Dibattito sul futuro del centrosinistra alla Festa de l’Unità di Pistoia. All’incontro di venerdì sera hanno preso parte i senatori Riccardo Nencini (PSI), Valeria Fedeli (PD) e Vasco Errani (LEU). “La politica deve rendersi utili al Paese - ha esordito Fedeli - e alle fasce più deboli della popolazione che, come Partito Democratico, vogliamo rappresentare. Perché ci ritroviamo questo governo? Non ci siamo accorti delle conseguenze generate dal cambiamento in corso. Tante persone si sono sentite escluse, così come stiamo sottovalutando il processo di distruzione istituzionale avviato da Lega e M5S. Il PD deve tornare ad essere fortemente inclusivo: è la condizione per rilanciare il centrosinistra”.

“Il 4 marzo è arrivata una sconfitta storica per tutta la sinistra - ha confermato Errani - Siamo risultati più forti nei ceti medio-alti, ma fuori dalle periferie, da quello che dovrebbe essere il radicamento principale della sinistra. Occorre ricostruire un’identità e rappresentare quelli che da soli non ce la fanno”. Errani, esponente di LEU fuoriuscito dal PD, sembra aver imboccato la strada di un avvicinamento verso il partito di Zingaretti: “La Costituente delle idee lanciata dal Segretario dem? Sono pronto a partecipare. LEU non ha più senso, bisogna costruire insieme qualcosa di nuovo: una forza ampia, di sinistra e popolare”.

Preoccupato dal governo giallo-verde è anche il senatore Nencini: “Questa destra non è democratica. Se non ci organizziamo rapidamente, corriamo il rischio di tenerci a lungo Salvini. Da parte nostra servono risposte chiare, ad esempio sul tema del fisco. La flat tax favorisce chi è già ricco, noi dobbiamo batterci per ridurre le tasse su lavoro e sui ceti più bassi”. Secondo Fedeli “il tema dei cambiamenti climatici deve essere uno dei pilastri su cui ricostruire il centrosinistra”.

Sulle prossime regionali, i tre parlamentari hanno concordato sul percorso da avviare quanto prima: prima la costruzione di una coalizione allargata a tutto il centrosinistra, poi la stesura del programma, infine la scelta del candidato governatore.

di Giacomo Ghilardi