Nel giorno della festa della ‘’Liberazione’’ si e svolta nella località di Bonelle all’estrema periferia della città Pistoia la quarantottesima edizione della <<Maratonina del Partigiano>>.
Jolly Acli Livorno – Butera Clinic Nico Basket 76-57
Dopo lo sfortunato epilogo di gara-1, la Gioielleria Mancini torna in campo in cerca di riscatto per allungare la serie.
Si è disputato nella seconda metà del mese di aprile al poligono di Lucca il terzo appuntamento regionale, valido per l’ammissione ai campionati italiani individuali e a squadre.
Per la Festa della Liberazione, giovedì 25 aprile si terrà la 48esima edizione della Maratonina del Partigiano.
Organizzata dalla società ‘’I Ghibellini Massa e Cozzile’’ si è disputata in località Vangile la 38^ edizione dell’<<Ultimo Ghibellino>>.
Si è svolta il 21 aprile, la "Only Girls", pedalata non competitiva su strada organizzata da Edita Pucinskaite, ex ciclista su strada lituana.
L’Estra Pistoia Basket fallisce il primo match point per assicurarsi un posto all’interno del tabellone dei playoff.
Si è aperta nel pomeriggio del 23 aprile nell’atrio del Palazzo comunale la mostra "Che cos’è un bambino?".
Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi
Entro la fine di giugno i comuni toscani della Conferenza 3 dovranno assumere una decisione rispetto alla modalità di gestione dell’acqua che vorranno adottare a partire dal 1 gennaio 2025, ovvero all’indomani della scadenza della concessione a Publiacqua.
A questo proposito, Pistoia Ecologista Progressista ha presentato una mozione con la quale chiede al Comune l’impegno a battersi per una gestione pubblica e dire no alla conferma del modello pubblico-privato. La mozione è stata illustrata nella mattina di oggi nel corso di una conferenza stampa, sarà presentata in commissione domani per poi - questo è l’auspicio - essere discussa in consiglio comunale lunedì.
«Crediamo che questa sia l'occasione per ritornare a una gestione interamente pubblica - ha dichiarato in proposito il capogruppo di Pistoia Ecologista Progressista Mattia Nesti - come hanno chiesto milioni di italiani nel referendum del 2011 e come avevano inizialmente deciso anche gli stessi comuni nell'assemblea dell'Autorità Idrica Toscana del 2018 quando si erano espressi per la gestione "in house". Purtroppo, contraddicendo anche quest'ultima delibera, da quando è emerso il progetto della multiutility l’impressione è che si stia andando in una direzione completamente diversa. Nell'ultima riunione, a maggio, anche l'amministrazione Tomasi ha purtroppo votato a favore della gestione mista con il privato. Scelta che riteniamo sbagliata perché riconfermerebbe, per altri venti o trent'anni, un modello che non ha funzionato. Si è visto con Publiacqua: le cittadine e i cittadini hanno pagato le bollette dell'acqua, ma gli utili dell'azienda sono andati ad aumentare i profitti dei soci privati, non a migliorare l'acquedotto e la qualità del servizio».
«Tutto questo accade senza che si sia mai sviluppata una discussione pubblica, nonostante l’opposizione di molti comuni - ha aggiunto la consigliera di Pistoia Ecologista Progressista Greta Bonacchi - e recentemente le 1400 firme raccolte sul nostro territorio dal comitato "No privatizzazione no multiutility", che noi sosteniamo e che con questa azione si auspica possa dare alla cittadinanza l’opportunità di esprimersi in un referendum consultivo comunale. Pensiamo che le molte firme raccolte in così poco tempo siano una testimonianza dell'attenzione delle cittadine e dei cittadini sul tema che è ancora molto alta nonostante siano passati 12 anni dal referendum».
«In quella occasione - ha concluso il consigliere Francesco Branchetti, candidato sindaco alle comunali del 2022 - il 59% degli aventi diritto dei pistoiesi votò per il ritorno all'acqua pubblica, un dato che riteniamo più che significativo. Questa è anche l'occasione per ribadire la nostra contrarietà alla multiutility quotata in borsa, e per dire che questo nuovo assetto non è un processo ineluttabile: contrariamente a quanto si voglia far credere, si può dire di no e proporre una strada alternativa. Così come hanno fatto altri comuni della Toscana centrale con cui ci siamo anche confrontati: Sesto Fiorentino, Calenzano, Cantagallo e molti altri. O quei comuni della zona nord-ovest della Regione impegnati in un serio percorso di ripubblicizzazione dell'acqua o che da anni gestiscono i rifiuti con società pubbliche e territoriali, con successo e risparmio per i cittadini e le cittadine».