E’ innegabile che la crisi di Montecatini città termale perduri ormai da tempo. Allo stato attuale, mi sembra difficile trovare investitori privati che si accollino le Terme per farci una qualche cosa, come piscine termali, al posto del classico bicchiere purgativo che ormai non interessa più al turista odierno. L’unica nostra salvezza, può essere la Regione Toscana per la quale togliere dal proprio budget 30/40 milioni di euro per riprogettare il termalismo con qualche cosa più consona all’attuale società, non rappresenta certo un problema; è solo una volontà politica.

Questo potrebbe essere il periodo migliore per chiarire se la Regione vorrà che Montecatini e l’interland, sia una città termale o un ammasso di fabbricati con scritto vendesi o affittasi a prezzi irrisori con clientela che nella maggioranza dei casi, è sempre più composta da immigrati di cui non è nota la provenienza del loro denaro.

Se la Montecatini termale sparisce, spariscono anche tanti posti di lavoro di gente che vive nei comuni limitrofi; quindi questo è un problema non solo nostro, ma dell’intera Valdinievole.

Fra poche settimane ci saranno le elezioni politiche Regionali. Perché i Sindaci della Valdinievole, di varie estrazioni politiche, non si mettono d’accordo per organizzare una manifestazione unitaria, chiamando i due candidati alla Regione, sia Giani che la Ceccardi e gli stessi ci dicono in un dibattito pubblico o singolarmente, quando eletti, ( perché uno dei due lo sarà ), come dovrà vivere o morire questo territorio ?

Non sono così ingenuo da non sapere che in campagna elettorale “ promettere e mantenere è da gente paurosa “, ma sarà un passo avanti e farà capire agli elettori di chi si potranno fidare nel prossimo futuro, se non terranno fede alle loro promesse.

Per come sta l’economia al momento, sarà una morte lenta ma certa. I Sindaci valutino questa idea, ma qualcosa devono pur fare, uniti si potranno avere dei risultati, divisi è la fine economica dei nostri territori.