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Il debutto in Lba 2024 Playoff UnipolSai per l’Estra Pistoia è amaro, perché coincide con la sconfitta in gara1 dei quarti di finale al “PalaLeonessa” in casa della Germani Brescia.

PODISMO

Andrea Bellettini traccia un bilancio dei primi 10 anni di attività della Montecatini Marathon Asd.

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Raccontami un libro, di Maria Valantina Luccioli

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Opening domenica 12 maggio 14.30 - 19.30.

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Con l’evento tenutosi oggi 22 marzo presso la filiale di Cascina .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
PESCIA
Giurlani: "Comune unico Valdinievole obiettivo difficilmente perseguibile, si vada verso le unioni territoriali"

21/10/2015 - 13:45

Il sindaco Oreste Giurlani interviene sulle unioni/fusioni dei Comuni.

 

"Negli ultimi giorni la questione delle unioni e della fusione dei Comuni  è stata al centro dell’attenzione della politica e non solo: giunta regionale, Pd regionale e provinciale, associazioni ma anche di importanti Istituti di ricerca come l’Irpet, spinti dalla riorganizzazione istituzionale che il superamento delle Province ha reso necessario e della necessità dell’efficientazione del sistema pubblico alle prese con sempre minori risorse e nuove emergenze sociali.
 
Anch’io sono intervenuto sollecitando i miei colleghi sindaci a muoversi rapidamente nelle direzione della costituzione dell’unione dei Comuni della Valdinievole, che considero l’obiettivo più urgente e di rapida attuazione, aldilà della eventuale fusione di singoli Comuni, processo molto più complesso e che necessità di un forte coinvolgimento delle comunità locali.
 
Del resto questi due livelli, unioni e fusioni, non sono in contrapposizione: con il primo si dà vita a un nuovo livello della rappresentanza di un territorio e a un nuovo modello organizzativo; con le fusioni nasce un nuovo ente che però non esaurisce le problematiche di un intero territorio. 
 
A meno che non si pensi al Comune unico della Valdinievole, come ipotizza l’Irpet, che per me rimane un obiettivo difficilmente perseguibile e forse nemmeno tanto possibile: della Valdinievole si può dire che rappresenta una sorta di città-territorio, ma appunto territorio con specificità e caratteristiche proprie difficilmente integrabili, d’altra parte, con tutto il rispetto del caso, mi si spieghi cosa potrebbe avere in comune Pescia con Lamporecchio e Larciano, che potrebbero partecipare tranquillamente con noi a una aggregazione di funzioni e servizi ma dubito fortemente che vogliano fondersi.
 
Fin da subito, invece, il superamento delle Province pone, specialmente per un territorio come il nostro, la necessità di un livello istituzionale e gestionale che oltre alla capacità di gestire i servizi in modo sempre più efficiente ed efficace, oltre che economico, sia anche un soggetto autorevole per rappresentarci nel rapporto con la Regione sulle politiche di strategia e sviluppo territoriale, a partire da quelle sociosanitarie, anche in vista dell’applicazione della nuova legge regionale.
 
Penso a una aggregazione ampia di tutta la Valdinievole, non piccole chiamiamole così sub unioni che non rappresenterebbero una risposta adeguata alla sfida e ai problemi che avremo davanti, che parta dalla gestione di alcune funzioni importanti come la programmazione territoriale, la protezione civile, il turismo, ecc. oltre a quelle in qualche modo obbligate come la centrale unica acquisti, l’ufficio gare e progettazione, ecc.
 
Credo che l’unione sia per la Valdinievole possibile e anche di rapida attuazione oltre che necessario, poi in questo contesto chi vorrà fondersi lo potrà sempre fare ma con una una cornice di riferimento come l’unione che non può che essre un supporto anche a questi processi.
Processi che bisogna costruire sul territorio nel rapporto con la cittadinanza e che sono una cosa un po’ più complessa che lo studio e l’assemblaggio di indicatori sociali, economici importanti ma che non esauriscono la complessità delle motivazioni di un territorio e la necessità assoluta di un percorso di partecipazione democratica".

Fonte: Comune Pescia
 
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22/10/2015 - 20:34

AUTORE:
Marco

Leggendo l'intervento del Sindaco, colpisce il modo (invero tragicamente debole sotto il profilo dell'argomentazione, e ciò traspare anche dalle critiche presenti nei precedenti commenti) in cui ci si cimenta in improbabili tentativi volti allo scopo di teorizzare l'inopportunità di un comune unico della Valdinievole. Tali considerazioni inducono a pensare all'estremo provincialismo di una classe dirigente davvero persuasa - ahinoi- di avere la propria cifra innovativa nell'attribuzione di una considerevole cultura dell'amministrazione pubblica. Procedere all'istituzione di un unico comune sembrerebbe cosa ovvia... E invece, anche il solo pensarci, diventa quasi un atto di sfida (come se certe cose fossero immodificabili perché scritte nel libro della natura).

22/10/2015 - 15:20

AUTORE:
Giovanni

Ai suoi interrogativi ne aggiungerei un'altro che taglia la testa al toro:

COSA HANNO IN COMUNE I TOSCANI CON IL RESTO DEL MONDO?"

In questo elenco aggiungerei anche i tanti e poi tanti connazionali che fanno di tutto per rendere la vita difficiloe agli altri!

21/10/2015 - 22:26

AUTORE:
Spartaco

Certamente é difficile. 11 Sindaci difficilmente si metteranno d'accordo ed ognuno non vorrà cedere il passo agli altri. Guardi Sindaco che sarebbe lo stesso nell'unione di servizi perché il meccanismo di funzionamento della 12sima struttura territoriale (11 comuni più l'unione) funzionerà solo se ogni volta su ogni questione che vorrete condividere voi sindaci vi metterete d'accordo. Quindi equivale a dire che non funzionerà mai. Meglio ridurre i comuni attraverso le fusioni perché meno sindaci e meno interessi micro-territoriali ci sono più facile sarà fare delle scelte ponderate pensando solo ed esclusivamente al bene dell'intera Valdinievole.

21/10/2015 - 21:56

AUTORE:
Nicola

Cos'hanno in comune i cittadini Pontito e quelli degli Alberghi?
Cos'hanno in comune i cittadini di sopra e sotto verga alla Pieve?
Cos'hanno in comune i cittadini di Monsummano e quelli di Cintolese?
Da monsummanese credo che ci siano molte più cose in comune tra quelli di Grotta Parlanti e della Pieve che non dell'Uggia.
Ciò non significa che non si possa stare tutti sotto lo stesso Comune, anzi, per i cittadini c'è solo da guadagnare: economicamente, in efficenza della PA e in capicità organizzativa.
Dipende solo come si fanno le cose: se la fusione è fatta con coscienza e senza tornaconti particolari, personali o di centri di potere, SARA' FANTASTICA

21/10/2015 - 17:07

AUTORE:
Giulia

Sig. Sindaco Giurlani, cosa hanno in comune un pesciatino ed un cittadino di Larciano o di Lamporecchio? Per esempio il fatto di essere tre persone e tre cittadini! Non è' che magari la Sua è' solo paura che qualcun'altro possa sedere sopra alla Sua poltrona, solo per il fatto che Lei può non essere persona gradita "politicamente" fuori di Pescia? E come Lei anche qualche Suo collega valdinievolino! Siete sindaci non Papi!