Il giorno 30 ottobre si è tenuto al Grand Hotel Croce di Malta un convegno, organizzato dal Club per l’Unesco di Montecatini Terme presieduto da Beatrice Chelli e con il patrocinio del Comune, sul tema “Terme di Montecatini patrimonio dell’Umanità: prospettive per lo sviluppo del territorio”.

Al convegno sono intervenuti relatori di alcune università ed enti di ricerca e il presidente di Asaui, associazione dei docenti delle università americane in Italia. Il convegno è stato arricchito dalla presenza del sindaco Luca Baroncini, del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani con l’assessore di riferimento Stefano Ciuoffo e da un intervento in streaming di Mariassunta Peci, dirigente del Ministero dei Beni Culturali con delega al Patrimonio Unesco, che ha manifestato la grande attenzione e vicinanza del Ministero per una forte azione di sostegno dell’inestimabile valore delle Terme.

I diversi relatori hanno esaminato i punti di criticità ma anche di forza dell’economia cittadina e del territorio, delineando diverse interessanti e innovative prospettive di rilancio in un’ottica di sviluppo sostenibile. 

Più in particolare, Simone Bertini (Irpet) ha spiegato che nell’ultimo decennio il nostro territorio ha vissuto un certo peggioramento della propria condizione economica, desumibile da una contrazione superiore alla media nazionale dei posti letto alberghieri e degli esercizi commerciali, e con un calo occupazionale di circa il 9%. Non sono percorsi irreversibili e le tendenze possono essere positivamente invertite, ma certamente serve un’attenzione particolare verso un territorio che -producendo meno reddito, attirando meno turisti e con una popolazione stagnante- tende ad impoverirsi sia di imprese che di lavoratori, con conseguente contrazione della domanda di immobili e riduzione degli investimenti anche in ristrutturazioni e interventi conservativi.

 
Stefano Rosignoli (Banca d’Italia) ha riservato un approfondimento proprio ai dati statistici riguardanti il mercato immobiliare tratti dall’Agenzia del territorio, rilevando una contrazione importante del prezzo al metro quadro residenziale, che si è ridotto del 43% rispetto al 2009 e, quindi, in misura maggiore rispetto alla media italiana attestatasi al meno 20%.

Sul presupposto che un intero territorio si è storicamente sviluppato intorno alle sue meravigliose terme, oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità, le stesse costituiscono ancora il principale motore di sviluppo e un rilancio dell’attività termale a Montecatini è ancora possibile secondo Simona Romani (Luiss), Angela Bechini (Università di Firenze), Cristiano Crotti (Università di Milano) e Duccio Cavalieri (Università di Pisa), che hanno illustrato, da varie prospettive, le nuove tendenze del termalismo e come sarebbe tecnicamente e scientificamente possibile un’azione di rilancio per soddisfare una domanda di benessere, cura e prevenzione delle malattie secondo una visione olistica, perché parte della terapia termale è anche l’immersione nella bellezza, la fruizione di eventi culturali, la pratica di attività ludiche e ricreative.

Dunque, è auspicabile una nuova e positività progettualità che, come sottolineato da Daniela Ciaffi (Politecnico di Milano), dovrebbe essere il più condivisa possibile, ovvero tenere conto dei bisogni e delle idee di tutti i cittadini e di tutti i corpi intermedi presenti a vario titolo sul territorio: perché quanto più un progetto è condiviso da tutti gli stakeholder, tanto più avrà possibilità di successo e non incontrerà impedimenti di qualsivoglia genere.

In estrema sintesi, è emersa la necessità di un impiego strategico di asset patrimoniali, materiali e immateriali, già presenti sul territorio e ancora ricchi di potenzialità, ma che necessitano di una serie di investimenti sostenibili secondo un piano strategico unitario, per intercettare le nuove tendenze del mercato e dare forza e sostanza al brand di Montecatini Terme come città del turismo sostenibile, del benessere e del ben vivere: in questa direzione, tra le proposte esaminate dai diversi relatori, oltre alla imprescindibile rivisitazione in chiave moderna dell’attività tipica, un campus internazionale per studenti stranieri che vivono il loro anno all’estero in Italia; un centro di ricerca e di formazione sulle nuove frontiere del termalismo; villaggi Silver Age per anziani ancora autosufficienti e benestanti che desiderano vivere in un territorio ad alta qualità della vita, oltre a una serie di attività ludiche, sportive, artistiche e culturali orientate al benessere globale della persona.