Ci dovevano essere lo Sguercio, il Neccio e Centocatene, ma anche la Grincia e la Morbida. Tutto era pronto per la prima stagione di Reno fuori, "la nuova serie tv di mamma Rai che si girerà a Le Piastre, che da anni nella Valle del Reno ospita un carcere misto e a custodia attenuata".

Niente a che vedere con Mare fuori, visto che i protagonisti delle otto puntate della prima stagione della nuovissima fiction sarebbero stati "un gruppo di anziani carcerati che sognano la libertà perduta dentro le scomode celle del carcere della Madonnina a Le Piastre".

Il casting, si leggeva in una nota arrivata ieri anche alla nostra redazione, "sta cercando uomini e donne di tutte le età per interpretare protagonisti e comparse della nuovissima serie tv destinata a superare il successo della fiction partenopea. I primi provini si terranno sabato prossimo, 6 aprile, a partire dalle 14 e fino al tramonto presso la piazza della chiesa. A condurli sarà il regista, Martin Scortese coadiuvato da tutti gli autori. Gli interessati dovranno presentarsi in maniche e braghe corte. Meglio se completate da ampi pigiami a strisce. Astenersi perditempo e amnistiati".

Ma ovviamente si trattava di un pesce d'aprile dell'Accademia della bugia, che oggi torna sul tema.

"Con suo grande rammarico, misto a una certa soddisfazione per aver evidentemente colto nel centro e quindi per l'ottima pesca ottenuta, l'Accademia della Bugia, rivendicandone la paternità, è costretta a tornare sull'annuncio diffuso ieri circa il casting della nuovissima fiction Reno fuori.

Vista la grande mole di candidature per un ruolo, ci vediamo costretti a precisare alcuni dettagli. Il regista Martin Scortese, data la sua proverbiale inconsistenza, non potrà essere presente né ora né mai, a Le Piastre o in altri luoghi del mondo. A Le Piastre non c'è mai stato un carcere e, anzi, si può pascolare liberamente nei boschi senza alcun limite oltre quelli dettati dal pudore e dalla legge.

Reno fuori è pertanto solo una bellissima idea che volentieri prestiamo a chi ne volesse fare uso.

Ieri era il primo aprile, giornata ittica per eccellenza e nostra festa nazionale. Che abbiamo voluto solennizzare da par nostro. Tuttavia, visto che oggi è già il 2 aprile, vi invitiamo a non continuare a far finta di essere cascati nel nostro pesce d'aprile annuale tempestandoci di richieste che ci vediamo impossibilitati a soddisfare.

Tutti coloro che  hanno creduto al signor Scortese, se lo vorranno potranno richiedere una nostra tessera sociale (la così detta patente di bugiardo/a) che è invece una concreta realtà. Grazie a tutti, pesci, pescioni e pesciolini".