La responsabile della comunicazione del Pdl, Cinzia Silvestri, racconta disagi e problemi del trasporto pubblico.

"Domani ci sarà un nuovo sciopero dei trasporti indetto dai lavoratori della BluBus, che sortirà unicamente l’effetto di arrecare ulteriori disagi all’utenza, già pesantemente colpita dai tagli.
Non comprendo il silenzio delle associazioni in difesa dei consumatori, che sulla questione avrebbero dovuto prendere posizioni decise e promuovere iniziative di sensibilizzazione: infatti, con la chiusura delle scuole tra pochi giorni – e gli studenti sono il bacino di utenza più cospicuo – temo che si chiuderà anche il sipario sulla vicenda trasporti.
C’è da dire però, cosa più unica che rara, che stavolta anche la Provincia, nella persona di un consigliere di maggioranza di Montecatini, ha sperimentato sulla propria pelle cosa  significhi viaggiare sul pullman dalle nostre parti.
Ho condiviso il viaggio Pescia – Montecatini  delle 18,58 con un esponente del consiglio che ovviamente si è ben guardato dal presentarsi, sebbene io l’avessi riconosciuto e che, dopo alcune ovvie titubanze sul viaggio, ha esternato il suo pensiero, quasi fosse un utente qualsiasi, fornendo orari scorretti, laconiche quanto retoriche affermazioni sulle difficoltà economiche del settore e dulcis in fundo, invitando i passeggeri a fare reclamo per la mancata coincidenza alla stazione con il bus per Monsummano delle 19,35.
Forse il consigliere non sa che è fatto obbligo agli autisti di rispettare gli orari e che non possono attendere i bus provenienti da altre località, specialmente se sono in ritardo. Il nostro mezzo lo era a causa del traffico e dei girotondi in zona Esselunga e Alberghi. Io ho rimediato con la macchina, accompagnando peraltro un signore reduce da un infarto che altrimenti sarebbe andato a piedi fino a Pieve a Nievole.
Chissà come avrà votato il consigliere per il nuovo piano del trasporto pubblico, magari come il partito gli ha imposto, io però sto dalla parte dei lavoratori e dunque degli autisti, a cui va la mia solidarietà e quella di tutti gli utenti. I dipendenti non meritano di essere ulteriormente bistrattati con lamentele strumentali a tutto vantaggio di un’azienda le cui decisioni di vertice e le strategie di marketing, più che da ufficio reclami, sono da buttare al macero".