Il pilota Paolo Moricci e il navigatore Paolo Garavaldi, a bordo della Renault Clio Rally4, hanno conquistato il titolo di classe e gruppo nell’ultima gara della stagione, disputata tra sabato 7 e domenica 8 dicembre 2024.
Una partita non brillantissima, ma dopo undici gare giocate senza mai tirare un attimo il fiato, può capitare.
Torna la scherma sulle pedane di Montecatini. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, il circuito nazionale Master sarà nuovamente ospitato sulle pedane allestite al PalaVinci.
Impegno internazionale per due podisti della Silvano Fedi, in gara fra i 30mila partenti della “Maratona di Valencia” (Spagna) con ottimi riscontri cronometrici ottenuti da Daniele Salvadori e Francesco Lo Gatto.
Consueto punto della situazione sull’andamento delle varie compagini di Pistoia Basket Junior a poche giornate dalla pausa natalizia e con risultati importanti conquistati in vari campionati.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione del contratto professionistico con la guardia Leonardo Cemmi: al ragazzo il club augura le migliori fortune per il prosieguo della propria carriera.
Cmb Valdarno - Acqua Dell'elba Nico Basket 63-83
Domenica 1 dicembre, in occasione della sfida casalinga de La T Tecnica Gema Montecatini contro la Pielle Livorno al Pala Carrara, Pallacanestro Montecatini tornerà con forza a lanciare un messaggio importante.
I presepi allestiti, una decina, sono stati realizzati da cittadini e artigiani pistoiesi.
Dall'8 dicembre al 6 gennaio, presso l'ex scuola di infanzia di via Garibaldi, si terrà la mostra-evento "Presepi tra arte e tradizioni".
PISTOIA - Si apre sabato 1 giugno alle 17, nelle vetrine e negli spazi espositivi interni della biblioteca San Giorgio la mostra personale di Luigi Petracchi “Cratos”, che resterà visitabile fino al 7 luglio.
Nel progetto espositivo “Cratos” sono evidenti i riferimenti ai quattro elementi e alla luce, intesa in questo caso come simbolo di vita, saggezza, lungimiranza e trascendenza. Nella mitologia greca, Cratos era emblema di oppressione, di dominio estorto e ottenuto con la forza che tendeva a privare le persone della libertà e della bellezza (il cavallo ne è il simbolo), dell’autonomia di pensiero, parola, scelta e, perfino, della propria vita. Un’istallazione che allude a forme di violenza, sopraffazioni, abusi, soprusi e tirannie di ogni genere: da una parte ci sono i lavori che suggeriscono le modalità per acquisire consapevolezza e individuare possibili stargate dimensionali, dall’altra le suggestioni del non visibile ottenute dalla cosciente interpretazione dei simboli che si aprono davanti a noi. Una magica ed eterna unione degli opposti: finito e infinito, ombra e luce, immanenza e trascendenza di un oltre in perpetuo divenire.
Luigi Petracchi, ha iniziato a esporre agli inizi degli anni Settanta in Italia e all’estero. Nella sua carriera artistica ha approfondito varie tematiche, spingendo la sua arte a una rilettura alchemica e archetipica del reale e del quotidiano, sperimentando vari linguaggi estetici contemporanei e rendendo sempre più labili i confini fra le discipline artistiche e filosofiche. Molte le sue mostre e i riconoscimenti ricevuti. Dal 2020, insieme a Edi Pagliai, ha fondato e dirige Spazio Zero, un nuovo luogo espositivo dedicato alla promozione delle arti contemporanee e alla ricerca estetica nel Comune di Serravalle Pistoiese.
Come scrive il critico Maurizio Vanni: «L’esoterismo sta alla base di tutta l’opera di Luigi Petracchi: un artista che non ha come obiettivo quello di nascondere nel cuore dei suoi lavori particolari messaggi o di criptare i segreti della pietra filosofale a futura memoria, ma che desidera intraprendere e condividere un viaggio di conoscenza e auto-conoscenza. La sua può essere considerata una sorta di infinita azione di scoperta che si confronta con le quattro fasi alchemiche e con i quattro elementi. Un perpetuo divenire che lo porta a studiare, sperimentare, ideare, progettare e creare percorsi sempre nuovi che mette, di volta in volta, a disposizione del pubblico invitandolo a un vera e propria esperienza estetica iniziatica. Nelle sue composizioni e all’interno delle sue istallazioni site specific, oggetti, materiali, simboli, scritte, lettere, numeri e luci, allusi o manifestati in modo evidente, non sono mai casuali, ma la loro conoscenza non pregiudica, comunque, una possibilità percettiva soggettiva».