Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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OGGI E IL 25 APRILE

LA FESTA DI QUASI
TUTTI GLI ITALIANI
PODISMO

Nel giorno della festa della ‘’Liberazione’’ si e svolta nella località di Bonelle all’estrema periferia della città Pistoia la quarantottesima edizione della <<Maratonina del Partigiano>>.

BASKET

Jolly Acli Livorno – Butera Clinic Nico Basket  76-57

BASKET

Dopo lo sfortunato epilogo di gara-1, la Gioielleria Mancini torna in campo in cerca di riscatto per allungare la serie.

TIRO A SEGNO

Si è disputato nella seconda metà del mese di aprile al poligono di Lucca il terzo appuntamento regionale, valido per l’ammissione ai campionati italiani individuali e a squadre.

PODISMO

Per la Festa della Liberazione, giovedì 25 aprile si terrà la 48esima edizione della Maratonina del Partigiano.

PODISMO

Organizzata dalla società ‘’I Ghibellini Massa e Cozzile’’ si è disputata in località Vangile la 38^ edizione dell’<<Ultimo Ghibellino>>.

CICLISMO

Si è svolta il 21 aprile, la "Only Girls", pedalata non competitiva su strada organizzata da Edita Pucinskaite, ex ciclista su strada lituana.

BASKET

L’Estra Pistoia Basket fallisce il primo match point per assicurarsi un posto all’interno del tabellone dei playoff.

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Domenica 28 aprile alle ore 17 presso Lo Spazio Pistoia, Giacomo Carnesecchi inaugura la mostra personale

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Si è aperta nel pomeriggio del 23 aprile nell’atrio del Palazzo comunale la mostra "Che cos’è un bambino?".

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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PESCIA
La Giornata della Memoria nel racconto degli studenti della scuola Libero Andreotti

29/1/2016 - 16:09

Le celebrazioni legate alla Giornata della Memoria, che a livello internazionale è ricordata il 27 gennaio, alla scuola Libero Andreotti hanno avuto inizio lunedì con le testimonianze di due signore che hanno emozionato gli alunni delle classi terze.


Carla Saddaan, una signora ebrea, originaria di Ferrara poi trasferitasi a Firenze, ha ricordato la sua infanzia passata a fuggire e a nascondersi, lottando continuamente con la paura di essere catturata e di finire nei campi dove hanno trovato la morte molti ebrei.


Ha raccontato con puntualità e memoria viva episodi accaduti a lei e alla sua famiglia dopo la promulgazione delle leggi razziali, riconoscendo, pur con tutte le sofferenze, di essere stata fortunata a differenza di moltissimi altri di cui è oggi doveroso ricordare gli strazi, le sofferenze e la fine tragica.

 

La signora Natali ha raccontato come i genitori, Umberto e Amina,  avessero salvato, nascosto, protetto e accudito tre sorelline ebree i cui genitori erano stati catturati dalla Gestapo. A distanza di anni le tre sorelle Della Riccia non dimenticarono i loro salvatori e proposero il caso alla fondazione Yad Vashem che nel 2003 ha insignito i coniugi Natali del titolo di Giusti tra le Nazioni.
 
I ragazzi sono rimasti colpiti dalla testimonianza delle due signore e in classe hanno continuato a riflettere con i professori sugli episodi raccontati, spesso dimostrando difficoltà a credere a quello che avevano sentito. Molti hanno, però, riconosciuto l’importanza del momento al quale hanno partecipato perché ricevere una testimonianza viva li renderà capaci di continuare a testimoniare ciò che loro, con le loro orecchie, hanno ascoltato.

Il regista Orlando Forioso ha inoltre realizzato un’installazione teatrale in piazza dove ha riprodotto un piccolo campo di concentramento, con filo spinato, a cui era appeso un vestito da carcerato. Questo il racconto degli studenti.

 

"Al centro era posta una sedia, sulla quale chiunque poteva sedersi, per provare a entrare in contatto, attraverso questa ricostruzione e il racconto audio di testimoni, con l’orrore e la disperazione del lager. Anche noi studenti delle scuole secondarie e superiori del territorio siamo stati invitati a partecipare e a ricordare.

 

Noi alunni delle classi seconde dell’istituto Libero Andreotti abbiamo ricercato, con le insegnanti, alcune poesie, interviste, testimonianze di sopravvissuti e le abbiamo lette, la mattina in piazza, con emozione e sentimento. Uno di noi si è anche seduto sulla sedia e ha ascoltato donne e uomini che raccontavano la propria prigionia, provando tristezza e commozione.

 

E’ stata profonda e coinvolgente questa forma di teatro che ci ha stimolato a intervistare l’ideatore e regista, Orlando Forioso. Egli ci ha confidato che realizzare tutto ciò non è stato semplice; molto spesso ha provato insicurezza, ma la sfida è stata proprio questa: cercare di ricreare il dolore e la sofferenza di tutti coloro che non dimenticano".

Fonte: Istituto Libero Andreotti
 
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