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OGGI E IL 25 APRILE

LA FESTA DI QUASI
TUTTI GLI ITALIANI
PODISMO

Nel giorno della festa della ‘’Liberazione’’ si e svolta nella località di Bonelle all’estrema periferia della città Pistoia la quarantottesima edizione della <<Maratonina del Partigiano>>.

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Jolly Acli Livorno – Butera Clinic Nico Basket  76-57

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Dopo lo sfortunato epilogo di gara-1, la Gioielleria Mancini torna in campo in cerca di riscatto per allungare la serie.

TIRO A SEGNO

Si è disputato nella seconda metà del mese di aprile al poligono di Lucca il terzo appuntamento regionale, valido per l’ammissione ai campionati italiani individuali e a squadre.

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Per la Festa della Liberazione, giovedì 25 aprile si terrà la 48esima edizione della Maratonina del Partigiano.

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Organizzata dalla società ‘’I Ghibellini Massa e Cozzile’’ si è disputata in località Vangile la 38^ edizione dell’<<Ultimo Ghibellino>>.

CICLISMO

Si è svolta il 21 aprile, la "Only Girls", pedalata non competitiva su strada organizzata da Edita Pucinskaite, ex ciclista su strada lituana.

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L’Estra Pistoia Basket fallisce il primo match point per assicurarsi un posto all’interno del tabellone dei playoff.

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Si è aperta nel pomeriggio del 23 aprile nell’atrio del Palazzo comunale la mostra "Che cos’è un bambino?".

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

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MONSUMMANO
Al Teatro Montand va in scena "Il bell'Antonio", con Andrea e Luchino Giordana

12/2/2014 - 10:22

Quinto appuntamento, venerdì 14 alle 21, per la ricca stagione del Teatro Montand di Monsummano Terme, con "Il bell'Antonio", tratto dall'omonimo romanzo di Vitaliano Brancati, proposto nell'adattamento che la figlia Antonia e Simona Celi hanno curato in occasione dei sessant'anni dalla morte del grande scrittore catanese.

Un progetto importante, con la regia di Giarcarlo Sepe (di cui ricordiamo al Montand il successo di Un ispettore in casa Birling, sempre con Giordana), che riporta in teatro una grande coppia, Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, due attori molto popolari, per anni in scena insieme con allestimenti di rilievo. Ritornano per dar vita ad uno spettacolo raffinato e coinvolgente, che vede interprete nel ruolo di Antonio il figlio di Andrea Giordana, Luchino (già nel Vantone di Pasolini, prodotto dall'Associazione Teatrale Pistoiese qualche anno fa).


Luchino Giordana affiancherà il padre, all’interno di un progetto che dalla vita reale porta un padre ed un figlio, ad interpretare altri due personaggi letterari, esattamente un padre e un figlio, in palcoscenico. Nel cast, anche Elena Callegari, Simona Celi, Michele De Marchi, Natale Russo, Alessandro Romano, Giorgia Visani.


Secondo romanzo italiano più letto e amato, dopo Il Gattopardo, Il bell’Antonio è un lucido e meraviglioso affresco dell’Italia che si sviluppa attraverso un meccanismo concentrico che, dal sistema nazione, dalla storia di un Paese in grande difficoltà durante il periodo fascista, fotografa una microstoria in Sicilia di una famiglia e del suo Bell'Antonio. Un personaggio reso celebre dall’interpretazione di Mastroianni e dalla regia di Bolognini, pieno di fascino, quasi  enigmatico, chiuso in un destino contrario alla propria natura. Una storia  iperbolica in una Sicilia che viene raccontata con grande amore, lontana dagli stereotipi e dai facili ammiccamenti.

 

Antonio, bellissimo e privo di qualunque talento, viene visto come una sorta di divinità; le donne svengono al suo passaggio, sono turbate, si strappano i capelli; gli uomini ne invidiano in fascino. Il padre decanta la virilità di questo figlio unico, la gente pensa che lui sia vicino a Mussolini ed influente, la Catania degli anni '30 non parla altro che delle sue doti.


Un fascismo locale macchiettistico ed inadeguato. Una madre mite ma pronta a mordere per difendere il figlio. Uno zio filosofo. Un matrimonio non consumato porterà due famiglie di Catania al centro di una tragedia al contrario in cui l’eroe è 'eroe', nonostante se stesso, ed il motivo della tragedia in sé non esiste se non in una incomprensibile difficoltà di Antonio ad amare.


Tutto esplode sotto forma di tragedia ridicola, vista con la grande ironia di una delle penne più importanti del '900. La sensualità, la carnalità, le cose taciute e quelle che non si possono dire, i segreti del talamo, l’impotenza o il peso di un ruolo non voluto, sono solo una chiave di lettura che invece di risolvere il romanzo apre la mente del lettore, e in questo caso dello spettatore, alla ricerca di variabili in cui la fine potrebbe non essere nota.

Fonte: Associazione Teatrale Pistoiese
 
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