I consiglieri comunali del gruppo consiliare "Il Ponte", Massimo Galligani, Maria Giulia Romani e Andrea Moschini, intervengono in merito alle notifiche delle aree edificabili e al pagamento dell'Imu.

"Abbiamo appena superato il tax day, ma per alcuni cittadini pontigiani il calvario di adempimenti e pagamenti continua. A seguito dell'approvazione del Regolamento urbanstico, avvenuta nel marzo scorso, sono state recapitate, a ridosso della scadenza del 16 dicembre, centinaia di raccomandate con cui l'amministrazione notificava ai proprietari di terreni il cambio di destinazione in area edificabile con le relative conseguenze su Imu e Tasi.

Infatti tali aree sono soggette al pagamento in relazione al loro valore venale, per determinare il quale la giunta ha approvato, con Del. n. 104 del 15 ottobre, criteri e valori di riferimento per singole aree e destinazioni. Peccato che per rintracciare le tabelle dei valori i proprietari abbiano dovuto fare la fila presso gli uffici o ingaggiare Indiana Jones per scovarle nel sito del comune.

Dopo essere faticosamente entrati in possesso delle tabelle si sono trovati però a dover fare i conti con numeri, in alcuni casi, al di fuori dei reali valori di mercato (forse, chiusi nelle loro stanze, non si sono accorti della forte crisi del mercato immobiliare) e con criteri di determinazione delle superfici del tutto estranei alla reale edificabilità, spesso molto limitata anche a fronte di ampie superfici, per non parlare di notifiche sbagliate, magari a vecchi proprietari per aree che sono state acquisite dalla stessa amministrazione già da decenni (evidentemente non sanno nemmeno quali sono le loro proprietà!). 

La conseguenza è la forte incertezza su quanto pagare nell'imminenza della scadenza e quindi la necessità di rivolgersi a professionisti per la verifica della correttezza e il calcolo di quanto dovuto.

Appurato che i cittadini sono ormai considerati alla stregua di sudditi da spremere che almeno lo possano fare con più semplicità e certezza su scadenze e importi.

Perciò, visto la confusione e gli errori commessi, chiediamo al sindaco di garantire il pagamento del giusto dovuto senza sanzioni anche oltre la scadenza del 16 dicembre e perlomeno fino a 60 giorni dal ricevimento delle notifiche, dando così il necessario tempo per le opportune verifiche ai vari proprietari e, nel frattempo, provvedere con urgenza alla correzione delle stime e dei criteri di calcolo dei valori rapportati all'effettiva edificabilità e inserendoli poi sul sito, ma in bella evidenza così da renderli facilmente consultabili anche ai comuni mortali".