“Al paziente il cui medico prescrittore, medico di medicina generale o medico specialista, abbia individuato situazioni cliniche di particolare gravità che richiedano di effettuare in tempi brevi, rispetto al quadro clinico, l’esame colonscopico, viene garantito un canale riservato”. Lo afferma il dottor Alessandro Natali, direttore della unità operativa aziendale di gastroenterologia e responsabile di area medica, a seguito della segnalazione fatta da un cittadino, a mezzo stampa, sui tempi di attesa per eseguire l’indagine colonscopica con l’appuntamento al Cup.

“Siamo consapevoli del disagio del cittadino che deve attendere anche alcuni mesi ma nel caso specifico, cosi come è stato descritto l’esame sembra essere stato richiesto in assenza di sintomi particolari e preoccupanti, come ad esempio un sanguinamento, mentre in presenza  di un sospetto clinico o per la riacutizzazione di una malattia infiammatoria cronica, l’appuntamento viene dato in soglia di priorità”.
 
Il medico aggiunge che ormai da anni gli specialisti dei due centri endoscopici ospedalieri, sia a Pistoia che a Pescia, sono sempre disponibili a valutare insieme ai medici di medicina generale, i casi che vengono segnalati per accelerare gli appuntamenti, quando effettivamente necessario.

E’ obiettivo dell’azienda sanitaria rispondere in modo equo ed efficace al cittadino: la risposta al bisogno non necessariamente riesce a coincidere con la capacità di soddisfare tutta la domanda in tempi celeri. Siamo comunque certi che in questo modo sia garantito il diritto alla salute dei cittadini, attraverso l’erogazione di indagini secondo protocolli basati sull’evidenza scientifica e nel doveroso rispetto del rapporto tra costi e benefici.