Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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PODISMO

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C'era una volta un ragno che tesseva la sua ragnatela intorno a uno scrigno dorato per mangiarsi tutte le mosche...

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Il mlibro è scritto a quattro mani da Dalmazio Biagini, Serafino Cappelli, Valter Ciurli e Riccardo Biagini.

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PIEVE A NIEVOLE
Il sindaco Diolaiuti replica ad Alessandro Rossi: "Ben venga l'unione dei comuni della Valdinievole"

6/9/2014 - 14:39

Comune di Pieve a Nievole, il sindaco Dialiuti replica all'articolo di Alessandro Rossi sulla fusione dei comuni: "Sarà anche un esercizio divertente, ma il dibattito aperto da Rossi a nome di “Cittadinanza e resistenza”e dal M5S su l’unione o sulla fusione dei Comuni sembra più un derby sterile, ma indubbiamente utile a fornire visibilità a chi non ce l’ha, che una progetto serio, frutto di una valutazione meditata sulle peculiarità della Valdinievole e la sua  riorganizzazione istituzionale per favorirne l’ evoluzione e la crescita economica e culturale.


Bene precisare che senz’altro l’Unione dei Comuni può essere un primo passo verso la fusione, ma occorre distinguere il traguardo dal percorso.

L’applicazione astratta di un modello organizzativo che non tiene conto della storie delle diverse comunità e del loro sentire profondo rischia di ridurre la partecipazione democratica e di appiattirne il patrimonio positivo che le distingue e che invece, proprio nella sua diversità, può costituire quel valore aggiunto che è indispensabile al rilancio dell’intero comprensorio. 

Secondo Rossi e M5S il bicchiere mezzo pieno della fusione sarebbe un risparmio sulla spesa politica ( Giunte e Consigli) Nel nostro caso, tenendo presenti le misure indennità, si tratterebbe di cifre irrisorie, ben lontane da quelle necessarie per corrispondere alle esigenze  di riassetto strutturale ed infrastrutturale della Valdinievole. Forse appena sufficienti, su una popolazione di oltre 100.000 abitanti, per ritoccare di pochi centesimi le ultime gabelle.

Casomai il problema da affrontare immediatamente è un altro: valorizzare le municipalità e contrastare quel municipalismo che ha determinato il parziale fallimento dei servizi associati.

L’unione dei Comuni parte da qui e si propone di creare sinergie sufficienti ad ottimizzare la spesa, semplificare ed omogeneizzare regolamenti e procedure, programmare e riorganizzare il territorio in termini comprensoriali guardando oltre il proprio orticello; ben venga quindi l'Unione dei Comuni di tutta la Valdinievole.

Se poi l’obiettivo dei nostri “fusionisti” è quello di ridurre la rappresentanza democratica come risposta all’inefficienza politica, allora parliamoci chiaro. 

Se siamo arrivati al punto di auspicare il cedimento di pezzi di democrazia per sfiducia nella classe politica, un po’ di autocritica imporrebbe loro maggiore cautela, dato che gli uni hanno sostenuto per vent’anni governi di spesa allegra, che hanno negato ripetutamente l’avanzare della crisi e gli altri hanno scelto di cavalcare il disagio per ottenere il consenso sbecerando nelle piazze, ma eludendo al tempo stesso ogni forma di coinvolgimento e di responsabilità nel governo del Paese."

Fonte: Comune di Pieve a Nievole
 
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6/9/2014 - 20:02

AUTORE:
Cittadinanza Resistenza

Signor Sindaco la stiamo invitando al nostro convegno dal titolo" Quanto ci costa la lotta tra campanili. Verso la Fusione tra Comuni. Come già abbiamo scritto presenteremo in quell'occasione il progetto che invieremo all'Autorità per la Partecipazione Regionale e con cui siamo sicuri di avere accesso ai contributi regionali che la Regione destina ai soggetti (compreso i Comitati di Cittadini) che desiderano avviare il processo partecipato per informare i cittadini dei tanti vantaggi della Fusione, sintetizzabili in RISPARMIO PER I CITTADINI. Noi vogliamo informare mentre voi, per vostra valutazione opportunistica, avete deciso di non farlo. Scelta legittima ci mancherebbe, ma Noi, a differenza di voi, crediamo i nostri Cittadini siano più intelligenti di quello che voi state affermando e che se dovutamente informati, essi siano già pronti per la Fusione con altre realtà. Mettiamoci d'accordo, noi partecipiamo ai bandi regionali ed avviamo un processo partecipato per informare i Cittadini dei risparmi effettivi derivati dalla Fusione e voi pensate ad aumentate le tasse? Volete veramente che finisca così? La scelta è vostra.

6/9/2014 - 19:34

AUTORE:
Alessandro

11 Sindaci + 55 (se va bene) assessori + (150 Consiglieri) invece che 1 Sindaco, 1 Sindaco, 5 Assessori (20 Consiglieri Comunali) SONO UN RISPARMIO SICURO. Allora che problema c'è a lasciare libero il seggiolone?

6/9/2014 - 18:23

AUTORE:
Marco D.

A me pare che si voglia continuare a "menare il can per l'aia"... Ma di quali "storie delle differenti comunità" si vuol parlare? Io che parto da Monsummano in direzione Pescia percorrendo 7 km attraverso 6 comuni se non 7, saluto 6/7 sindaci, un tot di assessori, non so quanti consiglieri comunali ecc ecc... Ogni amministrazione con i suoi regolamenti, i suoi piani regolatori che magari cambiano appena si svolta l'angolo. Dove le vede le "differenti comunità" il Sindaco della Pieve?
Diciamo piuttosto che lapropensione all'unione piuttosto che alla fusione è un estremo tentativo fatto per cercare di preservare quelle poltrone che altrimenti sparirebbero... Si rassegnino i "politici"... La direzione è segnata e niente e nessuno potrà fermare il cambiamento. Semplicemente il M5S e Cittadinanza e Resistenza ne hanno preso atto, il resto della classe politica cerca solo di fare "fallo di confusione"...

6/9/2014 - 16:20

AUTORE:
Alberto Diolaiuti

Purtroppo c'è molta ignoranza e ipocrisia in questo comunicato stampa.

La fusione dei comuni non porterebbe un risparmio soltanto per quanto riguarda il personale politico, ma anche un'ottimizzazione generale per quanto riguarda uffici e servizi che diventerebbero centralizzati ma con uffici diffusi capillarmente sul territorio.

In più, si potrebbe iniziare a pensare un tipo di sviluppo territoria armonioso e non a caso come adesso (ogni comune fa come gli pare).

Il ultimo, fondersi significa poter sforare il patto di stabilità e avere dei fondi dallo stato.

A questo, si aggiungerebbero i vantaggi dell'Unione (senza gli svantaggi).

Unirsi e basta: significa creare un altro carrozzone politico.

Se poi ne facciamo una questione di rappresentanza politica... siete maggiormente ridicoli.

Mi volete dire che i comuni di 100.000 abitanti non sono "adeguatamente rappresentati politicamente"? Mi volete dire che l'abominio che state facendo per la provincia è invece un esempio di rappresentanza politica?

Per carità...