Nel giorno della festa della ‘’Liberazione’’ si e svolta nella località di Bonelle all’estrema periferia della città Pistoia la quarantottesima edizione della <<Maratonina del Partigiano>>.
Jolly Acli Livorno – Butera Clinic Nico Basket 76-57
Dopo lo sfortunato epilogo di gara-1, la Gioielleria Mancini torna in campo in cerca di riscatto per allungare la serie.
Si è disputato nella seconda metà del mese di aprile al poligono di Lucca il terzo appuntamento regionale, valido per l’ammissione ai campionati italiani individuali e a squadre.
Per la Festa della Liberazione, giovedì 25 aprile si terrà la 48esima edizione della Maratonina del Partigiano.
Organizzata dalla società ‘’I Ghibellini Massa e Cozzile’’ si è disputata in località Vangile la 38^ edizione dell’<<Ultimo Ghibellino>>.
Si è svolta il 21 aprile, la "Only Girls", pedalata non competitiva su strada organizzata da Edita Pucinskaite, ex ciclista su strada lituana.
L’Estra Pistoia Basket fallisce il primo match point per assicurarsi un posto all’interno del tabellone dei playoff.
Si è aperta nel pomeriggio del 23 aprile nell’atrio del Palazzo comunale la mostra "Che cos’è un bambino?".
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Un giardino storico è come un fiore all’occhiello del territorio? E in che misura e modo il suo recupero può rappresentare un volano per il contesto territoriale, sia in chiave turistica che per il florovivaismo locale?
Questo l’interrogativo centrale dell’incontro “Un fiore all’occhiello? Il recupero del giardino storico come strumento per la valorizzazione del territorio” che si terrà domani nella sala Delfino dell’area Anve (padiglione 7) della fiera di Padova, dove dal 21 al 23 settembre si svolgerà la 67^ edizione di Flormart, il salone professionale del florovivaismo, giardinaggio e architettura del paesaggio. Incontro, organizzato dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, dall’Associazione nazionale vivaisti esportatori e dall’Osservatorio nazionale del verde urbano e storico, a cui interverranno Maria Adriana Giusti, studiosa e storica del giardino ed esperta di restauro; Paolo Galeotti, agronomo e responsabile dell'Ufficio parchi e giardini del Polo museale della Toscana, che si è occupato dei principali giardini storici dell'area fiorentina; Giorgio Strappazzon, referente tecnico dell'ampliamento di oltre un ettaro dello storico Orto botanico di Padova con l'obiettivo di creare un atlante della biodiversità; Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, promotore del progetto museale per il territorio di Collodi e relatore con esperienza trentennale nella gestione dei parchi storici e termali; il paesaggista Stefano Mengoli, a cui si deve l'innovazione botanica e paesaggistica di uno dei giardini storici più belli d'Italia, lo storico giardino di Villa Garzoni di Collodi; e, per il gruppo vivaistico Giorgio Tesi, l’agronomo Andrea Menghini e il responsabile marketing Fabio Fondatori. A coordinare i lavori Andrea Vitali, editore di Floraviva.
Nell’occasione sarà possibile vedere una spazio-giardino temporaneo dal titolo “Il teatro della natura” ispirato allo storico giardino Garzoni e realizzato a Padova dalla “Brigata di giardineria storico giardino Garzoni” su concept sviluppato da Stefano Mengoli. Inoltre verrà illustrato il “Corso per addetto alla manutenzione e realizzazione dei giardini” riconosciuto dalla Regione Toscana di prossimo avvio proprio presso il giardino Garzoni.
I relatori affronteranno le seguenti questioni: che significato ha oggi occuparsi di un giardino storico, conservarlo, renderlo vivo e vitale, in un'Italia culla della cultura ma anche delle difficoltà relative agli investimenti nella tutela e conservazione dei beni architettonici? Come si può facilitare la comprensione del lavoro di conservazione e del valore del giardino conservato? Quali strategie per stimolare il pubblico alla visita e renderla un'esperienza positiva, poi rilanciata sui social media? Che ruolo può ricoprire un parco/giardino storico aperto al pubblico nelle politiche di rilancio turistico di un territorio? E può esso fare da volano alla filiera orto-florovivaistica del territorio di appartenenza? Come si inserisce, infine, in questo ragionamento la questione dell’idoneità professionale del giardiniere?