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Qui si discute su: Assetto Province
AUTORE: Eugenio Bossetti
email: [protetta]
2/11/2012 - 17:25
Una riforma che in poco tempo vuole cambiare completamente gli assetti organizzativi di una nazione aventi come scopo la riduziondi parametri di natura finanziaria e economica inevitabilmente creerà disagi e disservizi
I criteri di ampiezza territoriale e di popolazione non possono essere applicati in maniera rigida in una realtà toscana piuttosto complessa.
Le province avranno fondamentalmente quattro funzioni : la tutela del territorio, il trasporto locale, la rete scolastica e i piani di coordinamento dei comuni(PTC) quindi non potremo improntare discussioni con lo stesso approccio mentale che abbiamo rispetto alle competenze attuali delle province. Le politiche di area vasta (lavoro, turismo,sviluppo economico) saranno di competenza della Regione.
I rappresentanti delle province saranno dei delegati dei comuni di appartenenza ed è altresi chiaro che al netto delle rappresentanze dei capoluoghi gli spazi di rappresentanza di altri territori(minori) sarà limitata e probabilmente intere zone non saranno rappresentate, questo non è un elemento di poco conto.
Tutte le struttura periferiche dello stato come INAIL, INPS, Camere di Commercio, Prefetture etc. etc. seguiranno la composizione delle nuove province subendo tagli che andranno ad incidere in maniera sostanziale sui cittadini, ma non solo, ogni organizzazione territoriale, dai sindacati alle associazioni di categoria dovranno rivedere la loro organizzazione territoriale, sicuramente con un impatto sul territorio importante in termini di servizi e forse anche di occupazione.
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In risposta a: Soluzione Province del 2/11/2012 - 19:58
@Dott.Sonnoli
AUTORE: Province
email: -
3/11/2012 - 4:00
La sua soluzione sarebbe ragionevole,mentre quella della regione non lo è.Lei pensa che per la richiesta di qualche residente in Valdinievole,Pistoia sia così benevola da accordare la scissione,i giochi sono già fatti e prevedono che Pistoia conti il giusto in quanto sarà il sindaco metropolitano,non certo pistoiese,a fare e disfare nel territorio.
Lucca d'altra parte ,al momento,avrà problemi di identità per contare ancora qualcosa e non ci potrà aiutare più di tanto.
Il vero problema nasce in Valdinievole,dove le 11 amministrazioni e la gente se ne fregano altamente di andare con tizio e caio e,con queste premesse,diventa difficile chiedere di cambiare le cose,un'esempio viene proprio dalla sua Pescia che doveva essere la città portabandiera in questa materia.
Le dichiarazioni,a caldo,dei due presidenti di Pistoia e Firenze vanno nelle direzioni opposte,la Fratoni ci dice che comanderemo a casa nostra,Barducci si dice pronto a fare il sindaco metropolitano,occasione attesa da tanti anni che ,di fatto vuol significare,fregandosi le mani, ora vi aggiusto io.
Tutto questo assomiglia molto al ritorno dei tempi del Granducato di Toscana con la differenza che gli Asburgo-Lorena,austriaci,fecero cose egregie perchè non erano toscani.
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AUTORE: Maurizio
email: [protetta]
2/11/2012 - 19:58
Ci sarebbe un'altra soluzione che rispetterebbe tranquillamente i parametri ministeriali e che vedrebbe:
1)Firenze+prato+pistoia
2)Massa+Lucca(546.000 ab e 2929 Kmq)
3)Livorno+pisa(760.000 ab e 3655 Kmq)
4)Siena + grosseto(500.000 ab. e 8300 kmq)
5)Arezzo (349.000 ab. e 3235 Kmq).
Non vedo perchè non dovrebbe essere attuabile questa divisione.
A questo punto la Valdinievole (120.000 ab. e 266 Kmq) potrebbe chiedere il passaggio sotto Lucca senza destabilizzare FI-PO-PT mantenendo un certo equilibrio tra le nuove Province (ad esclusione di Firenze che comunque rimarrebbe la più grande).
Il grande errore a mio avviso commesso dal governo è aver voluto creare il "capoluogo" della nuova entità indicando una di quelle già esistenti; si doveva solo creare una struttura organizzativa che poteva risiedere ovunque lasciando alle vecchie province solo l'indicazione della loro rappresentatività in numero di consiglieri proporzionati alla popolazione lì residente.
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