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PODISMO

Ben 75 staffette hanno onorato la memoria del podista Alessio Torracchi, gara podistica a staffetta 3,900 x 2 atleti organizzata dalla Pro Loco Fognano.

IPPICA

All’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme il mercoledì sera di trotto ha proposto un programma dedicato alla Fise – Federazione italiana sport equestri – con sette prove tra cui l’handicap a invito abbinato alla scommessa Tris-Quarte-Quintè.

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PODISMO

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PISTOIA
Si chiude la stagione sinfonica dei Teatri di Pistoia

9/5/2023 - 10:10

Con il ritorno di Leonore sul palco del teatro Manzoni, sotto la guida del suo direttore musicale Daniele Giorgi, si chiude giovedì 11 maggio (ore 21) la stagione sinfonica dei Teatri di Pistoia sostenuta da Fondazione Caript. Una stagione in cui il pubblico è tornato ad affollare la storica sala pistoiese, con ampio gradimento nei confronti della ricca e articolata programmazione messa a punto da Daniele Giorgi che ha visto la presenza di un parterre prestigioso di artisti di fama internazionale. Per questo finale di stagione, il ventiquattrenne pianista giapponese Mao Fujita, talento in prepotente ascesa, è il solista nel funambolico Terzo Concerto di Rachmaninov, uno dei più famosi ed eseguiti concerti del repertorio per pianoforte e orchestra, che il film Shine ha fatto conoscere e amare anche a chi non frequenta teatri e conservatori.


Un momento particolarmente felice per Leonore, l’orchestra di profilo internazionale, sinonimo di qualità ed energia, fondata nel 2014 da Daniele Giorgi e composta da musicisti scelti tra le più importanti formazioni orchestrali europee ed ensemble cameristici di eccellenza ma anche tra i migliori talenti emergenti. In attesa degli importanti debutti della stagione 2023/2024 che vedranno impegnati Leonore e Giorgi anche a Milano e ad Amburgo (Elbphilharmonie), tra i prossimi appuntamenti in tournée segnaliamo i concerti al Conservatorio di Torino il 10 maggio (nella stagione dell’Unione Musicale, con un programma che vede, al posto di Rachmaninov, la Sinfonia Concertante di Mozart con Vlad Stanculeasa al violino e Simone Briatore alla viola) e al Teatro Alighieri di Ravenna il 12 maggio, con lo stesso programma di Pistoia.


Grazie alla sua innata sensibilità musicale e naturalezza interpretativa, Mao Fujita (impegnato nei prossimi giorni in una tournée europea con la Filarmonica della Scala e Riccardo Chailly) ha impressionato molti musicisti di spicco, sin da quando, ancora studente al Tokyo College of Music, nel 2017, ha vinto il Primo Premio al prestigioso Concours International de Piano Clara Haskil in Svizzera ottenendo contestualmente anche il Premio del Pubblico, il Prix Modern Times e il Prix Coup de Coeur, evento che lo ha portato all'attenzione della comunità musicale internazionale. Nel 2019 è stato anche medaglia d'argento al Concorso Čajkovskij di Mosca, dove le sue speciali qualità musicali hanno ricevuto un'attenzione eccezionale dalla giuria. Da allora è invitato nei principali Festival internazionali (a gennaio ha debuttato con grande successo alla Carnegie Hall) e come solista con le più grandi orchestre.


Corre l’anno 1909: Rachmaninov è un pianista adorato e il suo talento come compositore è ormai riconosciuto da tutti. All’apice del successo, ha intavolato trattative per una tournée negli Stati Uniti, e nell’estate di quell’anno scrive il “Rach 3”, uno dei suoi lavori più felicemente riusciti. Nonostante le pressioni per eseguirlo in Russia, Rachmaninov sceglie di riservarne la prima esecuzione per il suo debutto a New York, che avverrà il 28 novembre, con Walter Damrosch sul podio (per l’occasione studierà il nuovo difficilissimo Concerto durante la traversata in piroscafo, esercitandosi su una tastiera muta!). Il 16 gennaio successivo, verso la fine della tournée, ne darà una seconda esecuzione newyorchese, questa volta diretta da Gustav Mahler, di cui apprezzerà la grande serietà e meticolosità esecutiva.
Anche la seconda parte del programma è in qualche modo legata alla figura di Mahler, che realizzò una sua revisione delle quattro Sinfonie di Schumann. La n. 3 detta “Renana”, diretta da Daniele Giorgi alla guida di Leonore, sarà proposta in una versione che accoglie alcuni dei ritocchi della versione mahleriana insieme ad altri apportati da Giorgi stesso. Schumann compose la sua Terza Sinfonia nel 1850 a Düsseldorf, dove si era trasferito con la famiglia nel settembre di quell’anno, abbandonando Dresda. La città renana accolse il compositore, nuovo “Direttore dei Concerti temporali e spirituali e della Società Corale”, con grande calore sin dalle sue prime apparizioni alla guida dell'orchestra. In questo periodo di ritrovato ottimismo prende forma la Terza Sinfonia in cui Schumann evoca il paesaggio renano a lui caro, o meglio, gli stati d’animo suscitati da quel paesaggio, riportandoci ai miti della vecchia Germania, alle leggende legate al grande fiume, alla vita popolare.

Fonte: Teatri di Pistoia
 
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