Nel ricordo di Carlo Ruggiero si è svolta a Borgo a Buggiano la quarantacinquesima edizione del ‘’Trofeo Dormisacco’’, gara podistica competitiva di km 10,600.
Soddisfazioni avviate il primo di maggio grazie alla seconda posizione assoluta ottenuta dal quindicenne Lorenzo Lenzi (in foto) alla seconda prova del campionato “Race in circuit”.
Il progetto della maglia “Special edition” di Estra Pistoia Basket 2000 realizzata in occasione della Giornata mondiale della Terra, e che è stata indossata da Della Rosa e compagni nelle due gare di campionato contro Brindisi e Trento, è diventato un importante “case study” approntato dagli studenti di Gonzaga University.
E’ perfettamente riuscita la due giorni di basket femminile che si è svolto a Pistoia a cavallo del 1° maggio e che ha visto, come quartier generale, la palestra scolastica “Einaudi” di viale Pacinotti.
Il Biscione vince lo scudetto demolendo il Diavolo, Bologna e Lazio al top, mentre il Napoli disonora il campionato: queste sono solo alcune delle storie che la Serie A ci sta raccontando in diretta dagli stadi di tutta Italia.
Si chiude con una prova di assoluto carattere la stagione della Butera Clinic Nico Basket, che cede solamente nell’ultimo minuto alla fortissima Jolly Livorno.
Atletica Pistoia da applausi anche al campionato italiano Master di staffette, prove multiple e 10mila metri, tenutosi al campo Atleti Azzurri d’Italia, a Vercelli.
È un Rallye Elba di buone sensazioni, quello appena archiviato da Mattia Giannini e Roberta Papini.
Dall’8 al 12 maggio (in orario 9-18) nell’antico convento di San Domenico.
E’ Alessio Mosca il vincitore del “Premio Ceppo Racconto” con Chiromantica medica.
Era noto per le sue "rumorose" proteste inscenate davanti al tribunale di Pistoia, ma stavolta ha esagerato ed è finito in carcere. Si tratta di un 60enne di origini siriane da tempo residente a Monsummano. L'uomo, fermato dalla polizia nella città capoluogo, doveva andare ai domiciliari, ma durante il tragitto di accompagnamento ha iniziato a sbattere la testa contro la portiera della volante e ha poi sferrato un pugno a un poliziotto. Per questo è stato portato in cella e ieri il giudice ha confermato la misura cautelare in carcere: alla lettura della sentenza il 60enne ha iniziato a urlare e inveire contro tutti e sono nuovamente dovuti intervenire gli agenti per riportarlo alla calma.
L'uomo, artigiano, non è nuovo a simili episodi, tutti mirati a far luce su una casua civile che va avanti da una ventina d'anni e che lo vede protagonista. Nel 2014 aveva aggredito un giudice, nel 2015 entrò in procura con un forcone e nel 2016 era stato ancora una volta fermato davanti al tribunale.
protesta contro la giustizia italiana per una causa che si trascina da quasi 20 anni: pur avendo ottenuto una sentenza che gli riconosce un credito nei confronti di una persona che lo ha truffato, ad oggi non è ancora riuscito ad entrare in possesso di quanto rubatoli. Ma per far valere le sue ragioni sta sporcando la sua stessa fedina penale.Mercoledì Darkazanly si è presentato a palazzo Pretorio e ha tentato di raggiungere gli uffici della procura. Fermato dalla polizia è stato arrestato e il pm ha disposto gli arresti domiciliari. E qui comincia un'altra storia: mentre la polizia lo accompagnava nella sua casa, il 60enne è andato in escandescenza tirando calci, pugni e testate agli sportelli e al plexiglass divisorio della volante. L'auto ha fatto marcia indietro e lo ha riportato in questura dove l'uomo non solo ha continuato con un atteggiamento aggressivo ma ha anche colpito un agente con un pugno che lo stava fermando.Darkazanly ha passato la notte in carcere, ma non si è affatto calmato. Ieri mattina si è presentato in tribunale, insieme all'avvocato d'ufficio Elena Mucci, per la direttissima davanti al giudice Luca Gasperi. Appena cominciata l'udienza il siriano ha cominciato a gridare: «Voi giudici mi volete uccidere». Alle urla sono seguiti altri atteggiamenti violenti: prima ha preso il microfono del tribunale e lo ha spaccato su un tavolo, poi si è lanciato contro una finestra come se si volesse gettare di sotto. Fermato dai poliziotti e finito di nuovo in carcere: il suo avvocato ha chiesto i termini a difesa, l'udienza è stata fissata per il 22 gennaio e il giudice ha disposto per l'artigiano la misura cautelare degli arresti in carcere.