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PIEVE A NIEVOLE
Raddoppio ferrovia, Comitato territorio: "Sia scelta la sopraelevata per una viabilità senza passaggi a livello"

22/2/2018 - 11:07

Il Comitato per il territorio di Pieve a Nievole interviene sul raddoppio della ferrovia.

"Abbiamo letto con interesse e soddisfazione la presentazione dei progetti per il raddoppio della ferrovia per il tratto montecatinese, presentati dal comitato “Montecatiniunasola”.

Ci fa piacere sapere che dopo 2 anni dalla presentazione della sopraelevata progettata dall’architetto Cianciosi e a distanza di 8 anni dal suo studio sia stata confermata, da un autorevole tecnico come l’ingegnere Tobaldini, la fattibilità della sopraelevata per eliminare i passaggi a livello. Evidentemente i tecnici esperti in progettazione e tecnologia ferroviaria ritengono che questa sia la soluzione più adeguata al raddoppio della ferrovia e al territorio attraversato.

La curiosità è che a parlare di raddoppio della ferrovia debba essere un comitato di cittadini e non le amministrazioni, gli enti e le istituzioni interessate dato che quest’opera stravolgerà il territorio, la viabilità, la mobilità cittadina dunque anche la qualità della vita.

E ora pensiamo a Pieve a Nievole, che ne dicono gli ingegneri che per conto di Rfi non sono ancora riusciti in questa impresa per il nostro comune? Qui è stato presentato solo un progetto nato in corsa, superficiale e con evidenti criticità tali da richiedere una variante in corso d’opera, altrettanto improvvisata.

Ci chiediamo soprattutto ora che siamo in campagna elettorale, dove sono i nostri politici? Non sono interessati all’opera pubblica più importante della nostra provincia?

Ci sembra l’occasione giusta per portare nuovamente l’attenzione sugli aspetti che l’opera del raddoppio comporterà: conseguenze sulla viabilità del territorio; l’impatto ambientale e visivo del cavalca ferrovia; la permeabilità nord sud della zona interessata - la sicurezza, l’inquinamento e la qualità della vita; un nuovo pericoloso sottopasso pedonale; il rischio idrogeologico; non ultimi i costi delle opere su Pieve a Nievole che nonostante le ripetute richieste non sono stati forniti alla cittadinanza. Eppure sono opere eseguite con soldi pubblici con lo scopo di riqualificare e migliorare il territorio. 

A Pieve a Nievole è stato annunciato un progetto per “by-passare” il traffico pesante che transiterà dal cavalca ferrovia nel centro urbano verso l’autostrada: la famosa variante regionale contenuta nel protocollo d’intesa del 2010.

Questa nuova variante regionale è prevista lungo il torrente Nievole, stretta fra il muro di contenimento delle casse di espansioni, passerà sotto il cavalca ferrovia, in mezzo a 2 piloni di sostegno della struttura, sarà più alta del piano dei binari e a sua volta progettata su pilastri per transitare in sicurezza dalle casse di espansione.

Il piano della nuova variante stradale ha la caratteristica di essere oltre 6,5 metri più alta delle casse di espansione! Prendiamo atto che il progetto di riordino viario prevede 4 infrastrutture importanti che si intrecciano in poco spazio, a pochi metri dalle rotaie, in un area a rischio idrogeologico per la caratteristica argillosa del terreno che dovrà sorreggere l’opera cosi imponente; ricordiamo che queste criticità sono state evidenziate anche dallo studio tecnico dalla ditta Cemes incaricata per la realizzazione dell’infrastruttura.

Il Comitato vuole inoltre sottolineare l’importanza dell’impatto paesaggistico date le dimensioni del cavalca ferrovia, ma soprattutto il notevole impatto ambientale e di sicurezza in particolare per i cittadini residenti:

Paesaggistico, per la struttura e l’altezza del cavalca ferrovia circa 14 metri (5 piani di un palazzo). Ambientale, per una cementificazione massiva nell’alveo di un fiume (un calcolo veloce dava 10.000 metri cubi di cemento armato. In altre parole 25.000 tonnellate. Oppure 1.000 betoniere pesanti a 4 assi, che messe in fila fanno 15 km. Poi viene il ferro ecc...) Con questo materiale ci veniva la sopraelevata e qualcos’altro.

Sicurezza per i ciclisti, per un ciclista una doppia curva cieca a 90° tra due muri di ferro del cavalcavia è un rischio reale. Sicurezza per i pedoni, un pedone dovrebbe percorrere i 500 metri del cavalcavia su un marciapiede largo 0,93 m e per un’altezza di solo 1,90 m.

Pare trascurato l’abbattimento delle barriere architettoniche con particolare riferimento al passaggio di portatori di handicap? un sottopasso pedonale angusto e lungo circa 120mt. Dunque un pedone per passare da nord a sud dovrà scegliere fra il cavalca ferrovia o il sottopasso.

I candidati del territorio e le relative forze politiche non hanno niente da dire su ”l’opera del secolo” un’infrastruttura così qualificante, destinata a segnare la vita della Valdinievole per il presente e il futuro?

Visto che a Pieve a Nievole, la ferrovia è già in sopraelevata davanti al sito scelto dall’amministrazione comunale per la nuova strada, chiediamo che venga considerato il raddoppio in sopraelevata per mantenere:

●  La viabilità attuale e senza i passaggi a livelli
●  La permeabilità viaria e pedonale Nord-Sud del Paese.
●  I fossi nel loro alveo naturale e originario.
● L’area naturale lungo il torrente Nievole senza tonnellate di cemento .
●  Il nostro “Sky line” evitando ecomostri in un’area sensibile.

Infine ricordiamo che il comitato ha presentato una petizione per la richiesta della sopraelevata ferroviaria sottoscritta da 1160 cittadini di Pieve a Nievole".

Fonte: Comitato per il territorio di Pieve a Nievole
 
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23/2/2018 - 18:52

AUTORE:
Alessio

Peccato che lei dimenticata che sono tanti soldini che escano dalle nostre tasche. Spendere soldi pubblici in opere pensare male è lo sport preferito di chi ci comanda tanto per farci vedere che fanno ''cose concrete''. Poi il traffico della valdinievole si paralizzera' e allora il popolino si sveglierà tutto sudato.

23/2/2018 - 16:07

AUTORE:
Alberto

Caro sig. Giacomo, ormai siamo abituati alle sue battade sul raddoppio. A lei della città non interessa alcunché. lei pensa solo a se stesso e alle sue necessità. Che dire, non la penso come lei ma, la capisco, l'egoismo umano alberga in ognuno di noi e ci mette in condizioni di difenderci. facciamo così, sig. Giacomo, il raddoppio in sopraelevata, lo faremo dopo che lei sarà andato in pensione. A quel momento sono certo che la troveremo d'accordo sul raddoppio in sopraelevata. Faccia presto però.

23/2/2018 - 10:30

AUTORE:
Giacomo

Devo ringraziare il sindaco Gilda Diolaiuti che, pur non essendo io del PD, stimo, perché ha avuto la forza (a differenza del "sindaco" di Montecatini Bellandi) di dire no ai comitati, che avrebbero bloccato tutto con un'opera inutile, ancora più costosa ed invasiva rispetto al raddoppio a raso. A volte è necessario dire di no al popolino, altrimenti non si fa nulla. Ormai è inutile che belino. Il raddoppio si farà a raso, almeno da Pieve a Pistoia (spero anche da Montecatini a Pescia). I lavori sono già cominciati.