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PROVINCIA
Coronavirus, non si arresta la corsa al rialzo dei nuovi casi: 1.206 in Toscana, 100 in provincia di Pistoia

15/4/2021 - 15:01

In Toscana sono 213.231 i casi di positività al Coronavirus, 1.206 in più rispetto a ieri (1.180 confermati con tampone molecolare e 26 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,6% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,8% e raggiungono quota 180.661 (84,7% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 15.069 tamponi molecolari e 10.033 tamponi antigenici rapidi, di questi il 4,8% è risultato positivo. Sono invece 9.110 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 13,2% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 26.786, -1,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.919 (27 in meno rispetto a ieri), di cui 286 in terapia intensiva (4 in più).  Si registrano 26 nuovi decessi: 14 uomini e 12 donne con un'età media di 83 anni.

 

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

 

L'età media dei 1.206 nuovi positivi odierni è di 46 anni circa (il 16% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 21% tra 60 e 79 anni, l’8% ha 80 anni o più).Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (1.180 confermati con tampone molecolare e 26 da test rapido antigenico). Sono 58.279 i casi complessivi ad oggi a Firenze (407 in più rispetto a ieri), 19.049 a Prato (111 in più), 19.989 a Pistoia (100 in più), 12.051 a Massa Carrara (50 in più), 22.242 a Lucca (108 in più), 26.375 a Pisa (139 in più), 15.755 a Livorno (70 in più), 19.592 ad Arezzo (110 in più), 11.742 a Siena (69 in più), 7.602 a Grosseto (42 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.Sono 649 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 336 nella Nord Ovest, 221 nella Sud est.

 

La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 5.775 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 6.387). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 7.410 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 6.853, Pisa con 6.308, la più bassa Grosseto con 3.460.

 

Complessivamente, 24.867 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (264 in meno rispetto a ieri, meno 1,1%).Sono 25.624 (67 in più rispetto a ieri, più 0,3%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 10.776, Nord Ovest 8.304, Sud Est 6.544).

 

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.919 (27 in meno rispetto a ieri, meno 1,4%), 286 in terapia intensiva (4 in più rispetto a ieri, più 1,4%).Le persone complessivamente guarite sono 180.661 (1.471 in più rispetto a ieri, più 0,8%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 180.661 (1.471 in più rispetto a ieri, più 0,8%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.Purtroppo, oggi si registrano 26 nuovi decessi: 14 uomini e 12 donne con un'età media di 83 anni.Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 8 a Firenze, 3 a Prato, 3 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 2 a Pisa, 2 a Livorno, 5 a Siena, 2 a Grosseto.

 

Sono 5.784 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 1.829 a Firenze, 470 a Prato, 516 a Pistoia, 500 a Massa Carrara, 586 a Lucca, 624 a Pisa, 378 a Livorno, 384 ad Arezzo, 267 a Siena, 152 a Grosseto, 78 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 156,6 per 100 mila residenti contro il 193,8 per 100 mila della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (260,8 per 100 mila), Firenze (183,7) e Prato (182,8), il più basso a Grosseto (69,2).

Fonte: Toscana Notizie
 
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17/4/2021 - 18:47

AUTORE:
vincenzo

condivido appieno l'ultimo capoverso del tuo pezzo .

Sembra il manifesto dell'ovvio , ma invece è la triste realtà - La gente non ha capito !!!!!

Per il fatto delle mamme e dei bimbi a scuola occorre fare un bel distinguo.

Casi di covid 8come qualcuno scrive) nelle scuole del primo ciclo , non mi sembra siano diffusi . Anzi .

Le mammine tengono i bimbi in casa quando no stanno bene . Non escludo che qualche mamma non possa fare a meno di tentare di mandare il bambino a scuola anche se non in perfetta salute.

Caso mai la colpa è del sistema più che delle mamme (riflettiamo prima di condannare)

I bimbi a scuola moccicosi ci sono sempre stati .

Ma qualche "spiritoso" parla di bambini in quarantena col covid pari al 50% della classe

Forse l'apertura delle medie superiori costituisce un veicolo pericoloso .

Altro sono i bambini sotto i dieci anni ed altro i giovanotti che vanno in giro da soli .

Se poi (non per te) si confonde il covid col raffreddore , questo non è altro che il livello medio di istruzione che c'è in giro .

Un tempo almeno , gli ignoranti stavano zitti o intervenivano in punta di piedi .

Ora sono tutti diventati la Ferragni.

17/4/2021 - 9:11

AUTORE:
Devis

Covid e raffreddore vanno a braccetto. I protocolli di sicurezza delle scuole dicono che se un bambino non è in perfetta salute, deve essere tenuto a casa. Ma le mamme se ne fregano. E la scuola non controlla adeguatamente perché fanno entrare in classe bambini con sintomi. Se hanno il covid o no lo deve certificare il pediatra dopo un eventuale tampone. Conosco bimbi rimandati a casa perché visibilmente non in salute e la mattina dopo vengono accettati in classe senza certificato medico. E conosco mamme che danno tachipirina o cortisone ai figli malati (covid o no non lo sappiamo se nessuno gli fa il tampone) prima di andare a scuola così nessuno si accorge dei sintomi. Che i bambini trasmettono (o appestano se preferisci) quanto gli adulti non è un'opinione, lo dicono cts, iss e quant'altri. Non so se sono stato chiaro.

Vaccini a parte che sono LA soluzione, finché non ci sarà buon senso e rispetto delle regole, continueranno i contagi

16/4/2021 - 20:20

AUTORE:
carlo dadone

parliamo di covid o parliamo di raffreddori ?
Quando le vaccinazioni obbligatorie per frequentare la scuola , le malattie infantili ed i pidocchi erano la regola .

Parliamo di bambini positivi al covid o bambini assenti perché da sempre a scuola i bambini si attaccano malattie da sempre .

Nei nidi e nelle materne , da secoli il 50% dei fanciulli è assente .

Altro è dire che i bambini sono portatori di virus capace di appestare maestri e genitori .

Io starei attento a propalare certe notizie .

16/4/2021 - 14:32

AUTORE:
Devis

Ha pienamente ragione Non ha importanza. Le mamme usano la scuola come luogo dove lasciare i figlioli e la dad è uno stress immane. Sono le stesse mamme che mandano a scuola i figlioli con un po' di tosse o di raffreddore. Qualcuno anche con la febbre, perché è "impossibile che siano positivi" oppure "è una forte allergia" quando le prove allergiche non le hanno fatte. Vincenzo, non so se hai nipoti da portare a scuola o parli con qualcuno che la scuola la frequenta, ma se ti sdegna il commento di Non ha importanza è meglio che stai lontano dalle scuole: lì sì che ti sdegneresti.

C'è anche da dire che se qualche mamma se ne frega, dovrebbe essere la scuola a rimandare a casa chi non è in perfetta salute. Anche un solo starnuto isolato può essere un sintomo covid.

A proposito, quello che ho scritto non l'ho letto su Facebook o sentito da amici...

16/4/2021 - 12:44

AUTORE:
Non ha importanza

Prima di scrivere le tue solite ....., vatti a informare dai dirigenti scalastici di Agliana, Monsummano Terme e Montale (potrei proseguire con altri, ma pare già abbastanza).

Eccole le fonti delle notizie: chiamali, e senti quante classi hanno in quarantena, intelligentone.

Ecco chi è l'asino ed ecco dove è cascato.

16/4/2021 - 10:15

AUTORE:
Vincenzo

Le notizie spazzatura sono ammalianti .
Infatti solleticano l'orgoglio di chi le diffonde ed aiutano i poverini a farle proprie .

Noi tutti , purtroppo non abbiamo la possibilità di verificare la realtà di certi fatti .

Abbiamo pero' il cervello e questo dovrebbe metterci in guardia.

Procedendo poi nel percorso , dovremo cercare le fonti delle notizie .

Una cosa + un riassunto su una testata di giornale dei dati ufficiali della regione o del ministero , o meglio ancora dati sui siti di detti enti .

Ma certe persone assumono come fonte , fB o qualche amico , o i si dice o peggio ancora quello che pensano .

E qui casca l'asino . Su certi meccanismi si vincono le elezionni .

Salvini ci aveva convinti che tutti i problemi sarebbero stati risolti chiudendo Vicofaro e i cinque stelle abolendo la politica .

Ora la storia delle mammine , grida vendetta e da la misura del pericolo che noi corriamo , quando abbiamo a che fare con certi sottosviluppati mentali che scrivono di certe notizie .

16/4/2021 - 9:30

AUTORE:
Non ha importanza

Ad una settimana dal rientro in classe, ci sono scuole, e sono tante, che hanno già più di metà delle classi in quarantena, causa infezione portata dai bambini.
Facendo i calcoli, viene da dire che abbiano ragione tanti luminari sulla questione: la scuola non è un punto in cui si sviluppa il contagio, ma solo un veicolo dello stesso. Chi ora risulta positivo, o lo è risultato qualche giorno fa, ha contratto la malattia fuori dalla scuola, ma nei giorni di Pasqua.

Le mammine sono su tutte le furie: addio al baby parking per due settimane, e full immersion di DAD.

Povere mammine ...