Come trasformare l'invenduto alimentare degli scaffali in risorsa? Se lo sono chiesto i 250 studenti delle classi terze dell'alberghiero Martini diretto da Riccardo Monti, nell'ambito di un World Café organizzato ieri mattina all'hotel Belvedere. Elisabetta Taddei e Simone Galligani hanno generosamente messo la propria struttura a disposizione della scuola per dar vita ad un confronto tra gli studenti su una tematica ambiziosa che riguarda, in qualche modo, anche le nuove povertà.

Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana, rappresenta un processo partecipativo ambizioso. In pratica, i ragazzi lavorano per realizzare un progetto pilota finalizzato a trasformare in risorsa le derrate alimentari invendute che, una volta cucinate, potrebbero essere portate e servite nelle mense della Caritas o di altre associazioni onlus che si occupano del sostegno delle fasce più deboli.

I ragazzi delle classi terze ieri hanno quindi lavorato insieme per ideare una proposta progettuale condivisa permetta di recuperare alimenti invenduti, ma ancora perfettamente salubri e commestibili, per finalità sia didattiche che sociali. L’obiettivo è di avviare un modello regionale, che consenta di trasformare in pietanze l’invenduto dei vari canali di produzione-vendita, facendolo cucinare agli stessi studenti e distribuendolo gratuitamente alle associazioni e agli enti caritativi.

Se il progetto si diffondesse presso tutti gli Istituti alberghieri della Regione, potrebbe contribuire al miglioramento della qualità della vita di numerose persone che vivono in condizioni di disagio e produrre impatti positivi sul paesaggio e sull’ambiente, riducendo notevolmente la quantità di rifiuti. Il Comune di Montecatini Terme, su richiesta dell’Istituto Martini, ha concesso il patrocinio all’iniziativa (scarica la delibera di giunta).

Le attività partecipative saranno condotte, come chiede la legge regionale sulla partecipazione dei cittadini (Lr. 69/2007), da facilitatori terzi e neutrali coordinati dalla società Cantieri Animati.

A portare un saluto, in apertura, il sindaco Giuseppe Bellandi: "Ho seguito questo progetto fin dal suo avvio. L'idea di educare i ragazzi per renderli ambasciatori di un messaggio così nobile deve essere appoggiata e sostenuta anche dalle amministrazioni. Per questo abbiamo aderito con entusiasmo e siamo pronti a portare avanti, concretamente, la collaborazione che ha uno scopo sociale straordinario".