Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Sono diversi giorni che mi capita di passare da Corso Matteotti verso le ore 18 e trovarmi fermo in fila . Succede che ogni sera due grandi bus, del prestigioso turismo internazionale che ci onora della .....
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Convivere con i lucchetti
AUTORE: Roberto Romani
email: [protetta]

14/3/2021 - 14:18

Sono sull’uscio a rimirare
il cielo nuovo di questo giorno:
le nubi grigie vedo arrivare
che sempre vanno senza ritorno.

Ci sono sprazzi di cielo azzurro
e raggi intensi di luce calda,
che rendon bianche le nubi intorno
e fanno visita anche alla stanza.

Uccelli sfrecciano nell’aria fresca,
e poi si posano su una rametta,
il canto bello di un fringuello
e quello stridulo di una gazza.

Il vento fresco sferza la faccia,
il suono caldo delle campane:
quelle vicine e quelle lontane.

Per quanto ciò stia avvenendo,
nessun però è un po’ contento,
in quanto siamo ancor costretti
sempre a conviver con i lucchetti.




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La speranza dov'è
AUTORE: Roberto Romani
email: [protetta]

12/3/2021 - 12:53

Si è spento il sole,
si è spento, dov’è?
Scaldar più non vuole,
il nostro cuore, perché?

All’ombra rivivi
di soli ricordi,
dei giorni giulivi
che più non incontri.

Si è spento il sogno,
si è spento, perché?
Il giorno è noia,
latente è la gioia.

Non puoi sognare,
non vuoi sperare;
la luce si è spenta,
c’è solo tormenta.

Con soli ricordi
il sole non luce,
il dì è più truce;
son giorni balordi.

La luce si è spenta,
c’è solo tormenta:
la speranza dov’è?




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L'arma non tace
AUTORE: Roberto Romani
email: -

5/3/2021 - 11:31

Molte cose abbiamo inventato
e altrettante realizzato,
come se l’umanità
avesse ogni possibilità.

Nel nostro quotidiano
ogni cosa a portata di mano,
con l’intelligenza artificiale
soluzione ad ogni male.

Ma purtroppo non manca l’ingegno
che si dedica con impegno
a costruire certi ordigni
utilizzati con vera atrocità
per annientare i figli
di questa grande umanità.

Dalla storia conosciuta
è una vicenda ripetuta:
per la sete di conquista
si persegue ogni pista.

C’è sempre qualche luogo
dove ancora si fa fuoco.
Questo mondo non è in pace
fino a quando l’arma non tace.

Ci sono nostri fratelli,
donne, uomini e fanciulli,
che son sacrificati
per le brame dei potentati.

Non si meritano le popolazioni
queste malvagie aberrazioni,
ché la natura è già potente
ad aggredir tutta la gente.

Come un submicroscopico parassita
che stravolge tutta la vita,
senza distinguere brutti e belli
e ridurci tutti a brandelli.




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Mia Pineta
AUTORE: Roberto Romani
email: -

27/2/2021 - 10:28

C’è un luogo naturale
che allontana ogni male,
e trasmette intensamente
un gran bene a corpo e mente.

E’ un luogo dell’incontro
di persone di ogni mondo,
dell’età qualunque sia,
fede, lingua, scuola, etnia.

Sempre accoglie tutta la gente
senza chiedere la patente,
ti regala l’armonia
del suo tempo in compagnia.

E’ un luogo tanto amato,
corteggiato e rispettato,
il desiderio di ogni meta,
cara bella mia Pineta.




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Uniamoci
AUTORE: Giovanni Sciabadu
email: [protetta]

17/2/2021 - 12:17

Guidando
Per le vie dell'Albinatico
In fuga
da un comune di reclusione
non odo sirene di pattuglie,
ne il richiamo dei vigilanti.

Vi è il fragoroso silenzio dell'inverno
e del traffico dimezzato.

E la sensazione che in fondo
la fusione dei comuni della Valdinievole
ovvero nel diritto amministrativo
l'unione fra più comuni contigui
introdotta con la Legge sulle Autonomie locali n. 142 del 1990,
disciplinata dal Testo Unico degli Enti Locali,
approvato con decreto legislativo il 18 agosto 2000
sarebbe stata veramente
una cosa stupenda.




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Il ruscello
AUTORE: Roberto Romani
email: -

10/2/2021 - 12:12

Lassù in cima all’irto monte,
c’è un evento molto bello:
tra le verdi e ombrose sponde
nasce un piccolo ruscello.

Molto lieve è il suo lamento
tra le rocce che gli dan vita,
devi stare molto attento
se vuoi udir le fievol grida.

Nel percorso giù in discesa
esso incontra molti fratelli,
che a lui si uniscon nell’impresa
per divenir più grandicelli.

La sua casa è ancora stretta,
la discesa è tortuosa,
si frantuma nella pietra
e diventa rumorosa.

E’ un rumore molto cangiante
che si diffonde ogni istante
tra gli alberi che gli fanno compagnia,
e diventa una dolce melodia.

Lì intorno c’è un mondo
che si rinnova ogni giorno:
è la vita del ruscello
che restò sempre fanciullo.




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Foschia
AUTORE: Giovanni Sciabadu
email: [protetta]

20/1/2021 - 12:02

Valle squisita,
Valle incantata,
Valle laterale al bacino idrogeologico del fiume Arno,
appartenente al bacino idrogeologico del fiume Pescia per altri.

Ammantata,
come una calotta.
Dalle vette del Serravalle,
se strizzo gli occhi io vedo
la frazione di Le Fornaci.




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Non si usa
AUTORE: Roberto Romani
email: -

14/1/2021 - 15:45

Una cosa è successa,
come esser fuor di testa,
in un paese un po’ lontano,
continente americano.

Lì ci furon competizioni
quando c’erano le elezioni,
e le regole eran palesi
a tutti quanti, da molti mesi.

Quando venne il risultato,
a colui che fu scartato
saltò in testa che lo spoglio
fu un vero e proprio imbroglio.

Insistette con veemenza
alla falsa sua credenza,
e non c’era giustificazione
a questa brutta ossessione.

Ma ci furon facinorosi
che, credendosi valorosi,
causa questo comportamento,
assaltarono il Parlamento.

Fu una vera idiozia
umiliare la democrazia,
una cosa che non si usa
nel paese degli USA.




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Pieve a Nievole
AUTORE: Giovanni Sciabadu
email: -

9/1/2021 - 13:02

Pieve A Nievole,
Pieve Pieve Pieve
Dolce pieve del mio cuore
da te io son arrivato
e da te io rimango.

Pieve, Pieve mia,
che il niente qui ci sia.
Pieve Bella
Pieve A Nievole
Pieve oggettiva e fattuale.

Che Dio l'aiuti come il sindaco,
Da Colonna a Mezzomiglio
Da Via Nova a Vergaiolo-Poggio alla Guardia.
Ci ritroveremo tutti in piazza,
Distanziati.




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Che duri tanto
AUTORE: Roberto Romani
email: -

8/1/2021 - 13:09

E’ piovuto così tanto
che sono molto affranto,
una pioggia sì insistente
che ha stancato tutta la gente.

Oggi c’è un bel sereno,
ed un sole assai splendente
che ha asciugato il terreno
e rinfrancato anche la mente.

I prati sono verdi,
qualche foglia imbrunita;
dove il sole non arriva
goccioline trasparenti.

Poi funghetti piccolini;
in certe zone fiorellini,
e non manca il merlo nero
che rovista nel terreno.

Molto bella è la collina
sotto la volta celestina,
e la neve assai brillante
s’intravede tra le piante.

Son seduto su una panchina
ad una cert’ora della mattina,
guardo, ammiro e non mi stanco:
spero assai che duri tanto.




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La Befana del 1955
AUTORE: Roberto Romani
email: -

5/1/2021 - 15:23

In questo giorno
il cielo è grigio
fin da principio,
a mezzogiorno,
e anche in serata,
ma è una bella giornata.

Il vento soffia
con vera forza:
vacillano i cipressi
che son nei pressi,
dietro la casa, alla cantonata,
ma è una bella giornata.

L’aria fredda
il volto sferza:
siamo infagottati
come neonati
con la fasciata,
ma è una bella giornata.

Il ruscello
non è canterello:
alla cascata
del dislivello
l’acqua è gelata,
ma è una bella giornata.

Al focolare
siamo seduti,
e non siam muti
ad aspettare
chi deve arrivare.




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Torno a casa
AUTORE: Roberto Romani
email: -

2/1/2021 - 10:28

Città affollate,
ma solo nelle case,
all’aria aperta
nessuna ressa.

Nei bar e nelle piazze
non ci sono le ragazze,
e nemmeno i giovanotti
che si bevon il vino a gotti.

I negozi sono chiusi:
aperti solo i milleusi,
ma comprare solo puoi
quello che non vuoi.

Faccio un giro,
e una certa cosa ammiro:
solo addobbi con le luci
a vedere ti riduci.

Disconosco il noto volto
del paese che s’intasa,
e allora: giro-svolto
e torno a casa.




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E' Natale
AUTORE: Roberto Romani
email: -

24/12/2020 - 9:59

Un bambino era nato
in un luogo appartato,
senza luce artificiale
e il calore abituale.

Era nato in una capanna,
con il babbo e con la mamma,
con la luce delle stelle
e il calor delle asinelle.

Iniziò una grande storia,
quella antica divinatoria,
portatrice assai verace
del messaggio di gran pace.

Non è sicuro il vero tempo
del felice e lieto evento,
così viene festeggiato
come e quando fu assegnato.

E’ il giorno di Natale,
che possiamo celebrare
sia di notte
che di giorno,
a mezzanotte
o a mezzogiorno.




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Buon Natale
AUTORE: Roberto Romani
email: -

21/12/2020 - 9:37

Camminando piano piano
sono andato poco lontano,
passeggiando per due ore
dove splende un po’ di sole.

Ci son bimbi molto belli
come fossero gioielli,
che rincorron palloncini
dai colori assai carini.

C’è nell’aria una musichetta
proveniente da una casetta:
l’espressione è augurale
di un felice buon Natale

Tutti i bimbi in allegria
fanno molta compagnia,
sono fonte di speranza
che la vita sempre avanza.

Si dissolve la tristezza,
e c’è pure la certezza
che questa brutta pandemia
prima o poi andrà via.




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Il Natale da bambino
AUTORE: Roberto Romani
email: -

16/12/2020 - 10:40

Il Natale da bambino
era un evento assai gioioso.
Si iniziava un po’ prestino,
raccogliendo la borraccina
per fare la capannina
e tutto il circondato
di colui che era nato.

Poi il babbo, mio diletto,
raccoglieva nel boschetto
l’alberello di ginepro,
che la mamma, mia divina,
addobbava in cucina.

E la sera della vigilia,
il nonno e la nonnina
accendevano il caminetto
con un legno, grosso ceppo,
che bruciava fino a mattina.

Per il pranzo di Natale
sempre c’era la letterina,
che mettevo sotto il piatto
con la scritta assai carina
di mancar mai di rispetto
alla famiglia mia vicina.

E il nonno regalava un soldino,
che veniva conservato
nella pancia del porcellino,
ch’era lì sul tavolino.

E così fino a sera
si stava intorno al focolare,
tutti quanti a dialogare,
ed i bimbi a giocare.




In risposta a: del
Il tempo che pesa
AUTORE: Roberto Romani
email: -

25/11/2020 - 9:55

Vivevo la vita,
che non è infinita,
senza l’offesa
del tempo che pesa.

Poi un morbo immondo
ha invaso il mondo
e ha colpito duro
l’uomo maturo.

Per contenere il brutto maligno
ci furon pensate,
le più disparate,
creando scompiglio.

“Colui che di anni ne conta settanta
di produzione non ne fa tanta”,
e allora, a brutto muso,
fu detto che fosse rinchiuso.

Alla pensata,
che fu divulgata,
giunse l’offesa
del tempo che pesa.




In risposta a: del
La prima condizione
AUTORE: Roberto Romani
email: -

26/10/2020 - 7:47

Mentre stavo passeggiando
ero immerso nei pensieri,
molte cose stavo pensando,
quelle di oggi e quelle di ieri.

Ritrovarsi in quel frangente
giunse tosto alla mente
un dilemma ricorrente
che si pone forse la gente.

Una cosa che dai scontata
quando è bella la giornata,
ma non credi sia vera
quando viene quella nera.

E un’altra voluttuosa,
possessiva e danarosa,
che si pensa solutiva
fino a che persona è viva.

Passeggiando tutto il giorno,
osservando tutto intorno,
una cosa è assai stupenda:
la salute delle membra.

E così quel dilemma
ha trovato soluzione:
la salute delle persone
è la prima condizione.




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San Michele
AUTORE: Roberto Romani
email: -

29/9/2020 - 13:13

Oggi è San Michele:
è stagione delle mele
e dei chicchi d’uva pura
bella fresca e già matura.

L’aria intorno è riscaldata
da un bel sole di giornata
della fine di settembre,
spero duri ora e sempre.

Una brezza si respira
nel bel mezzo della natura,
che leggera un poco spira
e che a tratti poco dura.

Le farfalle ancor svolazzano
sui fior gialli luminosi,
che si trovano nel campo
con i petali gioiosi.

Ugellino tra le fronde
alla vista si nasconde;
il cinguettio suo usuale
è un suono assai gioviale.

I funghetti prataioli,
che nel prato non son soli,
con la testa loro bianca
abbilliscon la campagna.

San Michele protettore
fai che durin queste ore!
Questa vita così bella
che non è una novella.




In risposta a: del
La Toscana
AUTORE: Roberto Romani
email: -

18/9/2020 - 17:39

Una terra con tanta storia,
se la percorri non ti annoia,
ogni luogo ha il suo valore
conquistato con onore.

Sia nelle letterature
che nelle architetture,
e in tutta quanta l’arte
che non sono solo carte.

La natura è stupefacente,
ogni luogo è accogliente,
dalle vette fino al mare
tutto quanto da amare.

Le colline sempreverdi,
le pianure coltivate,
le maremme ondulate;
con lo sguardo ti ci perdi.

Ogni città è affascinante,
vuoi per il divo Dante,
vuoi per tutti gli altri artisti
che già mai si son più visti.

Io l’amo così tanto
questa terra mia natale,
e non ho nessun rimpianto
d’altro luogo naturale.




In risposta a: del
Com'era a quei giorni
AUTORE: Roberto Romani
email: [protetta]

30/8/2020 - 11:11

E’ un caldo asfissiante
che schianta le piante,
e un temporale
le fa folgorare.

C’è una grande calura
che provoca arsura,
e una tempesta
con l’acqua alla testa.

Un virus cattivo
ci ha messo in castigo,
poi è tornata
una buona giornata;
ma c’è ricascata.

E’ un anno barlaccio
con questo tempaccio,
eran giorni migliori
quand’eran peggiori.

Speriamo che venga
un po’ di coscienza
e tutto ritorni
com’era a quei giorni.




In risposta a: del
Ferragasto
AUTORE: Roberto Romani
email: -

12/8/2020 - 11:46

Oggi è un giorno d’agosto.
Alla buon’ora della mattina
siamo già nella verde Colmatina
a respirare l’aria fresca del posto.

Attraversato un ponticino,
di tavole di pino,
s’incontran dei ciliegi
i cui frutti han molti pregi.

Sulla destra un bel canneto
e gli alberi d’ontano,
dove il sole, non lo nego,
se ne sta sempre lontano.

A sinistra una collinetta,
alla fine di un campetto,
a formare un boschetto
dove c’è una bella arietta.

Più avanti un frutteto
con gli alberi di pesco
contornati da un vigneto
con vitigni d’uva da desco.

Dalla parte di levante,
corre lento tra le piante,
un ruscello d’acqua fresca
che l’ambiente tutto rinfresca.

Sotto gli alberi di pesco,
cocomeri e poponi,
e poi fragole di bosco
che crescon nei ciglioni.

Questi sono i nostri gusti
per le ‘feriae Augusti’,
chè in quell’ambientamento
non c’è inquinamento.




In risposta a: del
La casa dell'amore
AUTORE: Roberto Romani
email: -

24/7/2020 - 12:53

C’è una casa in riva al mare,
è la casa dell’amore,
che ciascun può visitare
e tenere dentro il cuore.

Lì ci son le cose belle,
dalla terra fino alle stelle,
come l’acqua scintillante
ed il sole molto lucente.

E le barche con la vela,
che si vedono al tramonto
quando a riva fan ritorno,
una cert’ora della sera.

Poi la brezza tutto il giorno,
dalla terra verso il mare
e nel suo percorso inverso
che non puoi dimenticare.

C’è un lido tanto immenso
con la sabbia fine e grigia
che puoi sempre calpestare
lungo tutta la battigia.

E i gabbiani a pelo d’acqua
o su alti verso il cielo
con le ali come braccia
che volteggian come un velo.

Poi di notte, una dolce melodia,
con la corsa delle onde
che s’infrangon sulle sponde,
la più bella che ci sia.

Questo è il luogo dell’amore
dove vivere e sognare
che rimane nel tuo cuore
per mai più dimenticare.




In risposta a: del
La campagna di notte
AUTORE: Roberto Romani
email: -

2/7/2020 - 9:53

Quando c’è la Luna nel suo quarto
e la campagna avvolta nella penombra,
camminando per le viottole all’aperto,
con la mente da ogni pensiero molto sgombra,
si odon rumori di qualsiasi sorta.

Si sente il cane abbaiare da lontano,
il gufo bubolare più da vicino,
la rana gracidare piano piano,
e il caratteristico suono del grillo canterino.

Procedi sempre avanti incuriosito,
sperando in altro suono mai sentito,
alzando anche lo sguardo allo stellato
per ammirar così tutto il creato.

E l’aria fresca viene giù dal colle,
sì che tutte le fronde un pò scompiglia;
cammini fino a quando il sonno non ti coglie
perché la campagna di notte è una meraviglia.




In risposta a: del
La bica
AUTORE: Roberto Romani
email: -

24/6/2020 - 11:27

C’era un luogo, tanti anni ormai passati,
dove lavorare era molto sano
e questi giorni erano occupati
dalle attività intorno al grano.

“Nel cielo l’ultima stella ancora brilla,
l’aria che scende giù dalla collina
è sempre leggermente frizzantina,
e sui prati la rugiada un po’ scintilla.

I buoi stanno uscendo dalla stalla
per trainare i carri nei campi della campagna
dove sono i cumuli del grano con la paglia.

Ad uno ad uno i covoni sono inforcati,
e sul carro accuratamente ammassati
fino alla vetta dello stollo,
per poi fare il viaggio di ritorno.

Appena nell’aia il carro giunto,
i covoni son con la forca prelevati,
per essere lì vicino sistemati
uno sull’altro tutti in girotondo.

E mentre il sole ormai ha già l’aria scaldata
la bica sta crescendo con vera maestria,
fino all’ora che è metà della giornata,
quando l’opra si conclude con allegria
intorno a una bella e grande tavolata”.




In risposta a: del
Una luce
AUTORE: Roberto Romani
email: -

19/6/2020 - 9:40

Sei nella mia mente
luce calda e splendente
nel cielo azzurro del giorno
e quando la notte fa ritorno.

Luce sfavillante,
stella calda e brillante,
faro nella notte più scura,
nemica di ogni paura.

Riflesso nei mari più bui,
carezza su tutti i marosi,
speranza nostra e altrui
di tempi migliori armoniosi.




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