“La gara unica del trasporto pubblico locale serve proprio ad evitare vicende come quella del bus andato a fuoco a Pescia. La media dell’età dei bus che il vincitore della gara unica regionale Autolinee Toscana ha ereditato dai vecchi gestori è di circa 13 anni, il che vuol dire che la metà di questi aveva pressappoco tra i 15 e 20 anni di vita.

In virtù di quanto previsto con la gara unica regionale rispetto agli investimenti che deve fare il nuovo gestore all'ammodernamento dei mezzi, invece, arriviamo a circa 6 anni di attività per ogni mezzo, che è lo standard europeo.

Quindi proprio la gara unica, che Capecchi vorrebbe sospendere, permette di arrivare a standard europei sulla età dei mezzi che prima non avevamo. Nessuno vuole negare i problemi e le criticità, ma occorre rivolgere lo sguardo agli obiettivi concreti, cioè a quello che si può fare per migliorare la manutenzione dei mezzi e soprattutto per accelerare lo svecchiamento del parco autobus. Come pure intervenire sui ritardi e sulla qualità del servizio.

Prendersela con la gara unica, come se fosse la causa di tutti i mali, non serve e rischia di diventare solo propaganda: purtroppo la situazione precedente era tutt'altro che rosea e molti dei problemi attuali nascono da mancanza di investimenti da parte dei gestori precedenti, investimenti ritardati anche in virtù dei cinque anni di contenzioso promosso dalle aziende precedenti e che, visti i risultati, è servito solo a confermare la bontà della procedura di gara ma ne ha paralizzato per anni gli effetti positivi previsti dal bando di gara regionale".

Così Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e presidente della commissione aree interne, replica ad Alessandro Capecchi (FdI) sulle questioni legale al Tpl dopo l’episodio di Pescia.