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PER PESCIA
"Lavoriamo per un dibattito fuori dai palazzi"

17/8/2012 - 23:57

PESCIA

 

Torna ad accendersi il dibattito sulle provincie, da quando il governo Monti ha optato per una robusta sforbiciata alle amministrazioni locali.
La decisione ha dato vita ad una lunga discussione sul nuovo assetto territoriale, ma al momento niente è ancora stato stabilito con chiarezza. Per la Valdinievole le opzioni in campo sono sostanzialmente due: insieme a Pistoia, Prato e Firenze, in una grande area metropolitana, oppure con Lucca e la Versilia guardando alla costa.
Per provare a chiarire meglio la situazione, venerdì pomeriggio a Pescia si sono riuniti i promotori del comitato che nel 2010 raccolse le firme per chiedere che la città dei fiori venisse annessa a Lucca.

All'epoca, nonostante oltre 1500 adesioni, ovvero più del 10% del corpo elettorale, i cittadini non poterono mai esprimersi sulla questione per via di un vulnus regolamentare.

L'amministrazione comunale, infatti, avrebbe dovuto nominare entro 30 giorni una commissione per valutare l'ammissibilità della consultazione, ma la decisione non è mai arrivata. Una grave inadempienza, per Giancarlo Mandara, nuovo coordinatore del comitato, che non esclude di rivolgersi alla magistratura e al prefetto per avere giustizia.
Secondo il movimento, infatti, il principale responsabile del mancato referendum è il sindaco Marchi, come conferma Massimo Bulckaen, medico e rappresentante delle istanze lucchesi. “Marchi ha definito il nostro impegno 'una battaglia di retroguardia', ma il confronto che si è aperto in questi giorni dimostra che avevamo ragione noi. A Lucca il tema è affrontato quotidianamente, ci piacerebbe coinvolgere anche la Valdinievole”. Per questo, con l'inizio dell'autunno, sono in arrivo due iniziative, una a Lucca ed una a Montecatini, per tentare di far partecipare sempre più persone alla causa e incoraggiare la nascita di nuovi circoli.
“La Valdinievole – ne è convinto Bulckaen – dovrebbe agganciarsi al turismo marittimo piuttosto che a quello di Firenze. In questo modo sarebbe più semplice portare visitatori in zona, dato che il turismo dell'area metropolitana è quasi esclusivamente Firenze-centrico e lascia ben poco agli altri”.
Il parco di Pinocchio è l'esempio di come le cose, per ora, non vadano nel verso giusto. “Si tratta di una ricchezza, ma del tutto abbandonato. La provincia di Lucca, a differenza di quella di Pistoia, ha fatto un buon lavoro, dunque è in grado di attrarre ogni anno migliaia di turisti”, tuona Silvano Sarrini, membro del comitato.
In ogni caso l'ipotesi da scongiurare è la maxi-provincia che comprende tutta la zona fra Prato e Massa, come ha stabilito (per ora) il governo centrale. “Sarebbe incomprensibile”, dicono da Pescia, ma in quel caso, ovviamente, la Valdinievole non potrebbe che adattarsi e mettere da parte ogni rivendicazione.
Adesso la palla passa alla Regione e al presidente Rossi, che dovrà scegliere i criteri attraverso cui le aree saranno definite; poi resta da capire di quali deleghe si faranno carico le nuove aree. La situazione dovrebbe essere più chiara nei prossimi mesi.
I cittadini, per ora, sono ancora in tempo per dire la loro ed esprimersi in favore di una soluzione piuttosto che un'altra, come conferma in chiusura Bulckaen. “Vogliamo che il dibattito non riguardi soltanto i palazzi della politica, ma aprirlo a più persone possibile. Questo è quello per cui stiamo lavorando”. 
Chi è interessato può contattare il comitato agli indirizzi pesciaversolucca@tiscali.it oppure giancarlomandara@tiscali.it

 

Di Giacomo Ghilardi

 
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29/8/2012 - 23:51

AUTORE:
Massimo Bulckaen

Esiste una terza ipotesi avanzata da gran parte della comunità di Lucca che propone la provincia Apuana unione di Lucca e Massa. Nel consiglio comunale di Lucca che ha visto ben 39 interventi di esponenti politici e di associazioni economiche ( Sindaco di Lucca, Sindaci della Piana e della Media Valle, Presidente della Provincia di Lucca, Parlamentari, Consiglieri regionali, Presidenti della Camera di Commercio, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Associazione Industriali, Confcommercio, Confesercenti, CNA, Ordine dei Medici, Ordine degli Avvocati) questa è stata la proposta prevalente. Un "ritorno" della Valdinievole nella Lucchesia è stato ripreso da più interventi. Ho esposto le "ragioni" del Comitato Pescia verso la Provincia di Lucca, intervenendo come esponente politico lucchese e coordinatore della componente lucchese del "Comitato". La discussione proseguirà domani. E' una battaglia politica appena iniziata

18/8/2012 - 12:31

AUTORE:
Realista

Siamo ancora in una fase del tormentone che,da troppo tempo,si trascina senza chiarezza circa questi futuri accorpamenti tra le province eliminate.
In teoria sono favorevole al ricongiungimento con Lucca ma,attenzione,NON con la sola Valdinievole,ma con TUTTA la provincia di Pistoia.
Se noi togliamo alla provincia di PT 120.000 abitanti che senso avrebbe il restante accorpamento della piana e Montagna Pistoiese con Prato, entrambe sarebbero mini province da eliminare in toto.La stessa cosa ,come esempio,potrebbe capitare a Lucca con la separazione della Versilia,sarebbe una sciagura.
La realtà è un'altra .ossia che ne facciamo di Massa e Carrara,toscani anche loro con gli stessi diritti degli altri.per loro da scartare l'ipotesi di andare con Pisa e Livorno,non confinanti con Massa e Carrara a causa della Versilia.
Per Prato che ne vogliamo fare ,in fondo è la seconda città più popolosa della regione,gente attiva e da rispettare.
Se saltasse l'area metropolitana fiorentina,la logica parla di un' accorpamento a quattro MS-LU-PT-PO(1 milione e 140 mila abitanti),soluzione salomonica per tutti,capoluogo Montecarlo- S.Salvatore(LU) per 3 ragioni.è a metà strada,c'è l'olio ed il vino BONO(sia il bianco che il nero)tutte doti che no trovo negli attuali 4 capoluoghi.

18/8/2012 - 10:18

AUTORE:
Marino

Vedo che il Comitato per Pescia sotto Lucca ha ripreso la sua attività, dal mio punto di vista condivisibile (tutta la Valdinievole dovrebbe tornare con Lucca). Il problema è questo: come fanno Pescia e, eventualmente, il resto della Valdinievole a tornare con Lucca, se il decreto "spending rewiew" prevede la soppressione della stessa provincia lucchese? E non mi pare che sia presa in considerazione la proposta di una fusione Lucca-Massa, cui eventualmente avremmo potuto agganciarsi... Casomai, si ipotizzano due modelli di "provincione" Massa-Lucca-Pistoia-Prato oppure Livorno-Pisa-Lucca-Massa. In entrambe le circostanze, Lucca non sarebbe il capoluogo provinciale.