Un’altra tegola cade sui mondiali di ciclismo in Toscana, programmati  per settembre 2013. I 20 milioni che il ministro Gnudi aveva indirizzato verso la nostra regione al fine di potenziare le infrastrutture sembrano avere cambiato direzione ed essere destinati ai terremotati dell’Emilia.

Ma il presidente della Fci, Renato Di Rocco, non appare così pessimista e al Tirreno dice: «Anch’io sono rimasto sorpreso da quanto è stato riportato dai mass media. Ma mi risulta che questa iniziativa sia stata presa da qualche gruppo parlamentare che sta facendo solo della demagogia. Nulla è stato ancora deciso per ora, anche altri sport riceveranno finanziamenti per alcuni grandi eventi e sarebbe ingiusto togliere tutto al ciclismo».

Eppure nell’ingranaggio della macchina dei mondiali 2013 qualcosa che non funziona esiste: «Stiamo andando di rinvio in rinvio e questa situazione ci penalizza. Dal punto organizzativo non ci sono problemi, ma l’evento non potrà essere adeguatamente propagandato all’estero».

Più possibilista il sindaco Giuseppe Bellandi: «In presenza di grandi calamità ogni cittadino deve sentirsi coinvolto e perciò il governo dovrà reperire ovunque i fondi necessari per aiutare le popolazioni coinvolte. Ciò non significa che a pagare debbano essere solo i mondiali di ciclismo. In ogni caso dovremo far bastare i soldi che abbiamo, cercando di migliorare le infrastrutture con interventi meno importanti del previsto. Sono persuaso che Montecatini sarà in grado di assolvere il proprio impegno in chiave iridata, magari cercando l’apporto di qualche importante sponsor».