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PODISMO

Ben 75 staffette hanno onorato la memoria del podista Alessio Torracchi, gara podistica a staffetta 3,900 x 2 atleti organizzata dalla Pro Loco Fognano.

IPPICA

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BASKET

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PODISMO

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BASKET

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L'importante tassello di completamento dell'Impianto di Montagnana (Hockey Stadium Andrea Bruschi) potrebbe davvero prendere forma nei prossimi mesi. Nei giorni scorsi l'Hockey Club Pistoia ha formalmente donato il progetto preliminare all'amministrazione comunale di Marliana.

BASKET

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Dopo il Kim e liu del Nord e il Kim e Liu di Roma la società sportiva Kin Sori Taekwondo asd si conferma prima delle toscane nel taekwondo e 3 nel parataekwondo italiano.

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C'era una volta un ragno che tesseva la sua ragnatela intorno a uno scrigno dorato per mangiarsi tutte le mosche...

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Il mlibro è scritto a quattro mani da Dalmazio Biagini, Serafino Cappelli, Valter Ciurli e Riccardo Biagini.

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VALDINIEVOLE
Lettera del vescovo De Vivo alla diocesi: il vero valore del Natale

24/12/2010 - 9:58

VALDINIEVOLE

Lettera del vescovo monsignor Giovanni De Vivo alla Diocesi.

Si potrebbe discutere, e non poco, se il Natale sia un mistero difficile. A quanto si vede in giro, sembrerebbe esattamente il contrario.

Anche se quest’anno è un po’ più contenuto, lo sfarzo di luce che unisce negozi, strade, balconi, mostra chiaramente che non si può far a meno del Natale, che nessuno vi vuol rinunciare. È bene però distinguere.

 Spesso non si tratta di celebrazione del Natale, ma di quel clima di festa che lo accompagna, cui non vuol sottrarsi neppure chi il Natale lo ha rimosso e magari caldeggia in ambiente scolastico la festa dell’inverno.Dobbiamo avere il coraggio di dirlo chiaramente: il Natale è un mistero difficile. Lo dico per i più grandi, giacché i piccoli hanno un loro metro, una loro chiave per entrare in questo mistero. Riportavamo tempo fa di quanto sta accadendo a Londra. Di fronte a una marginalizzazione evidente, l’arcivescovo emerito di Canterbury, l’anglicano Lord Carey, parlando alla Camera dei Lord (non in una conversazione o in una chiesa) ha proposto ai cristiani una "giornata della non-vergogna", o, se si vuole, della fierezza cristiana.

Carey, figlio di un portinaio, a 15 anni elettricista, insomma un "figlio del popolo", ha sostenuto che in una mescolanza di politically correct, multiculturalismo e aperta avversione alla Chiesa la grande eredità cristiana del Paese è sotto attacco. «Perfino il Natale - aggiungeva - sembra qualcosa di cui ormai ci vergogniamo». E Carey denunciava in quell’occasione la trasformazione del Natale, in nome del "politicamente corretto" (cioè di una marmellata indistinta) in una festa dell’inverno. L’inverno non può essere un denominatore comune del Natale: fa torto alla storia e offende grandemente l’intelligenza. E offende grandemente l’intelligenza che poi in Trafalgar Square, piazza centrale di Londra, si sia piazzato un grande albero di Natale.

Per chi?, viene da domandarsi. Per la negazione del Natale! Oggi c’è il pericolo che il Natale diventi il tutto e il contrario di tutto. Non possiamo certo impedire alle persone di affacciarsi al Natale, anzi ci fa piacere, ma non possiamo esimerci dal dire che non di rado si tratta di un falso storico, di una moda che non giunge al cuore della festa. Come si fa, viene da domandarci, a celebrare il Natale senza capire perché lo si celebra? Che cosa allora rappresenta il Santo Natale per noi? "Ha messo la sua dimora in mezzo a noi". È questo il succo del Natale: Dio si è fatto uomo! E se Dio si è racchiuso nel limite di persona umana non è certamente senza significato per noi uomini. Appuntavo anni fa una frase del filosofo Plotino: "Se Dio è sceso sulla terra, certo non è venuto per starci vicino".

 L’espressione, polemica verso il cristianesimo, serve al contrario a mettere in evidenza una verità: Cristo non si è fatto semplicemente vicino, si è fatto come uno di noi. Alcune conseguenze. Prima di tutto la grandezza dell’uomo. Se un Dio si... scomoda e si fa come uno di noi, significa che essere uomo rappresenta un valore altissimo. Mai nessun’altra religione e nessun pensiero filosofico hanno così esaltato l’uomo. Se poi Dio si è fatto uomo, è per sollevarlo a sé: "A quanti lo hanno accolto da dato potere di diventare figli di Dio". Ci troviamo oggi, a 2000 anni dalla nascita di Gesù, a scommettere la nostra vita cristiana su questa verità. Ma certo non è facile: ci vuole un supplemento di fede, che non fa torto all’intelligenza, e anzi la invita a riconoscere, come diceva il buon Pascal, che "l’ultimo passo della ragione è riconoscere che vi sono un’infinità di cose che la superano". E il Natale è una di queste verità, vorrei dire la più grande.
Con i miei migliori auguri.
Monsignor Giovanni De Vivo Vescovo

 
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