Nel giorno della festa della ‘’Liberazione’’ si e svolta nella località di Bonelle all’estrema periferia della città Pistoia la quarantottesima edizione della <<Maratonina del Partigiano>>.
Jolly Acli Livorno – Butera Clinic Nico Basket 76-57
Dopo lo sfortunato epilogo di gara-1, la Gioielleria Mancini torna in campo in cerca di riscatto per allungare la serie.
Si è disputato nella seconda metà del mese di aprile al poligono di Lucca il terzo appuntamento regionale, valido per l’ammissione ai campionati italiani individuali e a squadre.
Per la Festa della Liberazione, giovedì 25 aprile si terrà la 48esima edizione della Maratonina del Partigiano.
Organizzata dalla società ‘’I Ghibellini Massa e Cozzile’’ si è disputata in località Vangile la 38^ edizione dell’<<Ultimo Ghibellino>>.
Si è svolta il 21 aprile, la "Only Girls", pedalata non competitiva su strada organizzata da Edita Pucinskaite, ex ciclista su strada lituana.
L’Estra Pistoia Basket fallisce il primo match point per assicurarsi un posto all’interno del tabellone dei playoff.
Domenica 28 aprile alle ore 17 presso Lo Spazio Pistoia, Giacomo Carnesecchi inaugura la mostra personale
Si è aperta nel pomeriggio del 23 aprile nell’atrio del Palazzo comunale la mostra "Che cos’è un bambino?".
Terzo appuntamento per la ricca stagione del Teatro Montand di Monsummano Terme, che propone un'originale riscrittura del celebre testo del drammaturgo russo Anton Cechov, dal titolo GabbiaNo ovvero “Dell'amar per noia”, diretta ed interpretata da Woody Neri. Artista uzzanese, nato a Pescia, già vincitore del prestigioso “Premio Hystrio alla Vocazione” nel 2005, Neri vanta collaborazioni con attori del calibro di Mascia Musy, Franco Branciaroli, Massimo Dapporto, Gabriele Lavia e, a breve, anche Umberto Orsini.
Al fianco di Neri (Lui), che cura anche disegno scenografico e luci, il valido ensemble del progetto artistico Vanaclù, da lui diretto: Stefania Medri (Lei), Marta Pizzigallo (La mamma), Massimo Boncompagni (Lo zio), Loris Dogana (Il regista), Gioia Salvatori (La governante), Liliana Laera (La figlia della governante), Mimmo Padrone (Il maestro).
Lo spettacolo ha vinto due premi importanti: Premio “Argot Off 2013 V edizione” e il premio “Stazione d’Emergenza 2013 – per nuove creatività” di Napoli.
Nel testo originale di Cechov il dramma del protagonista, il giovane scrittore Kostja, figlio della celebre diva del palcoscenico, Arkadina, e innamorato della giovane Nina (che lo lascerà per tentare la strada del teatro, folle di passione per un altro, e più maturo scrittore, Trigorin), si svolge all'interno della tenuta dello zio di Kostja, fratello di Arkadina, che si affaccia sul lago, in una calda estate di inizio Novecento.
Il lavoro firmato da Woody Neri non è un’attualizzazione, né una riduzione, ma una revisione critica dello stesso Gabbiano. Il numero dei personaggi è ridotto ad otto e sono omessi i nomi di persone e di luoghi proprio per decontestualizzare l’azione in un tempo/luogo astratto. Tuttavia la trama del testo cechoviano è mantenuto intatto, così come è conservata la dinamica delle relazioni tra i vari personaggi.
“Ne risulta amplificata la claustrofobia del testo originale – spiega Neri – l’impianto scenico ruota, infatti, attorno ad una piscina gonfiabile, reminiscenza di fanciullesche vacanze da cortile, a simboleggiare il lago. Un luogo che tutti descrivono come incantevole, ma che appare più come uno scantinato industriale, un rifugio antiatomico, una prigione (una Gabbia, appunto), dove i detenuti/personaggi trascorrono la loro personale ora d’aria, la loro vacanza, girando in tondo, a vuoto, nell’impossibilità mentale e fisica di evadere. Cani alla catena, confinati in questo limbo, essi divorano passioni, gelosie, amori; ma tutto ha il sentore dello svago: anche il dolore è inflitto per noia. Si ammazza il tempo. Amare è un diversivo di fronte alla morte. Condannati ad una vita che si limita all’esistere, l’unica possibilità di trovarsi un senso è elevare l’inutile ad essenziale, la chiacchiera a filosofia, l’infatuazione ad amore, il ridicolo a tragedia. E soprattutto, viceversa".