Probabilmente molti valdinievolini non sanno dell'esistenza di un'albero secolare di circa 600 anni di vita a pochi Km.da Montecatini.

La pianta è della famiglia delle Robur querce (Farnia) ed è il  secondo albero più grande della regione, con nascita stimata intorno ai primi anni del 1400,ha una circonferenza di 4,5 metri, un'altezza di 24 metri con una chioma di oltre 40.

Nel corso dei secoli ha rischiato di scomparire, quando agli inizi del 1900 alcuni vandalii si divertirono a sedersi sopra i rami troncandoli, durante il periodo bellico i tedeschi decisero di abbatterlo per ricavare della legna da ardere, la cosa non ebbe seguito per le suppliche degli abitanti del posto, negli anni sessanta un fulmine si scaricò sull'albero causando danni rilevanti.

Comunque la pianta è riuscita a restare integra pur mostrando dei problemi causati dai turisti che hanno l'abitudine di calpestare le sue radici poste sul terreno intorno alla pianta,inoltre diversi insetti infestanti l'hanno scelta come loro nido interno.

Questo albero, narra la leggenda, è denominato "Quercia delle streghe" oppure "Quercia di Pinocchio": nel primo caso si diceva che fosse il luogo dove le streghe si incontravano con il diavolo e, sedendosi sui suoi rami, provocarono la tendenza ad espandersi in direzione parallela al terreno; nel secondo caso si narra che il burattino di Collodi avesse sotterrato le sue monete d'oro proprio in questo posto su suggerimento degli astuti imbroglioni il gatto e la volpe.

La località è in collina, sulla strada che da Montecarlo (Lucca) porta a S.Martino in Colle (Capannori), deviazione al cartello per questa località con un breve tratto di strada non asfaltata che ripaga ampiamente il turista per questo "gioiello"nostrano.