My Tuscany (Mc Academy) e U.S. Art. Ind. Larcianese annunciano con soddisfazione il raggiungimento di un importante accordo di collaborazione, finalizzato a rafforzare e valorizzare il percorso formativo dei giovani calciatori del territorio.
Impressionante performance delle squadre giovanili del Ctt Centro tecnico territoriale Monsummano, campionesse territoriali nei rispettivi campionati: accesso diretto alla fase regionale sia per l’Under 18 che per l’Under 16.
L’annata podistica comincia a entrare nel vivo e la Silvano Fedi non si fa certo trovare impreparata.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con la guardia/ala Micheal Anumba.
Fabo Herons Montecatini comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l'atleta Dimitri Klyuchnyk.
La Boxe Giuliano domenica 16 febbraio schiera in campo due giovanissimi atleti impegnati per la loro prima volta per lo sparring io nella categoria canguro e allievo.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che l’ala/pivot Karlis Silins è stato convocato dalla Lettonia per prendere parte agli ultimi due incontri validi per le qualificazioni a Euro 2025 che si disputerà, tra il 27 agosto e il 15 settembre prossimi, tra Lettonia, Cipro, Finlandia e Polonia.
Grandissimo successo di pubblico per le premiazioni delle società sportive e degli atleti di Monsummano che, nell'anno passato, si sono distinti per i loro risultati.
Una scrittrice poliedrica, protagonista nella Pistoia del ‘900.
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Rifondazione Comuniusta interviene sull'ospedale.
"Spesso la sanità pubblica ha rappresentato un “terreno di caccia” per i diversi schieramenti politici, che hanno strumentalizzato questo tema, ponendovi sopra la propria bandierina.
Ma la salute pubblica nella previsione della nostra Carta Costituzionale è un bene universale, un diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività: il diritto all’assistenza sanitaria va assicurato a tutti “gratuitamente”, senza alcuna distinzione di censo e di genere.
Nel nostro territorio esiste un presidio ospedaliero antico ma che ha sempre svolto pienamente la sua funzione fino ai giorni nostri. Tuttavia, scelte scellerate fatte dal governo centrale e dalle amministrazioni locali hanno portato l’ospedale di Pescia a un lento e inesorabile declino.
Alla luce dell’annunciato finanziamento da parte della Regione (circa 14 milioni provenienti dal Pnrr), destinato all’ospedale di Pescia, evidenziamo che non sia stato ancora esplicitato quali specializzazioni e reparti saranno mantenuti e riaperti, né in generale quale sarà la futura destinazione della struttura ospedaliera. Inoltre non è chiaro quali risorse economico-finanziarie sosterranno il mantenimento dell’ospedale negli anni futuri.
È un dato di fatto che l’ospedale di Pescia negli ultimi anni ha visto una perdita secca di servizi e prestazioni fondamentali, con specializzazioni, come pediatria e ginecologia, pressoché scomparse, mentre altre hanno visto un ridimensionamento del numero delle prestazioni ai minimi termini, con disagi e liste di attesa che rendono sempre più difficile l’accesso alla sanità pubblica.
Non pare che il problema sia riconducibile alla mancanza di personale, bensì che esso sia dovuto piuttosto all’assenza di un’attenta pianificazione e di una migliore organizzazione delle strutture esistenti, oltre che ad una cattiva gestione delle risorse umane e strumentali.
La sanità pubblica è malata? La risposta non può che essere affermativa: la sanità, soprattutto quella praticata nelle periferie, è affetta da una disattenzione cronica da parte di chi la deve governare. Bisogna chiedere a chi di dovere (Comune, conferenza dei sindaci e Regione) cosa si intende fare per invertire questa rotta malsana.
Il malato, il paziente non è un cliente, bensì una persona che improvvisamente si scopre fragile e lo scopre a sue spese: la salute, che deve essere gratuita, è un bene personale, ma anche dell’intera collettività, che può scomparire in brevissimo tempo e che può mettere in ginocchio la persona malata e anche il suo nucleo familiare.
Le soluzioni ci sono: il confronto con gli addetti e l’ascolto delle “giuste” richieste della popolazione rappresentano l’unica strada da seguire, per evitare derive verso un privato che non tiene conto della solidarietà, della capacità economica delle persone e soprattutto, come sancito nella Costituzione italiana, del suo carattere fondamentale e universale".