dopo l'uso,
finivano letteralmente "in fumo"!
Certo, di voi, fragili cilindretti bianchi,
ne ho inceneriti proprio tanti...
Cara, amata e odiata sigaretta mia,
addio per sempre, senza nostalgia.
L'ultimo peo, come un bacio casto e puro,
sigilla la fine di un amore che è stato duraturo.
Così è stato e così sia...
ma com'era bella la tabaccheria!
AUTORE: M.T.D.
email: -
9/5/2016 - 15:55
Adolescenza, tempo di sguardi.
Riflettono il cielo. E l'anima.
Luminosi e splendenti
raccontan le storie stupende
che ancora devono vivere.
Persa la dimensione del sogno
e messa l'anima in maschera,
sfuggenti, ambigui, intriganti
diventano adulti gli sguardi.
Persi in mille ricordi,
struggenti son quelli dei vecchi
e sanno di nuovo di cielo,
di trepidazione, d'attesa.
Occhi, tutti, che cercan la luce.
Occhi, tutti, che sanno di sale.
Occhi che, chiusi,
alla vita si schiudono
e, chiusi, da lei si congedano.
.
In risposta a: del
LUNA PARANINFA
AUTORE: M.T.D.
email: -
27/4/2016 - 12:22
Abbigliata di trina leggera
la luna si veste da sera
e ammantata da un alone d'argento
incede regale nel firmamento.
Intorno le stelle le fanno corona
perché lei della notte è signora e padrona.
Il viso rotondo si è incipriata
e la bocca ha ben disegnata;
gli occhi, leggermente bistrati,
sembran cercare gl'innamorati.
Non è una ruffiana impudente!
Vuole la felicità della gente
e allestisce con maliziosa vaghezza
atmosfere di complicità e tenerezza.
Lei riflette, poi abbina e crea con solerzia
magici incontri perché con sapienza
di sentimenti diventi fusione
ciò che all'inizio è solo attrazione.
Al baluginar dei riflessi discreti
il cuore dischiude i suoi luoghi segreti,
si fanno più audaci gli sguardi
e l'amore non ha più baluardi.
Così, grazie all'umana genesi antica,
sulla Terra continua a riprodursi la vita.
In risposta a: del
PAESAGGI PRIVATI
AUTORE: M.T.D.
email: -
17/4/2016 - 18:55
C'è un luogo interiore,
a metà fra l'anima e il cuore,
in cui si dissolve il presente
e tornan talvolta alla mente
paesaggi di luce calda sfumati:
colline striate da ulivi argentati,
onde del mare di bianco crestate,
case silenti di neve imbiancate,
campi di fiori e corse sfrenate.
Era l'infanzia ingenua e sognante:
un'armonia interiore rassicurante
abbracciava un eterno presente
di semplici cose fatte di tanto e di niente,
e le proiezioni su un vago futuro
eran castelli d'incantesimo puro.
Son questi i paesaggi privati del cuore
stampati nel nostro "logo" interiore;
per essi ancora c'è una carezza,
delicata, fatta con gran tenerezza.
Così, fra il sorriso e il rimpianto,
di quel tempo si rivive l'incanto:
momenti di grazia in un viaggio a ritroso
che non sente stanchezza e non chiede riposo.
In risposta a: del
IL TRALCIO
AUTORE: M.T.D.
email: -
10/4/2016 - 10:21
"Piange" il tralcio
mentre il vignaiol lo pota.
Non sa che poi la vite
sarà più generosa
e d'uva e vino
sarà il raccolto a iosa.
Sente la mano,
un giorno affettuosa,
staccarlo dalla pianta
come inutil cosa;
più non sentirà
5frusciare il vento
fra i pampini trascolorati
poi dal tempo;
altri tralci, beati loro,
abbracceranno grappoli
di rubino e d'oro;
più non vedrà
la vendemmia festosa
dopo la quale
la natura si riposa.
Piange il tralcio
e il vignaiol frattanto
pota, senza pensare
ad asciugargli il pianto.
In risposta a: del
A STEFANIA, PER IL SUO COMPLEANNO
AUTORE: M.T.D.
email: -
16/3/2016 - 15:41
Da oltre un anno giri tutta la Toscana:
Pistoia, Siena e pure Gavinana,
in alberghi a cinque stelle
e mangiando a crepapelle!
Va bene che i viaggi son la tua passione,
ma ora abbi un po' di compassione
per le tue amiche di una certa età
che non hanno la tua vitalità
e neppure l'energia di seguirti su e giù,
perché tu sola hai una marcia in più!
L'anno sabbatico sarà un valore aggiunto,
ma si deve prima o poi mettere un punto.
Passare qui il tuo compleanno non è bello,
ma quando tornerai in via Montebello
festeggeremo con la banda intera,
come si addice ad una "star" vera!
Stefania cara, amica da tutti molto amata,
perdona il mio spirito davvero di patata,
ma vorrei aiutarti con un poco d'ironia
ad uscire un istante da questa prigionia
che tu affronti con tanta dignità,
senza darla vinta alla tua lunga infermità
che nulla toglie alla tua essenza vera:
di virtù preziose sei sempre una miniera,
maestra di vita con la quotidiana tua lezione
che sofferenza non è annullamento ma sublimazione.
In risposta a: del
MEDITIAMO, DONNE, MEDITIAMO...
AUTORE: M.T.D.
email: -
8/3/2016 - 16:51
In un mondo di specchi omologati
si rifletton modelli quasi stampati
e il canone estetico di perfezione
diventa grottesca clonazione.
Lifting facciali e seni rifatti,
palle da tennis per zigomi alti
sopra un nasino alla francese
che sembra quello di un pechinese,
labbra gonfie e strabordanti
su denti perfetti...ma sono impianti!
Donne, vi prego, per carità,
non c'è bellezza se non c'è verità.
Anche senza tiraggi e facce spianate
di qualità ne abbiamo a palate
ed ogni ruga, seppure sgradita,
è la firma griffata della vita.
Meditiamo, donne, meditiamo!
Non solo siamo belle come siamo,
ma grazie alla nostra versatilità
diamo luce e colore a questa società
di uomini grigi, bambocci e mammoni
che senza le donne son veri coglioni,
di maschi fragili, spesso violenti,
che per dialogare non hanno argomenti
e con un dono, una mimosa o una cena
pensan di plasmare una donna come cera.
Intendiamoci, ancora son tanti
gli uomini forti e teneri amanti,
peccato, però, che sian latitanti!!!
Comunque, al naturale o ritoccata,
la donna sarà ciò ch'è sempre stata:
del Signore la migliore creatura,
anche se per Adamo fu una bella fregatura.
Almeno così ci è stato detto...
Ma che a dirlo sia stato un uomo
non è solo un sospetto!
Forse sono stata troppo dura
e c'è senz'altro qualche forzatura,
ma, è facile capirlo, son di parte,
e l'autostima femmnile sfiora i vertici dell'arte.
Comunque, perché la par condicio sia rispettata,
riesumo un detto dell'età passata:
"Chi disse donna disse danno
chi disse uomo disse malanno!"
In risposta a: del
STORIE
AUTORE: M.T.D.
email: -
15/2/2016 - 18:10
L'anima antica,
ma ben restaurata,
di cose
ormai di vecchia data,
racconta,
come per magìa,
storie di vita e fantasia.
Il tempo qui si trascolora
e del passato
il presente s'innamora.
In risposta a: del
I MIEI AUGURI PER TE
AUTORE: Maria Teresa
email: -
9/1/2016 - 18:12
Con un sacco è arrivato l'anno nuovo,
pieno dei sogni e dei bisogni d'ogni uomo.
C'è in quel sacco anche il tuo sogno personale,
le tue speranze e qualche tuo ideale.
Chissà...! Quest'anno si potrebbero avverare...
Sempre con grande nonchalance
metti in gioco tutte le tue chances
e con la lancia bene in resta
all'avversa sorte tieni testa;
se occorre, abbi il coraggio
d'andar pure all'arrembaggio!
Non scordar che l'ironia
e un tocco di lucida follia
più lieve rendono il percorso
anche quando è un po' contorto
e chiuder gli occhi e aprire il cuore
è buona regola in amore.
Ora basta coi consigli
(mamma mia, quanti sbadigli!).
A te salute e tenerezza,
impegno serio ma con leggerezza,
e qui lo nego e qui lo giuro:
vivrai alla grande l'anno venturo!
Se poi qualche speranza andasse persa,
s'apre una porta quando si chiude una finestra:
finché s'han denti in bocca
non si sa quel che ci tocca!!!!
Fra protesi fisse, ponti mobili ed impianti,
di denti in bocca ne abbiamo tutti tanti,
perciò quel che ci tocca si saprà
quando saremo nell'aldilà.
Per ora accogliamo l'anno nuovo con serenità
e poi... quel che sarà sarà!
BUON 2016
In risposta a: del
A BRACCIA APERTE
AUTORE: M.T.D.
email: [protetta]
14/12/2015 - 16:09
Era una notte di un anno assai lontano
quando, in una notte fredda e scura,
venne alla luce una creatura così bella
che mise in moto tutti, guidati da una stella.
Pastori e Magi, presi da grande turbamento
davanti al Bimbo, che era un vero "incantamento",
s'inchinaron di fronte all'umiltà di quella culla
dove il neonato stava senza chieder nulla,
a braccia aperte, e con grande tenerezza
sembrava dispensare a tutti una carezza.
Segno eloquente di invito e di accoglienza,
senza discriminazione né alcuna differenza
fra poveri e ricchi, angeli, santi o peccatori,
le sue braccia erano aperte ai visitatori.
Nudo e indifeso, spogliatosi della sua divinità,
uomo fra gli uomini, fratello in povertà,
lì giaceva, sul fieno di una mangiatoia,
quel Bimbo che avrebbe cambiato poi la Storia.
Dalla culla alla croce: a braccia aperte, con umiltà,
fonte inesauribile d'Amore per l'intera umanità,
sublime icona di un'attesa paziente, talvolta dolorosa,
che ogni cuore si sciolga in quell'abbraccio che riposa.
In risposta a: del
DE PROFUNDIS
AUTORE: M.T.D.
email: [protetta]
30/10/2015 - 18:12
A chi ha lasciato questo mondo
saldando, bene o male, il proprio conto,
dedicati sono i primi giorni di novembre,
(anche se i nostri cari con noi ci sono sempre)
quando pian piano si spoglia la natura,
e ci ricorda che tutto passa e niente dura.
Una candela, una preghiera, un fiore
per chi continua a viverci nel cuore;
al cimitero una sosta mesta e silenziosa
per non disturbare chi nel sonno si riposa.
Piccole cose, ma di gran valore:
un abbraccio ideale fatto con amore,
un tributo affettuoso alla memoria
di chi ha fatto parte della nostra storia,
un intimo, doveroso omaggio
a chi ha già pagato l'ultimo pedaggio.
Nel culto dei defunti, segno di grande civiltà,
ecco inserirsi zombi, vampiri e streghe a volontà:
Halloween, un macabro carnevale
di gusto a dir poco demenziale.
E la zucca è il suo emblema:
ecco dove sta il problema!
Zucche vuote, senza un pizzico di "sale",
pronte a recepire mode stupide ed insane.
In risposta a: del
UN SORRISO
AUTORE: M.T.D.
email: [protetta]
8/10/2015 - 16:54
Mi son messa un sorriso
più largo del cielo
per poterti stretto abbracciare;
mi son messa un sorriso
più fondo del mare
per poterti dolce cullare;
mi son messa un sorriso
più ardente del sole
per poterti forte scaldare;
mi son messa un sorriso
più fresco dell'acqua
per poter la tua sete calmare;
mi son messa un sorriso
più lieve del vento
per entrarti nel cuore
e sorriderti dentro.
In risposta a: del
LA BELLA ADDORMENTATA
AUTORE: Maria Teresa
email: [protetta]
24/7/2015 - 15:26
Come una gatta pigra e sonnacchiosa
la città ai piedi del colle si riposa.
Accoccolata in una specie di torpore
ripensa all'antico suo splendore:
centro internazionale di mondanità
per magnati, artisti e nobiltà.
Ma su, bando alla nostalgia!
Prima o poi avverrà qualche magia!
Anche la bella addormentata
fu dal suo lungo sonno risvegliata.
Forza e coraggio!
Le Leopoldine non resteran sempre un miraggio,
rivivrà i suoi fasti anche il Tettuccio,
rifiorirà della Torrette il parco, senza dubbio.
Piste ciclabili, piscine, SPA
e i turisti a frotte verran qua,
di nuovo col bicchiere in mano
per curare corpo e mente in modo sano.
Sospesa tra la smarrita identità
e la speranza di una nuova dignità,
boccheggia la città nell'afosa calura
sognando un habitus a sua misura.
L'ultima a morire, si sa, è la speranza,
perciò teniamo duro e impegniamoci ad oltranza
per sfatare il detto, noto ai vecchi e ai bambini,
"chi vive sperando, muore c.....o,
cioè a Montecatini".
In risposta a: del
La Madonna dell'attesa
AUTORE: M.T.D.
email: [protetta]
16/5/2015 - 21:42
Nella penombra della sacrestia
non mi sentivo del tutto a casa mia,
anzi,sola e trascurata,
mi sentivo addirittura abbandonata.
Risuonavano il canto e la preghiera
ogni giorno là, nella navata della chiesa,
ma nell'angolo nascosto dove stavo
a nessun rito io partecipavo.
Per me non c'era un fiore né un inchino
né al vespro della sera né alle lodi del mattino.
Eppure ero pur sempre la Madonna
e di vedere i figli miei avevo una gran voglia.
Scolpita in un tronco d'albero toscano,
dell'artista si vedeva la sapienza della mano,
ma risalendo la statua al settecento
l'incuria e la patina del tempo
aveano steso un velo di vecchiezza
che offuscato ne aveva la bellezza.
"Oh-speravo- prima o poi verrà qualcuno di buon cuore
che mi riporti all'antico cromatico splendore?"
Passavan gli anni e le speranze le cancellava il tempo:
per me non si prendeva alcun provvedimento;
altre cose avevan la priorità
e io a malincuore stavo là,
senza neanche l'illusione
d'andare una volta in processione.
Ma un bel giorno, dopo tanta attesa,
ecco improvvisa una sorpresa:
un bergamasco, buon restauratore,
mi osserva tutta, come fa un dottore,
e afferma con piglio e sicurezza:
"E' un'opera d'arte, con certezza!"
Così, nel suo laboratorio artigianale,
io torno come prima, al naturale,
anzi più bella col turchese del mio manto
sopra l'abito lungo, tutto bianco.
Ora sì che son contenta,
e non solo per l'imbellita mia parvenza.
Dopo lunga e impaziente attesa, finalmente mi han rimessa in chiesa,
davanti all'altar maggiore,
così guardo con tanto amore
il figlio mio Gesù,
che ricambia il mio sguardo da lassù.
(La statua della Madonna, rimasta a lungo nel dimenticatoio,è stata restaurata e da circa un mese si trova nella chiesa di Sant'Antonio a Montecatini.)
AUTORE: M.T.D.
email: [protetta]
5/5/2015 - 11:58
Finalmente s'è dischiusa
quella crosta dura
che pareva seppellire la natura.
La bella addormentata
si è del tutto risvegliata,
ha iniziato la sua nuova vestizione
e di colori è tutta un'esplosione.
Grazie alle mille sfumature
gli spazi verdi sembrano pitture
e ogni macchia di colore
è una corolla che si apre al sole.
Ciascuna manda il suo messaggio
con la vista e pure con l'olfatto.
I fiori rossi parlano d'amore passionale,
quelli rosa d'amicizia tenera e leale,
quelli bianchi di purezza e nobiltà,
quelli gialli di gelosia e infedeltà.
Profumi tenui, delicati oppur pungenti
si lascian respirare, assai contenti
di dare a chi li guarda la certezza
che la FINE è solo un'apparenza.
Sotto una coltre di neve gelida e spumosa
si presentò la morte, spaventosa
ma non definitiva,
perché germogliava un'altra vita.
AUTORE: Maria Teresa
email: [protetta]
8/4/2015 - 20:05
Vento, irritante e chiassoso
come i capricci di un bimbo bizzoso;
vento, leggero e intrigante
come le mani di un tenero amante;
vento, pesante e un po' fiacco
come i passi di chi è tanto stanco.
Vento...hai la stessa natura del tempo:
libero corri, inafferrabile,
imprevedibile, volubile, instabile,
e come il tempo, precario e fugace,
sempre diverso eppur sempre uguale.
E' come il tempo la tua frenesia
di spazzar la vita che veloce va via
portando con sé progetti mancati,
sogni d'amore all'alba sfumati,
risate di spensierata allegria,
momenti struggenti di malinconia.
E come il vento non si ferma con le mani,
non si sa se il tempo ci porterà il domani.
In risposta a: del
LA SETTIMANA SANTA
AUTORE: Maria Teresa
email: [protetta]
29/3/2015 - 12:23
Questi sono giorni
d'intima mestizia:
è stata fustigata la Giustizia.
Questi sono giorni
di grande sofferenza:
è stata calpestata la Sapienza.
Questi sono giorni
di profonda incoerenza:
è stata crocifissa l'Innocenza.
Questi sono giorni
d'ineffabile dolore:
è stato ucciso il nostro Salvatore.
Questi sono giorni di certezza:
per Lui avremo un giorno la Salvezza.
Questi sono i giorni del sorriso:
Lui ci aspetta di nuovo in Paradiso.
Questi sono giorni di splendore
perché risorge il nostro Redentore.
Buona Pasqua! M.T.D.
In risposta a: del
DIMISSIONI DI SAN VALENTINO
AUTORE: Maria Teresa
email: [protetta]
17/2/2015 - 10:37
Carissimi figlioli sparsi per l'intero mondo,
vi dico chiaro e tondo
perché non ci sia fraintendimento
che le vostre suppliche
stan diventando proprio un rompimento.
Lo scorso 14 febbraio
mi son trovato in un vero ginepraio:
chi la voleva cotta e chi la voleva cruda...
è stata per me una giornata molto dura.
Da secoli con competenza e con onore
degli innamorati sono il protettore
e sempre mi son dato un gran daffare
perché gli amori si coronassero all'altare.
Da un pezzo in qua la libertà si fa licenza
e piano piano si va a finir nell'indecenza.
Scusate, ma io sono un Santo
e benedico solo l'amore sacrosanto!
E poi state facendo una grande confusione
scambiando i posti ai ruoli e alle persone:
le coppie si frantumano e s'allargan a dismisura
come se sposarsi fosse solo un'avventura,
come se la famiglia fosse un torpedone
dove si sale e si scende senza esitazione.
Forse mi dovrei modernizzare
ma per me non è semplice passare
dalla concezione dell'amore romantico e pudico
a quello disinvolto e disinibito,
da quello unico, per l'eternità,
a quello transeunte "domani si vedrà".
E poi c'è chi dell'amore capisce poco o niente
e crede sia sesso solamente,
c'è chi lo crede fonte inesauribile di gioia
e dopo pochi sorsi subito s'annoia.
Insomma, fate tutti un bel casino,
parola di San Valentino,
per cui grazie della vostra devozione
ma non aspettate più alcuna intercessione.
Però un consiglio ve lo voglio dare perché l'amore giusto ciascun di voi possa trovare:
impegno, sentimento, condivisione
e la vita a due sarà sempre un'emozione.
Nelle mani vostre sarà il destino
e non in quelle di San Valentino!
In risposta a: del
NATALE 2014
AUTORE: Maria Teresa
email: [protetta]
21/12/2014 - 15:33
Delle feste rieccoci a ridosso.
Gente al verde
notti in bianco
conti in rosso:
un tricolore per chi, senza speranze,
non ci può far
neppure le mutande.
Ma via, i pensieri
lasciamoli in disparte,
arriva l'anno nuovo
e si riparte.
Con coraggio e di gran lena
s'arriverà forse alla meta.
Per ora godiamoci il Natale,
che, in fin dei conti,
non andrà poi tanto male.
Per fare un bel presepe
del resto poche son le spese:
abbiam già la "mangiatoia"
politica, che tutto quanto ingoia;
di "bestiario" c'è un ricco assortimento:
basta andare in Parlamento;
sgomenti e delusi gli elettori
potrebbero fare i poveri "pastori";
le "pecore" poi sono milioni:
i cittadini, ingreggiati
con gli agnelli ed i caproni.
Oh...ma si accende una luce
sulla capannella!
Vuoi veder che anche per noi
brillerà,prima o poi,
la "buona stella"?
Con questo auspicio, auguri di buone feste a Valdinievole Oggi e ai suoi lettori.
In risposta a: del
LIBERTA'
AUTORE: DANIELA LORENZINI
email: [protetta]
16/9/2014 - 12:37
Sotto le mie piume pongo il capo stanco...
nascondo gli occhi alla visione del mondo...
sconfitta...? violentato...?
Hanno calpestato le mie ali ...
Hanno fermato il mio volo...
Hanno usurpato le mie libertà...
E adesso...?
Adesso mi nascondo nel fango...
ignorando le ferite...
ripensando al candore scomparso delle mie piume...
Sognando mare...vento ...cieli azzurri.
In risposta a: del
Il Cielo sopra Parigi
AUTORE: Giuseppe Marangoni
email: -
5/6/2014 - 8:50
Quanti invernali giorni
Rue Gay Lussac
scalcinato hotel
imparziale ospite
d'uomini e scarafaggi
Nel sottotetto misera cameretta
appena adorna di letto e lavandino
e al lucernaio un vecchio piccione
reclamava briciole di pane
e il plumbeo dei tetti, dell'aria
zavorra per un'inquieta anima
.... e poi carezze di primavera
dono per un ragazzo
che abitava al cielo
In risposta a: del
L'APICE DEL SENSO
AUTORE: Simone Magli
email: [protetta]
12/12/2013 - 8:49
Dove ci porterà
quest'incessante lavorìo
che si danna a cercare
grovigli di universo
sempre nuovi?
Nel ventre del tempo
ogni giorno è diverso
e non saranno poi
tante vite alla fine,
ma la loro intensità
è l'attimo prima
che il cuore si fermi:
l'apice del senso.
www.simonemagli.blogspot.it
In risposta a: del
ETERNO
AUTORE: Simone Magli
email: [protetta]
10/12/2013 - 12:00
Camminerò al buio sui tuoi passi
finché non si volterà il tuo sorriso
a confermarmi che
non è stato tutto vano.
www.simonemagli.blogspot.it