Riceviamo e pubblichiamo:
PESCIA - "Il sindaco Marchi in prima persona ha risposto alle questioni che erano state poste in maniera polemica da alcune segnalazioni su Facebook circa la presenza del figlio nella graduatoria per l’asilo comunale "Il Cucciolo" e da me riportate in un pezzo pubblicato dall’agenzia online Valdinievoleoggi.it.

Il sindaco ha tenuto a precisare che – dati alla mano – non è possibile insinuare niente di tutto quello di cui era stata accusata, dal momento che il suo comportamento è stato del tutto trasparente e rispettoso tanto dei criteri del bando per l’assegnazione quanto, soprattutto, dei cittadini. E proprio in quanto cittadina comune ha voluto partecipare al bando, essendo tanto lei che il suo consorte lavoratori a tempo pieno e non avendo la possibilità di usufruire dell’appoggio dei nonni del bambino beneficiario, per motivi di salute e di età.

Dal canto mio, posso giustificarmi solo parzialmente con la motivazione di aver solo riportato le lamentele di alcuni cittadini sulla questione ma non la voce della diretta interessata. Sicuramente ho commesso una grave leggerezza, cui un lavoratore del settore non dovrebbe mai cedere, ovvero quella di non verificare correttamente le accuse che venivano mosse, e di fronte alla carenza di riscontro, piuttosto che attendere la certezza o aver sentito la parte sotto accusa – in questo caso il sindaco – ho lasciato che il tutto finisse sulla stampa.

Pertanto tengo a porgere ufficialmente e pubblicamente le mie scuse al sindaco Marchi e alla sua famiglia, nella speranza che vogliano accettarle e con la rassicurazione che errori simili non saranno più commessi dal sottoscritto.

Quanto alla questione relativa al mio commento circa il suo stato professionale, rinnovo ulteriormente le mie scuse, assumendo in prima persona il demerito di aver espresso pubblicamente opinioni personali fallaci e non corredate dal alcun riscontro certo, ma derivante – devo ammetterlo – da false credenze basate su una mia personale e distorta visione della realtà dei fatti. Il sindaco infatti non ha mai svolto la professione di avvocato ed ha sempre (anche nelle due precedenti gravidanze) lavorato a scuola fino all'ottavo mese di gravidanza, per rientrare subito dopo aver partorito, continuando a svolgere in contemporanea il non facile compito di amministratore.

Invito, infine, il sindaco Marchi a un incontro in cui poter affrontare questa e altre questioni che lei ritiene importanti, così che possa esporre i suoi punti di vista circa la situazione che sta vivendo la città di Pescia e per qualsiasi altra questione voglia portare all’attenzione mia e dei cittadini".

Luigi Briganti