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PISTOIA
Innovativo intervento di chirurgia endoscopica all’ospedale San Jacopo: la paziente (60enne di Monsummano) sta bene

28/1/2022 - 13:06

Un innovativo intervento è stato eseguito all’ospedale San Jacopo di Pistoia grazie alla stretta collaborazione tra l’equipe di Chirurgia Metabolica e Bariatrica, diretta da Enrico Facchiano e l’equipe di Endoscopia Digestiva, diretta da Mario Lombardi.


La procedura, realizzata per la prima volta a Pistoia e una delle prime volte in Italia, ha permesso di revisionare un pregresso intervento di chirurgia bariatrica che, nel tempo, aveva diminuito la propria efficacia. La Chirurgia Bariatrica, o Chirurgia dell’obesità grave, lo ricordiamo, è quella branca della chirurgia che si occupa del trattamento dei pazienti affetti da grave eccesso di peso allo scopo di portarli a raggiungere un miglioramento delle condizioni cliniche e dell’aspettativa di vita.
 
La procedura è stata eseguita utilizzando una tecnica esclusivamente endoscopica. Questa prevede l’utilizzo di un particolare tipo di gastroscopia che prende il nome di endoscopia operativa ed ha permesso di realizzare una sutura a livello dello stomaco con il solo accesso attraverso la bocca e l’esofago, senza necessità di incisioni e conseguenti cicatrici chirurgiche sull’addome. 
 
La paziente era stata sottoposta in passato ad un particolare tipo di bypass gastrico detto “bypass funzionale”. Il bypass gastrico è un intervento chirurgico che consiste nella creazione di una piccola tasca a livello dello stomaco che viene collegata direttamente all’intestino e permette agli alimenti ingeriti di fare un percorso più breve. Tale operazione non prevede l’asportazione di nessuna parte dell’apparato digerente ed è in assoluto uno degli interventi di chirurgia bariatrica più praticati al mondo. Con la variante “funzionale” a cui era stata sottoposta la paziente era stato mantenuto un collegamento a livello dello stomaco e tale particolarità aveva portato l’intervento a diminuire la sua efficacia nel corso degli anni. Con il nuovo intervento è stata realizzata una complessa sutura all’interno dello stomaco che ha permesso di ripristinare la funzione iniziale del bypass.


Alla pianificazione e all’esecuzione della innovativa procedura hanno partecipato, oltre ai dottori Lombardi e Facchiano, anche Deluca Colugnat e Valeria De Carli dell’Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Marco Veltri e Tatiana Bargellini della struttura di Chirurgia Metabolica e Bariatrica, Manuela Carli dell’ Unità operativa di Anestesia e Rianimazione e gli infermieri Lucia Andreini, Antonio Guastini (Endoscopia Digestiva), Roberta Amato, Lorenzo Maddaloni, Federica Mariani, Francesca Pieraccini (Blocco Operatorio).
 
“La procedura – spiega il dottor Lombardi - si basa sull’utilizzo di una attrezzatura che viene montata sul gastroscopio e permette di confezionare endoscopicamente punti di sutura a tutto spessore di parete esattamente come accade nella chirurgia tradizionale. Questa tecnica ha molteplici applicazioni sia nell’endoscopia operativa a sé stante che nella collaborazione operativa fra endoscopia e chirurgia bariatrica. Nel caso specifico si trattava di chiudere nel modo meno invasivo possibile la finestra di collegamento fra neostomaco (la piccola tasca creata chirurgicamente) e stomaco residuo, in modo da far riprendere al bypass la sua piena funzionalità”.
 
L’intervento ha avuto successo dal punto di vista tecnico e la paziente, una sessantenne residente a Monsummano Terme, è stata dimessa dopo soli due giorni di degenza in ottime condizioni di salute.


“Uno degli aspetti più importanti della Chirurgia Bariatrica – aggiunge il dottor Facchiano, - è il suo carattere multidisciplinare. Per offrire un’assistenza adeguata agli standard richiesti dalle linee guida nazionali ed internazionali, infatti, è necessario instaurare una stretta collaborazione con altre figure professionali. Nella presa in carico del paziente affetto da obesità grave, dalla prima visita in ambulatorio fino all’intervento chirurgico è previsto un percorso strutturato di cui sono parte attiva, oltre al chirurgo, altre figure professionali: dietisti, psicologi, radiologi, endoscopisti e, ovviamente, anestesisti".
 
La chirurgia bariatrica di Pistoia, unità operativa afferente alla Chirurgia Generale e  Bariatrica di Firenze diretta da  Marcello Lucchese nell’ambito del Dipartimento delle Specialistiche Chirurgiche guidato da Stefano Michelagnoli, ha sede presso l’ospedale San Jacopo diretto da Lucilla Di Renzo ed è una realtà di alto profilo a livello nazionale, avendo ricevuto il prestigioso riconoscimento di “Centro Accreditato” da parte della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche (S.I.C.Ob).


L’Endoscopia Digestiva di Pistoia fa parte della Unità Operativa di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva Pistoia-Prato diretta da Alessandro Natali nell’ambito del Dipartimento delle Specialistiche Mediche guidato da Giancarlo Landini. Ha da sempre sviluppato procedure di endoscopia operativa avanzata (secondo e terzo livello) per il trattamento delle patologie dell’apparato digerente e delle vie bilio-pancreatiche anche mediante utilizzo di tecnologie innovative. Nel 2015 è stato uno dei primi centri italiani a ricevere l’Accreditamento di eccellenza da parte della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (Sied).

Fonte: Asl
 
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