Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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PODISMO

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C'era una volta un ragno che tesseva la sua ragnatela intorno a uno scrigno dorato per mangiarsi tutte le mosche...

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CASTELLI DELLA VALDINIEVOLE
di Giovanni Torre
La storia di Monsummano Alto attraverso i secoli, all'ombra del poggio di Montecatini Alto

12/2/2017 - 13:41

Una volta gli anziani della valle dicevano che , come altezza, la collina di Montecatini Valdinievole fosse più alta del “Poggio” di Monsummano Alto per un solo mattone. Non è proprio così perché Montecatini Alto è a 260 s.l.m. mentre Monsummano Alto è a 340 s.l.m., quindi 80 metri di differenza ma i vecchi di allora calcolavano ”ad occhio” e quindi erano in buona fede.


Come in buona fede la natura ha concesso tutto a Montecatini Valdinievole, acqua compresa, mentre Monsummano Alto ha avuto sempre penuria di questo prezioso e indispensabile liquido.


Questo per la natura della roccia su cui, da secoli, si adagia. Le conseguenze di ciò sono intuibili perchè, a Montecatini Alto esisteva ed esiste la vita come la intendiamo oggi, a Monsummano Alto è sempre stato un luogo ostile per i pochi residenti costretti a vivere in altri luoghi più accoglienti.


In altre parole, il borgo castello fu declassato a vedetta sulla pianura sottostante e quindi abitato da una guarnigione di pochi armigeri con il compito di avvertire la città amica, una volta Lucca, un’altra Firenze, circa i movimenti degli eserciti in transito nella Valdinievole: un punto di osservazione indispensabile per anticipare i tempi di una qualche minaccia nemica.


La storia ci narra che, presumibilmente in età Longodarda, si crearono i presupposti per un piccolo borgo abitato. Il primo documento certo è datato 1105 e ci parla di una compravendita tra il Monastero di S.Antimo (Siena) cedente e il Conte Ildedrando del fu Rodolfo, compratore. Successivamente il castello passò ad altre nobili famiglie di Maona, Montecatini e Capraia e quindi, nel 1128, al vescovo di Lucca per poi passare al comune di Lucca nel 1218.


Nel 1314 i crescenti attriti tra lucchesi e fiorentini, portarono questi ultimi ad occupare tutti i castelli della Valdinievole, Monsummano Alto compreso.


Questa occupazione durò fino al 29 agosto del 1315, quando l’esercito dei ghibellini toscani lucchesi, pisani ecc., capitanati da Uguccione della Faggiuola, sconfisse severamente i guelfi fiorentini nella battaglia di Montecatini. Alla battaglia, in qualità di cronista, partecipò anche il sommo poeta Dante Alighieri, pertanto anche Monsummano Alto passò in mano dei lucchesi che lo tennero fino alla morte del loro console Castruccio Castacani (1328) quindi ritornò definitivamente sotto il dominio fiorentino dopo l’inutile resistenza tra i comuni della lega valdinievolina e la città del giglio.


Dopo tali date il castello andò lentamente spopolandosi avendo perso la sua funzione primaria di posto di vedetta, in quanto tutta la Toscana fu sottomessa a Firenze (Lucca esclusa). Dell’antico castello rimangono oggi ampi tratti della cinta muraria estesa per circa 2 Km. Due porte di accesso e una bellissima torre pentagonale che, a sera, viene illuminata ed è visibile da tutta la Valdinievole. La rimanente area versa in stato di abbandono non degno di un paese civile come l’ho è il nostro.
 
di Giovanni Torre

 
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16/2/2017 - 9:42

AUTORE:
roberto ferroni

Interessante articolo, spero leggerne altri. Tuttavia un commento su quel "paese civile come il nostro". Ah, l'amor patrio, a volte disconosce la propria trave per vedere il fuscello. Abbiamo il più grande patrimonio artistico di ogni paese, patrimonio che recentemente ed in parte é stato messo sotto la tutela direttiva di esperti stranieri. Questo la dice lunga sulla "civiltà" nostrana che non prevede, tanto meno attua, un'acculturazione specifica per salvaguardare e propagandare i beni culturali, reperibili da Chiasso a Canicattì. Non credo sarebbe esagerato pensare che, forse, su i proventi di una ben strutturata ed organizzata macchina turistica, viabilità, ricezione, alimentazione, tuizione, se non proprio vivere esclusivamente, l'Italia potrebbe far fronte in buona parte al bilancio statale.

13/2/2017 - 14:00

AUTORE:
franco

Molto interessante, peccato per lo strafalcione finale.