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MONTECATINI
Toponomastica femminile: vincono Margherita Hack e Marie Curie, cui saranno intitolate aree di via Friuli e via Berghinz

7/3/2016 - 17:13

Millecentoquattordici voti validi in poco meno di due mesi, cartacee e on line: un ottimo risultato per la consultazione promossa dalla Commissione pari opportunità del Comune. Dall’8 gennaio al 29 febbraio si è votato infatti all’Urp del palazzo comunale, alla biblioteca comunale, nella Nievole, o direttamente da casa per assegnare alle due aree già individuate di via Friuli e via Berghinz, quindi zona sud e zona stadio, nomi di donne celebri o molto conosciute sul territorio.  
  
Hanno votato anche buona parte degli studenti dei tre istituti superiori della città, desiderosi di contribuire alla consultazione: alla fine nelle due graduatorie, quella nazionale e quella locale, hanno vinto Margherita Hack, astrofisica di chiara fama, e Maria Curie, fisica e chimica vincitrice di due premi Nobel, inserita a suo tempo nella classifica locale per i suoi studi sulla radioattività delle acque termali di Montecatini. 


Per loro rispettivamente 144 e 160 voti. Alla Hack l’amministrazione assegnerà l’area verde di via Friuli, nella zona sud; a Marie Curie quella di via Berghinz, a due passi dallo stadio e dalle scuole Don Facibeni.
 
Al secondo posto troviamo Rita Levi Montalcini, scienziata che non necessita di presentazioni, con 126 voti e “Le mescitrici”, omaggio alle storiche “portatrici delle Terme” con 110. Potrebbero essere assegnate loro a breve altre due aree verdi, quelle di via Mascagni e via Bernini.

Terza posizione per Oriana Fallaci e il patrono di Montecatini Santa Barbara (in entrambi i casi con 96 voti), quarta per la giornalista uccisa nel 1994, Ilaria Alpi (72 preferenze) e per l’ostetrica di tanti montecatinesi Maria Lunardi (73).       

"Un processo partecipato del quale andiamo fieri - ha detto in conferenza stampa Siliana Biagini, presidente della commissione - e che intendo esportare anche in Regione, nella stessa commissione. Far scegliere la cittadinanza su nomi da associare a luoghi della città mi sembra un ottimo punto di partenza. Diverso sarebbe stato scegliere solo tramite una delibera di giunta, senza interpellare quindi la cittadinanza su un tema che abbiamo volutamente aprire a tutti".

Soddisfatti anche gli altri componenti della commissione, ovvero Silvia Motroni e Andrea Quaranta, presenti stamani all'ufficializzazione dei voti. "Una consultazione che ha permesso a tante persone anche di informarsi e conoscere personaggi locali altrimenti meno in vista, e che apre su Montecatini un percorso virtuoso di scelte davvero condivise".

Fonte: Comune Montecatini
 
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10/3/2016 - 16:49

AUTORE:
Giovanni

Le rispondo che effettivamente la zona si chiama PEEP d non PEO per mia svista di battuta.
Comunque,questo è ininfluente per ciò che stiamo commentando,il fatto che ci siano altre zone di Montecatini similari non giustifica che ogni rumore che proviene da questa area per certi versi chiusa,vedi cani che abbaiano dai terrazzi,si odono distintamente anche in lontananza.
Il peggio viene quando si portano dette bestie ad abbaiare sotto casa mentre fanno i loro bisogni nel prato ,ho provato invano a scoraggiare le proprietarie,che abitano in via Friuli, anzi ti mandano a quel paese.
Esistono questi cartelli di divieto all'entrata del verde pubblico che sono molto chiari:
COMUNE DI MONTECATINI TERME
1°Obbligo di condurre i cani al guinzaglio e muniti di museruola.
2°Obbligo di raccolta degli escrementi animali.
Art.18 L.R.43/95
Nessuno li rispetta perchè nessuno viene a controllare dal 1995.

9/3/2016 - 23:57

AUTORE:
Abitante

Abitandoci, vi confermo che il "canile" è purtroppo presente, anche se il cane fa il cane; è di gran lunga presente l'inciviltà dei padroni (delle vie limitrofe soprattutto) che portano il cane a defecare e orinare accanto gli ingressi dei palazzi (perchè il verde seppur "tolerabile" è troppo lontano)

Si gradirebbe oltre al nome della superba M.Hack, un giretto giornaliero di multe: i camion in mezzo alla strada, per le macchine parcheggiate sul marciapiede per i cani non al guinzaglio, i cassonetti, e per tutte quelle simpatiche cose che sono presenti nella via dove sono nato e cresciuto e che orgogliosamente chiamo casa mia.

9/3/2016 - 11:35

AUTORE:
Pippo

Buongiorno
Intanto si chiama area PEEP e non
POP, non siamo mica residenti musicisti!, poi posso capire l'arrabbiatura e potrei condividere che i vigili non si vedono ma anche da altre parti e la medesima cosa, poi forse saprà bene che il cane è una moda, basta andare nei supermercati si compra più per il cane che per gli umani, quando cisono bambini che muoiono di fame.
Credo che bisognerebbe essere più incisivi e uniti per avere
controlli.
Saluti

8/3/2016 - 20:09

AUTORE:
Giovanni

Non ho dubbi che nella PEO della zona Friuli ci risiedano anche persone per bene,il dubbio viene dai controlli da lei sperati,mai visto un vigile da queste parti anche se li chiami hanno altro da fare in centro.

Dice il vecchio proverbio "can che abbaia non morde",ma sicuramente rompe a chi deve sopportare questo canile a cielo aperto notte e giorno,specie nel periodo estivo.

Ma se siete contenti così vi accontentate di poco!

8/3/2016 - 12:32

AUTORE:
pippo

E' vero per gli escrementi lasciati dai cani (padroni zozzi)
ma anche da altre parti è uguale, però almeno c'è la speranza che ci siano i controlli da parte degli organi preposti e l'area siccome è abitata da persone perbene siamo contenti.
Saluti

8/3/2016 - 0:51

AUTORE:
Friulano a statuto speciale

Capisco che queste dediche, al femminile, andavano fatte,capisco meno la localizzazione di Via Friuli ,verde pubblico pieno di escrementi dei cani con cartellonistica comunale di divieto sbiadita negli anni.
Povera Margherita su quell'erba il concime non manca!

7/3/2016 - 17:28

AUTORE:
Andrea f.

Visto che si intende valorizzare il ruolo femminile nella società e la consultazione ha premiato due eccezionali scienziate mi parrebbe riduttivo mettere il loro nome su un cartello dentro un area verde , cui ben poche persone daranno un peso. Si abbia il coraggio di intitolare due strade a queste giganti della ricerca e si prosegua nella consultazione.