Via libera da parte dell’assessore regionale Daniela Scaramuccia all’ipotesi di costruire una seconda nuova struttura ospedaliera nella Provincia di Pistoia. Oggi pomeriggio nella sua visita ai servizi socio- sanitari della Zona Valdinevole l’assessore al diritto alla salute ha incontrato i Sindaci e si è dimostrata favorevole alla realizzazione del nuovo Presidio ospedaliero a Pescia, argomento sul quale è in corso un acceso dibattito.
“Attendo l’analisi di fattibilità tecnico-economica che mi presenterete insieme all’azienda sanitaria  – ha detto l’assessore rivolgendosi agli amministratori locali- da parte della regione nessuna preclusione ma –h a precisato - nel frattempo dovrete continuare a garantire la sicurezza e la qualità dell’attuale presidio attraverso gli investimenti a suo tempo assegnati”.

A questo proposito il direttore generale Alessandro Scarafuggi  ha rassicurato i primi cittadini che le ristrutturazioni proseguiranno e per il 2011 i lavori riguarderanno la realizzazione del nuovo pronto soccorso, l’area materno infantile, la sala di emodinamica e il laboratorio analisi ed ha colto l’occasione per chiarire meglio le proposte aziendali sulla riorganizzazioni di alcuni servizi e attività all’interno dell’ospedale di Pescia.

“Un nuovo ospedale anche a Pescia  - ha sottolineato Scaramuccia - ci potrebbe consentire di ottimizzare le risorse perché sappiamo tutti  che i vecchi presidi sono antieconomici e hanno rigidità strutturali tali da non consentire di rendere flessibili i servizi”.
Scarafuggi si e impegnato a presentare l’analisi tecnica e finanziaria entro la metà di febbraio.
 
Le recenti ristrutturazioni e quelle in corso hanno comunque consentito all’ospedale di Pescia di essere stato il primo a livello regionale a realizzare il modello assistenziale per intensità di cure. “Grazie soprattutto all’impegno degli operatori – ha detto il direttore sanitario Silvia Briani -  ed ora il superamento dei vecchi reparti ci consente una maggiore flessibilità nell’articolazione dei servizi e delle degenze”.